Secondo
la ineffabile Presidente della Autorità di Sistema Portuale: la prima
operazione di bunkeraggio di GNL nel porto spezzino, è frutto di "Due anni
di lavoro per un importante risultato" come titola stamane la Gazzetta
della Spezia (QUI).
Premesso
che di questi due anni di lavoro e dei risultati che sarebbero emersi la città
non è stata minimamente informata nel tipico stile di questa Autorità che
dovrebbe essere ribattezzata Agenzia per la promozione del porto.
Premesso
questo vorrei ricordare a questa signora che mentre lei e gli altri signori
rappresentanti degli enti citati si <<portano avanti con il lavoro senza
informare la città>> questa prima operazione di bunkeraggio in
realtà far parte di un progetto complessivo ad oggi sottoposto a procedura di
verifica di assoggettabilità a VIA presso il Ministero dell'Ambiente a cui
dovrà seguire un successivo iter autorizzativo finale, procedura ovviamente non conclusa e dove il Comune di Spezia ha chiesto chiarimenti sui rischi incidentali.
Quindi
agendo in questo modo l'Autorità di Sistema Portuale ha violato la procedura di
valutazione in corso realizzando quello che, secondo la giurisprudenza della
Corte di Giustizia, è un frazionamento del progetto sottoposto a VIA.
Non
solo ma così facendo si rimuovono, e quanto meno non si comunicano preventivamente, 6 questioni fondamentali su questo progetto:
1. la
necessità che questo progetto sia sottoposto ad una valutazione completa quindi
a VIA ordinaria
2. la
necessità di verificare preventivamente lo stato di rischio incidentale per gli
impianti Seveso esistenti nel golfo
3. la
necessità di verificare il rischio sistemico di incidente nel nostro porto al
di la dei singoli impianti e singole attività: quindi studio di area e piano di
emergenza portuale ad oggi rimosso dalla vigente normativa in materia ma necessario
secondo le recenti linee guida del Sistema Nazionale delle Agenzie per la protezione
dell’Ambiente
4. la
necessità nello svolgimento dei primi 3 punti di coinvolgere il pubblico
(decine di migliaia di cittadini) nella conoscenza dei piani di emergenza e nel
coinvolgimento in questi a cominciare da esercitazioni serie non dalle parodie
svolte fino ad oggi. Vedi documento Ispra
intitolato: “Indirizzi per la sperimentazione dei Piani di Emergenza Esterna
degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante ai sensi dell’articolo 21
del DLGS 105/2015”.
5. la
necessità di verificare quanto e come siano
stati applicati gli ultimi indirizzi operativi per gli impianti a rischio
incidente rilevante (SEVESO III) ad esempio le linee guida su vetustà degli
impianti, rischi impatto sanitario prima durante e dopo l’incidente, verificando così il livello di informazione migliore di tutto ciò che è in atto o sta per essere
messo in atto e che può o potrà produrre un rischio di incidente
6. la necessità di verificare
lo stato di attuazione delle normativa sulle infrastrutture critiche a rischio
attacco terroristico che non è del tutto secretata al contrario di quanto
sostiene la Prefettura , vedi QUI.
La procedura che doveva essere svolta correttamente l'ho spiegata in questo post (QUI) che vi invito a leggere con attenzione , perché dimostra come il problema non è il gnl o meno (ci sono impegni europei per gli stati membri nell'uso di questo combustibile) ma il modo in cui si decidono le scelte strategiche in questo territorio:
SENZA
TRASPARENZA - NON RISPETTANDO LE PROCEDURE DI LEGGE ANZI FORZANDOLE - SENZA
ADEGUATE VALUTAZIONI PREVENTIVE - SENZA UNA VISIONE SISTEMICA DELLE CONSEGUENZE
DI QUESTE SCELTE.
LA POLITICA CHE CONTA (CENTRO DESTRA CHE GOVERNA E CENTRO SINISTRA CHE FA OPPOSIZIONE) DOVE E' ? DORME SONNI PROFONDI A CONFERMA CHE ORMAI LA POLITICA NEI TERRITORIO E' SOLO MARKETING. NON ABBIAMO AMMINISTRATORI MA DEI POSTEGGIATORI DI IMPIANTI E ATTIVITA' SCELTE FUORI DAL CIRCUITO DEMOCRATICO E DALLE PROCEDURE DI LEGGE! 😈
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