domenica 10 maggio 2015

La Discarica di Saturnia e la Relazione che potrebbe impedirla

Anche la progettata discarica di Saturnia, prevista in pieno sito di bonifica di Pitelli, una volta avviato l’iter autorizzatorio sarà soggetta ad Autorizzazione Integrata Ambientale (di seguito AIA)

La nuova disciplina dell’AIA (per un approfondimento vedi QUI) ha introdotto, tra gli altri, l’obbligo di redigere la Relazione di Riferimento.



CHE COSA E' E CHI DEVE PRESENTARE LA RELAZIONE DI RIFERIMENTO 
Secondo la vigente normativa ( di cui ho trattato anche qui per altri impianti della provincia spezzina, vedi QUI) trattandosi di AIA regionale (più precisamente della Provincia), IL GESTORE della discarica, dovrà al momento della domanda di AIA avere già effettuato  la verifica  della esistenza dell’obbligo di stendere un documento che si chiama RELAZIONE DI RIFERIMENTO,  per cui alla domanda dovrà allegare o la verifica delle non esistenza dell’obbligo oppure la relazione di riferimento se questa risultasse obbligatoria (comma 3 articolo 4 del Decreto Ministeriale 272/2014 (vedi QUI).

Nel caso di Saturnia la relazione di riferimento sarà fondamentale,  se elaborata correttamente, proprio per la funzione che questo documento ha secondo la vigente normativa. 

Infatti, come ho spiegato anche in altri post (vedere QUI)  la Relazione di Riferimento dovrà ricostruire la storia  ambientale non solo del luogo preciso dove verrà collocata la eventuale nuova discarica, ma anche del territorio che circonda questo luogo. Questo territorio nel caso di Saturnia è l’ex sito di bonifica nazionale (ora regionale) di Pitelli.



IN PARTICOLARE: LE VERIFICHE PER ARRIVARE ALLA STESURA DELLA  RELAZIONE DI RIFERIMENTO
1. individuare tracce di emissioni già avvenute
2. identificare l’eventuale presenza nel sito di emissioni dirette o indirette di sostanze pericolose nel suolo o nelle acque sotterrane
3. elencare gli usi precedenti del sito, dal sito vergine alla costruzione dell’installazione proposta e se c’è stato inquinamento pregresso quali misure di bonifica sono state eventualmente adottate
4. stabilire il destino delle precedenti emissioni, gli strati del suolo e le acque sotterranee verosimilmente interessati e, di conseguenza, l’estensione superficiale e la profondità del terreno da caratterizzare. Tra l’altro si dovrà identificare la destinazione d’uso dei terreni circostanti al fine di determinare i settori o le attività, in particolare quelle ubicate a monte, che potrebbero utilizzare sostanze uguali o analoghe e inquinare il sito.
5. La descrizione del sito dovrà illustrare segnatamente l’ubicazione, il tipo, la portata e la quantità dell’inquinamento storico e le potenziali fonti di emissione future, indicando gli strati e le acque sotterranee che potrebbero essere interessati da tali emissioni   

La Relazione stessa sulla base di tali passaggi analitici comporterà un impegno per il Gestore della eventuale discarica sia ad evitare di aumentare l’inquinamento già in atto nel sito ma anche a bonificarlo alla fine dell’utilizzo della discarica. In tal senso entro 1 anno dal rilascio della eventuale AIA il gestore dovrà fornire idonee garanzie.

Tutto questo aumenterà i costi della realizzazione e gestione della discarica, senza considerare ovviamente le problematiche ambientali e soprattutto sanitarie che potrebbero emergere dalla fase analitica sopra descritta. 



L’EMERGERE DALLA RELAZIONE DI RIFERIMENTO DEL POTENZIALE IMPATTO SANITARIO IN ATTO NEL SITO INCIDEREBBE SUL RILASCIO DELL’AIA
L'area dove dovrebbe essere collocata la rinnovata discarica di Saturnia (infatti li una discarica gestite parzialmente  e anche illegalmente nel passato c'è già stata) è interessata da un sito di bonifica tutt’ora in gran parte non bonificato, con presenza di inquinamento diffuso ed in molte aree neppure caratterizzato. Tutto questo potrebbe incidere anche sugli aspetti sanitari che devono essere presi in considerazione per il rilascio dell’AIA.

Come è noto non solo il Sindaco competente è obbligato a rilasciare un parere Sanitario prima del rilascio dell’AIA che dimostri la compatibilità della discarica con la salute dei cittadini interessati, ma ora questo Parere è stato di fatto trasformato in una vera e propria Valutazione Integrata di Impatto Sanitario, come ho spiegato QUI



CONCLUSIONI
Anche per le suddette ragioni, oltre per quelle già descritte QUIla prospettata discarica di Saturnia incontrerà molti ostacoli, oltre alle contestazioni dei cittadini. Ostacoli come abbiamo visto tecnici, ambientali, procedurali, sanitari, di costi di realizzazione e gestione ex ante ed ex post. Tutti elementi che emergeranno al momento dell’avvio della procedura di rilascio dell’AIA. 









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