In questo post (vedi QUI) avevo trattato della sentenza del
Consiglio di Stato che dichiarando la illegittimità della nomina del Presidente
della Autorità Portuale di Cagliari aveva definito i due criteri fondanti per
nominare il Presidente di una Autorità Portuale (tutte Spezia compresa) nel
rispetto del dettato dell’articolo 8 della legge quadro sui porti, per il quale
il Presidente della AP deve essere scelto tra persone: “esperte e di massima e
comprovata qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti
e portuale.”. Questi due criteri erano:
1. La comprovata
competenza acquisita nella propria attività professionale nel settore della
portualità e non in quella derivata da nomine meramente politiche
2. La conseguente, in
quanto derivante dal punto 1 o comunque integrativa con questo, del possesso di
idoneo titolo di laurea nelle materie conformi all’area della portualità,
navigazione e trasporto marittimo.
Ebbene ora la Cassazione (
con sentenza n. 27341 del 2014 vedi QUI) riconosce che la sentenza del
Consiglio di Stato non è viziata
dal superamento dei limiti della
giurisdizione propria del Consiglio di Stato.
Non solo ma relativamente alle competenze richieste per la nomina a
Presidente della Autorità Portuale conferma la necessità dei due requisiti
sopra esposti che devono sussistere entrambi in modo integrato.
Afferma testualmente la Cassazione: “4.3. Orbene, il Collegio ritiene che la
individuazione del possesso di una laurea connessa, affine, collegata o
collegabile con la materia portuale, quale elemento di fatto utile per dare
concretezza al concetto di esperto di massima e comprovata qualificazione
professionale nei settori della economia dei trasporti e portuale, sia attività
che si muove all’interno della tenuta semantica della norma da interpretare. La
sentenza (del Consiglio di Stato ndr) impugnata, infatti, lungi dall’individuare un
requisito legale di ammissione, quale prerequisito per l’inserimento di un
candidato nella terna di nomi all’interno della quale dovrà essere scelto il
presidente della Autorità Portuale, si è limitata a rilevare che il possesso di
un simile titolo di studio certamente
costituisce elemento valutabile positivamente ai fini della integrazione del
detto requisito”.
In
altri termini quindi anche secondo la Cassazione occorre la laurea nei settori
inerenti i trasporti marittimi e la navigazione in generale ma questa non
sarebbe comunque sufficiente se mancasse una comprovata e massima esperienza professionale in dette
materie.
Questa
sentenza conferma definitivamente come anche l’attuale Presidente della
Autorità Portuale di Spezia, il sig. Lorenzo Forcieri, al momento della sua
prima nomina non poteva essere neppure indicato nella terna all’interno della
quale il Ministero poi deve scegliere il Presidente. Il dott. Forcieri non possedeva nessuno dei
due requisiti indicati dal Consiglio di Stato e confermati dalla Cassazione.
Su
questo non ci sono assolutamente dubbi alla luce delle sentenze sopra
esposte.
Ma
a mio modesto avviso esiste la illegittimità anche nella seconda nomina di
Forcieri proprio perché l’attività svolta deve derivare da competenze
professionali maturate prima della nomina (la prima ovviamente) , altrimenti in
questo modo si lederebbe la ratio della legge, come sopra evidenziata, con un “escamotage”
politico amministrativo. È evidente: "… l’intento della norma di assicurare
un'idonea area di scelta selettiva della predetta Autorità” (cfr. Consiglio
di Stato sez. VI 21 maggio 2007 n. 2551).
E il Consiglio di Stato aveva ben inteso che questa competenza, oltre che preliminare alla nomina,
dovesse consistere in una specifica esperienza professionale non di tipo
politico amministrativo. Afferma il Consiglio di Stato: “Tale
qualificazione professionale può ritenersi comprovata da docente universitario in virtù dei titoli
didattici, scientifici e genericamente culturali, nonché di specifiche e rilevanti attività
consulenziali in materia
di concessione di servizi portuali, di personale, di gestione dei rifiuti in
ambito portuale, delle tematiche sulle merci pericolose, di imposte sullo scalo
delle imbarcazioni da diporto, di concessioni demaniali, ecc. ecc.
Ovviamente lo stesso ragionamento vale per il
presidente della AP di Genova: Luigi Merlo.
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