lunedì 25 maggio 2015

Raffaella Paita: tutte le gaffe su ambiente, democrazia e trasparenza

Alla iniziativa con Renzi di oggi la candidata del PD alla Presidenza della Regione Liguria ha affermato con toni ieratici: “Cerchiamo di far capire le ragioni del nostro progetto: speranza contro paura, capacità contro improvvisazione”.


Capacità contro improvvisazione? Davvero questa è la cifra della candidata Paita e della sua attività di governo in questi 5 anni e soprattutto delle sue iniziative e proposte elettorali di questi mesi?


La Paita dietro la sua patina comunicativa di decisionista negli ultimi due anni in particolare ha inanellato una sequenza impressionante di gaffe e di situazioni imbarazzanti che in qualsiasi Paese di democrazia anglosassone (quelli che a parole piacciono ai renziani) la avrebbero costretta al ritiro della sua candidatura.


A quali gaffe e situazioni imbarazzanti mi riferisco? Inizio da quelle più generali per poi scendere agli episodi specifici altrettanto emblematici ovviamente, perché come si dice “è nei dettagli che il diavolo nasconde la coda”.



Mi riferisco al suo programma elettorale infarcito di slogan, errori clamorosi, rimozioni di responsabilità recentissime, vendita di obiettivi che d0vevano essere raggiunti da anni da parte della Regione Liguria. Vedi QUI

Mi riferisco allo scioglimento di fatto e di diritto dell’Assessorato all’Ambiente perpetrata dal Presidente Burlando, frammentando le deleghe con il consenso attivo della candidata Paita che ne ha ricevute alcune. Vedi QUI

Mi riferisco alla emergenza rifiuti ligure prodotta dalla incapacità di una Giunta Burlando che in questi anni insieme con la responsabilità dei vari gestori di ambito provinciale non ha saputo adeguare una lunga serie di impianti alla normativa europea in vigore da anni.  Il risultato è stato quello di dover esportare i rifiuti genovesi e non solo fuori regione e fuori provincia: vedi  QUI


Mi riferisco alla leggina agostana presentata dalla signora Paita  che prevedeva una proroga della disciplina europea in materia di trattamento dei rifiuti preliminare al loro smaltimento. Leggina bocciata dal governo nazionale che ha dovuto ricorrere alla Corte Costituzionale per evitare una nuova sentenza di condanna della Corte di Giustizia con relativa mega multa ai danni dello Stato Italiano, (vedi QUI). In questo caso la signora Paita non può fare il solito giochino di scaricare tutto sull’Assessore all’Ambiente che la ha preceduta perché la leggina agostana è stata presentata da lei in Giunta.


Mi riferisco allo scontro con il capo della Protezione Civile dopo l’ultima alluvione in Liguria relativamente alle responsabilità della Regione nel sistema di allerta come pure sulle scelte di pianificazione del territorio. La signora Paita anche qui, pur avendo la delega solo dall’inizio della scorsa estate, non ha evitato di fare brutte figure prima rimuovendo le responsabilità della Regione  (vediQUI), per poi arrivare a proporre soluzioni in materia di prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico che costituiscono obblighi di legge nazionale e regionale da anni, anzi in molti casi da decenni (vedi QUI). 

Mi riferisco alle modifiche dello statuto della Regione Liguria che hanno introdotto un filtro della maggioranza del consiglio regionale agli strumenti di democrazia diretta come  le leggi di iniziativa popolare e il referendum abrogativo. Vedi QUI

Mi riferisco anche alla nuova legge regionale sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) che non rispetta le norme europee  e nazionali sulla partecipazione del pubblico ( vedi QUI), ma anche alle modalità di pubblicare gli atti relativi alle procedura di VIA (vedi QUI)  
Tutto questo alla faccia di uno dei suoi slogan preferiti: “sarò il Sindaco della Regione” per enfatizzare il rapporto con i territori….  Ma i territori sono prima di tutto abitati dai cittadini o forse alla signora interessano i territori solo come contenitori degli interventi decisi dall’alto?

Mi riferisco alla proposta di legge sulla difesa delle coste e del suolo annunciata nel suo confuso e sloganistico programma. In questa proposta di legge la signora candidata cerca di far passare come obiettivi suoi quello che la Regione dovrebbe fare da anni in attuazione di norme europee e nazionali. Vedi QUI.

Mi riferisco alle dichiarazioni confuse e generiche sulla nuova pianificazione del porto di Spezia con particolare riferimento al nuovo waterfront. La logica della candidata PD sul punto è quella della emergenza dell’opera senza spiegare quale, come, con quali soldi, con quale percorso amministrativo. Vedi QUI

Mi riferisco ad una legislazione regionale che anche sotto il profilo degli aspetti ambientali sembra fatta apposta per favorire i grandi centri commerciali (vedi QUI). Il tutto in palese contraddizione con le dichiarazioni contenute nel programma elettorale della candidata Paita: “Le piccole imprese sono dei veri e propri “presidi” del territorio e sono uno strumento imprescindibile per favorire sicurezza e qualità della vita ai residenti.” (pagina 6 del programma elettorale). 

Mi riferisco alle dichiarazioni trionfalistiche sulle bandiere blu ricevute dalla Liguria, rimuovendo il vero significato di quelle bandiere e cercando di spacciarle anche come un suo merito.  Spaccio espressione di un curioso modo di ragionare della candidata Paita: per cui sulla protezione civile, dove è indagata per l’alluvione dello scorso anno, per rimuovere le sue responsabilità quanto meno politico amministrative dichiara che in fin dei conti “avevo la delega da pochi mesi”; invece sulla balneazione, dove intravede la notizia da sfruttare elettoralmente, il fatto che abbia la delega alla depurazione "da pochi mesi", diventa un elemento da rimuovere totalmente! Vedi QUI.

Mi riferisco all’avviso di garanzia per omicidio colposo relativamente agli eventi alluvionali dello scorso autunno, e al tentativo di scaricare ogni responsabilità sui dirigenti della Regione ed Arpal (vedi QUI

Mi riferisco  alle assunzioni “politiche”, da parte della Signora Paita, in piena campagna per le primarie in violazione della normativa sulla trasparenza e la anticorruzione: vedi QUI. Vicenda finita sulla stampa nazionale con una non certo “edificante” ricaduta di immagine non solo per la Paita ma per tutto il PD ligure.


e la finisco qui con gli esempi e considerate che ho scritto solo su ambiente  democrazia e trasparenza..... 






Nessun commento:

Posta un commento