Capacità contro improvvisazione? Davvero questa è la cifra della candidata Paita e della sua attività di governo in questi 5 anni e soprattutto delle sue iniziative e proposte elettorali di questi mesi?
La Paita dietro la sua patina comunicativa di decisionista negli ultimi due anni in particolare ha inanellato una sequenza impressionante di gaffe e di situazioni imbarazzanti che in qualsiasi Paese di democrazia anglosassone (quelli che a parole piacciono ai renziani) la avrebbero costretta al ritiro della sua candidatura.
A quali gaffe e situazioni imbarazzanti mi riferisco? Inizio da quelle più generali per poi scendere agli episodi specifici altrettanto emblematici ovviamente, perché come si dice “è nei dettagli che il diavolo nasconde la coda”.
Mi riferisco al suo programma elettorale infarcito di
slogan, errori clamorosi, rimozioni di responsabilità recentissime, vendita di
obiettivi che d0vevano essere raggiunti da anni da parte della
Regione Liguria. Vedi QUI.
Mi riferisco allo scioglimento di fatto e di diritto dell’Assessorato all’Ambiente
perpetrata dal Presidente Burlando, frammentando le deleghe con il consenso
attivo della candidata Paita che ne ha ricevute alcune. Vedi QUI.
Mi riferisco alla emergenza
rifiuti ligure prodotta dalla incapacità di una Giunta Burlando che in
questi anni insieme con la responsabilità dei vari gestori di ambito
provinciale non ha saputo adeguare una lunga serie di impianti alla normativa
europea in vigore da anni. Il risultato è stato quello di dover esportare
i rifiuti genovesi e non solo fuori regione e fuori provincia: vedi QUI.
Mi riferisco alla leggina
agostana presentata dalla
signora Paita che prevedeva una proroga della disciplina europea in
materia di trattamento dei rifiuti preliminare al loro smaltimento. Leggina
bocciata dal governo nazionale che ha dovuto ricorrere alla Corte
Costituzionale per evitare una nuova sentenza di condanna della Corte di
Giustizia con relativa mega multa ai danni dello Stato Italiano, (vedi QUI). In
questo caso la signora Paita non può fare il solito giochino di scaricare tutto
sull’Assessore all’Ambiente che la ha preceduta perché la leggina agostana è
stata presentata da lei in Giunta.
Mi riferisco allo scontro
con il capo della Protezione Civile dopo l’ultima alluvione in Liguria
relativamente alle responsabilità della Regione nel sistema di allerta come
pure sulle scelte di pianificazione del territorio. La signora Paita anche qui,
pur avendo la delega solo dall’inizio della scorsa estate, non ha evitato di
fare brutte figure prima rimuovendo le responsabilità della Regione (vediQUI),
per poi arrivare a proporre soluzioni in materia di prevenzione del
rischio idraulico e idrogeologico che costituiscono obblighi di legge nazionale
e regionale da anni, anzi in molti casi da decenni (vedi QUI).
Mi riferisco alle modifiche dello statuto della Regione
Liguria che hanno introdotto un filtro della maggioranza del consiglio
regionale agli strumenti di democrazia diretta come le leggi di iniziativa popolare e il
referendum abrogativo. Vedi QUI.
Mi riferisco anche alla nuova legge regionale sulla Valutazione di
Impatto Ambientale (VIA) che non rispetta le norme europee e nazionali sulla partecipazione del pubblico
( vedi QUI), ma
anche alle modalità di pubblicare gli atti relativi alle procedura di VIA (vedi
QUI)
Tutto questo alla faccia
di uno dei suoi slogan preferiti: “sarò
il Sindaco della Regione” per enfatizzare il rapporto con i territori…. Ma i territori sono prima di tutto abitati
dai cittadini o forse alla signora interessano i territori solo come
contenitori degli interventi decisi dall’alto?
Mi riferisco alla proposta di legge sulla difesa delle coste
e del suolo annunciata nel suo confuso e sloganistico programma. In questa proposta di legge la
signora candidata cerca di far passare come obiettivi suoi quello che la
Regione dovrebbe fare da anni in attuazione di norme europee e nazionali. Vedi
QUI.
Mi riferisco alle
dichiarazioni confuse e generiche sulla nuova pianificazione del porto di
Spezia con particolare riferimento al nuovo
waterfront. La logica della candidata PD sul punto è quella della emergenza
dell’opera senza spiegare quale, come, con quali soldi, con quale percorso
amministrativo. Vedi QUI.
Mi riferisco ad una legislazione regionale che anche sotto
il profilo degli aspetti ambientali sembra fatta apposta per favorire i grandi centri commerciali (vedi QUI). Il tutto in palese
contraddizione con le dichiarazioni contenute nel programma elettorale della
candidata Paita: “Le
piccole imprese sono dei veri e propri “presidi” del territorio e sono uno
strumento imprescindibile per favorire sicurezza e qualità della vita ai
residenti.” (pagina 6 del programma elettorale).
Mi riferisco alle dichiarazioni trionfalistiche sulle
bandiere blu ricevute dalla Liguria, rimuovendo il vero significato di
quelle bandiere e cercando di spacciarle anche come un suo merito. Spaccio espressione di un curioso modo di
ragionare della candidata Paita: per cui sulla protezione civile, dove è indagata per l’alluvione dello scorso anno, per rimuovere le sue responsabilità quanto meno politico amministrative dichiara che in fin dei conti “avevo la delega da pochi mesi”; invece sulla balneazione, dove intravede la notizia da sfruttare elettoralmente, il fatto che abbia la delega alla depurazione "da pochi mesi", diventa un elemento da rimuovere totalmente! Vedi QUI.
Mi riferisco all’avviso di garanzia per omicidio colposo
relativamente agli eventi alluvionali dello scorso autunno, e al tentativo di
scaricare ogni responsabilità sui dirigenti della Regione ed Arpal (vedi QUI)
Mi riferisco alle assunzioni
“politiche”, da parte della Signora Paita, in piena campagna per le
primarie in violazione della normativa sulla trasparenza e la anticorruzione:
vedi QUI. Vicenda
finita sulla stampa nazionale con una non certo “edificante” ricaduta di
immagine non solo per la Paita ma per tutto il PD ligure.
e la finisco qui con gli esempi e considerate che ho scritto solo su ambiente democrazia e trasparenza.....
Nessun commento:
Posta un commento