lunedì 26 ottobre 2020

Il GNL della Capitaneria di Porto e quello del progetto nel rigassificatore di Panigaglia (SP)

La Capitaneria di Porto spezzina, oggi sul Secolo XIX, relativamente alla bettolina per il caricamento di gnl sulla nave Costa Smeralda afferma: “E’  stato detto che vogliamo mandare in giro le bettoline tra Panigaglia e il Porto” e aggiunge “i rifornimenti di gnl si faranno con le bettoline”.

Allora intanto analizziamo le parole della Capitaneria: 

non vogliono mandare in giro bettoline cariche di gnl nel golfo ma però il gnl alle navi lo porteranno con le bettoline sic! Come arriverà il gnl sulle bettoline? La prima è arrivata da Rotterdam ma come dire non credo che sarà sempre così e  comunque un passaggio dentro il golfo della bettolina per arrivare al molo dove è attraccata la nave da rifornire ci vorrà oppure il gnl sulla bettolina arriverà  a cavallo di una nuvola?

Domande semplici che qualunque cittadino è in grado di farsi o no?

D’altronde scusate la prima bettolina è arrivata da Rotterdam e come è arrivata al molo Garibaldi lanciata con una fionda?


 

QUALE REGOLAMENTO SUL PASSAGGIO E SUL CARICAMENTO DEL GNL DALLE BETTOLINE

La Capitaneria poi dichiara che c’è una bozza di regolamento sul caricamento presente e futuro del gnl.  Dove è questa bozza? A me risulta che esiste solo una ordinanza relativa  al carico avvenuto l’altro giorno di cui tratta l’intervista al Secolo XIX , si tratta della ordinanza della Capitaneria 21 ottobre 2020 n° 164 che come unica prescrizione impone, vedi articolo 1, che “dalle ore 6 alle ore 20 del giorno 25 ottobre 2020 è fatto divieto a tutte le unità di accedere allo specchio acqueo definito da un cerchio di raggio pari a 100 metri lato mare – centrato sul punto di interfaccia bettolina-nave rifornita,…”.

Quindi per ora noi sappiamo che la prima operazione di caricamento gnl è stata fatta solo sulla base di un ordinanza  mentre esisterebbe una bozza di regolamento, quindi neppure una stesura definitiva, che la città non conosce. Complimenti per la trasparenza! Peraltro non si tiri fuori che il regolamento non è accedibile perché sarebbe una scusa da matita blù!


 

IL GNL PER AUTOTRASPORTO DAL RIGASSIFICATORE DI PANIGAGLIA

Quanto al rapporto con il rigassificatore di Panigaglia, la Capitaneria nella sua intervista sul Secolo non è chiara per niente. Infatti si afferma che i rifornimenti di gnl arriveranno con bettoline anche per il futuro e non potrebbe essere altrimenti ovviamente. Quello che la Capitaneria non spiega è da dove arriveranno queste bettoline, dove prenderanno il gnl sempre da Rotterdam?

Non solo ma quando parla di sole bettoline per il caricamento del gnl la Capitaneria ha letto il progetto Small Scale GNL di GNL Italia ad oggi sottoposto a verifica di assoggettabilità VIA presso il Ministero dell’Ambiente?

Cosa dice questo progetto? Leggiamo a pagina 54 dello studio preliminare ambientale presentato da GNL Italia:

Il progetto prevede: • Realizzazione di 4 baie di carico per la caricazione delle autocisterne; • Installazione di 3 pompe di rilancio per consentire il trasferimento del GNL stoccato nei serbatori esistenti del terminale verso le baie; • Adeguamento della strada interna al terminale funzionale al transito delle autocisterne; • Installazione delle tubazioni necessarie ad alimentare il sistema; • Realizzazione di un fabbricato di attesa e controllo; • Predisposizione di due aree di sosta delle autocisterne.”

Ma come si sposteranno le autocisterne? Leggiamo alla pagina 66 dello Studio Ambientale Preliminare: “Il percorso delle autocisterne all’interno dello stabilimento GNL è riportato nel disegno P19IT03841- PPN-DW-004-001 ed avverrà a senso unico percorrendo le strade esistenti dell’impianto. Le autocisterne accederanno all’impianto tramite il varco in prossimità del pontile in cui attraccherà la chiatta per poi percorrere la strada perimetrale d’impianto per raggiungere le pensiline di carico. Una volta completate la procedure di carico, l’autocisterna proseguirà il percorso lungo la strada perimetrale dirigendosi al varco in prossimità del pontile.”

Poi a pagina 67 sempre di detto Studio si legge: “Il tragitto delle autocisterne da e verso il terminale avverrà mediante trasferimento su chiatta (Fig. 8.2). I camion saranno caricati al porto di la Spezia (cerchio rosso) e attraverseranno il golfo quattro alla volta diretti all’impianto (Fig. 8.3). Nei pressi del porto di La Spezia è presente il casello dell’autostrada A15, da cui presumibilmente i camion imboccheranno l’autostrada in modo da poter uscire dalle aree abitate e dirigersi verso i distributori della rete nazionale. “.

Insomma bettoline o meno ci sarà un trasbordo di gnl dal rigassificatore di Panigaglia attraverso il golfo e questo è un fatto!

 

CONCLUSIONI

Mi pare chiaro che avremo quindi due transiti di gnl nel golfo :

1.le bettoline che caricheranno direttamente il gnl sulle navi attraccate

2.le chiatte che trasporteranno le autocisterne per poi portarlo ai distributori di gnl per autotrazione.

Quindi potenzialmente un doppio rischio che tutti ci auguriamo resti solo potenziale ma occorre aggiungere, e la Capitaneria non lo fa, un altro aspetto.

Tutto questo avviene in un golfo già sovraccarico di attività a rischio  e senza una adeguata normativa sul rischio di incidente portuale, senza uno studio integrato di sicurezza portuale senza piani di emergenza validati secondo le linee guida di ultima generazione e quindi senza esercitazioni adeguate in tal senso. Tutto questo l’ho spiegato QUI e QUI, dove ho anche spiegato come il progetto SMALL SCALE GNL per Panigaglia sta seguendo una procedura non adeguata alla complessità delle problematiche di impatto ambientale e di rischio incidentale che questo progetto comporta.

Penso che da parte della Capitaneria di Porto ci voglia più equilibrio intanto nella comunicazione delle problematiche di cui si occupa.

Siamo persone ragionevoli e conosciamo le norme europee sulla promozione del gnl ma anche quelle sul rischio di incidente rilevante vediamo di non avere occhi strabici cogliendo solo o soprattutto le prime e cerchiamo di essere trasparenti verso la città. Un invito che faccio a tutti gli enti coinvolti in questa vicenda non solo la Capitaneria ma anche Regione, Provincia, Comune di Portovenere e Spezia, Arpal Asl etc.

 

 

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