Il Comune di Spezia ha risposto lo scorso 11 ottobre
2014 ad una interrogazione dei consiglieri di 5stelle in relazione ad un
trasporto di materiale militare nelle strade cittadine avvenuto qualche giorno
prima.
La risposta del Comune (vedi foto a fianco) è che si tratta di operazioni “coperte
da riservatezza”.
Intanto se si risponde ad una interrogazione si devono
fornire gli elementi normativi che dimostrino la fondatezza del diniego di
accesso alle informazioni. Afferma il comma 6 articolo 5 del DLgs 195/2005 che
il diniego di accesso deve essere adeguatamente motivato e soprattutto deve
essere accompagnato dalla indicazione delle modalità di ricorso contro il detto
diniego.
Ma il punto è che in questo caso le informazioni non
erano alla luce di quanto affermato dal Comune stesso, non accedibili.
Secondo il DLGS 66/2010 (Codice Ordinamento
Militare): l'accesso all'informazione ambientale è negato quando la
divulgazione dell'informazione reca pregiudizio alla difesa nazionale.
L'autorità competente può sottrarre all'accesso le
informazioni, in particolare quelle relative agli impianti militari di
produzione di esplosivi (intesi come impianti chimici perla fabbricazione
esplosivi ex punto 4.6 dell'allegato VIII alla parte II al decreto
legislativo 152/2006) se ciò si rende necessario per l'esigenza di
salvaguardare la sicurezza pubblica o la difesa nazionale.
D’altronde la Comunicazione della Commissione al Parlamento
Europeo e al Consiglio sul rafforzamento della sicurezza chimica,
biologica, radiologica e nucleare nella Unione europea – Piano d’azione
CBRN dell'UE. in
nessun punto del documento si parla di ridurre la informazione ai cittadini in
chiave di prevenzione dei rischi sanitari e ambientali.
Non
solo ma ai sensi dell’articolo 369 del Codice Militare la disciplina del danno ambientale
(prevista dalla Parte VI del DLgs 152/2006):
a) non
riguarda il danno ambientale o la minaccia imminente di tale danno cagionati
da atti di
conflitto armato, atti di ostilità,
guerra civile, insurrezione;
b) non si applica
alle attività svolte in condizioni di necessità e aventi come
scopo esclusivo la difesa
nazionale o la sicurezza internazionale.
Quindi
le informazioni suddetta sono fondamentali proprio per capire se il rischio di
danno potenziale all’ambiente rientri o meno nelle due cause di esclusione
sopra riportate. Indiscutibilmente non rientra nella prima, per nostra fortuna,
ma risulta difficile pensare che rientri anche nella seconda cosa comunque non
adeguatamente motivata nella risposta dell’Assessore del Comune di Spezia.
Sono
curioso di vedere cosa risponderà il Comune di Spezia alla nuova interrogazione
dei consiglieri di 5stelle sul recente incidente avvenuto alla nave militare in
ormeggio con carico esplosivo. Ovviamente
tornerò a breve sul punto, ma i rischi di incidenti nel nostro porto e la mancanza
di adeguati controlli e comunque di trasparenza da parte delle autorità
preposte è cosa purtroppo nota da tempo come ho spiegato QUI.
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