venerdì 23 novembre 2018

La giunta spezzina ascolta i cittadini? Non direi, alcuni esempi:


Leggo sui mass media spezzini una sorte di difesa di ufficio del Sindaco della Spezia sulla sua "presunta" volontà di ascoltare i cittadini a differenza delle giunte precedenti.

Ora come è  noto se c’è uno che ha combattuto la arroganza delle giunte di centro sinistra precedenti a Spezia (vedi QUI), credo sia il sottoscritto e all’epoca persino il Sindaco attuale me lo riconosceva. Ma questa classe politica di “nuovo conio” è molto brava a parlare di partecipazione quando non governa per poi arrivata al potere comportarsi in modo uguale se non peggiore di chi la ha preceduta.

Sono esagerato verso il nuovo Sindaco spezzino? Non direi e faccio esempi concreti e su questioni di grandi rilievo strategico per la città:

Sull’asilo di Via Firenze ha inventato un ridicolo referendum andato deserto che tutto era meno che strumento partecipativo adeguato per affrontare il tema in discussione. QUI.


Il bando di gara sul waterfront annunciato senza sentire nessuno. QUI


Referendum su accordo Acam Iren: bocciato con motivazioni giuridiche risibili. QUI



Tavolo di confronto sulla attuazione del PRP vigente: affossato dalla giunta precedente, non ha cercato di riattivarlo pur essendo previsto da un odg del Consiglio Regionale. QUI.


Consultazione nuovo PRP: non ha cercato di proporre un vero percorso partecipativo (almeno per sanare gli errori del passato PRP) sulla ridicola consultazione avviata dalla Autorità di Sistema Portuale sul nuovo PRP spezzino. QUI.



Fascia di rispetto portuale: ha avvallato la ridicola consultazione di poche ore organizzata dalla Autorità di Sistema Portuale sulla nuova fascia di rispetto. QUI.




Futuro area centrale Enel: ha votato con la maggioranza del consiglio comunale un odg sul futuro dell'area enel dove si prevede una nuova centrale a gas, arrivando a spacciarla come una proposta di Enel in palese contraddizione con quanto dichiarato dai rappresentanti di questa società in Commissione Consiliare. Qui non solo non è stata sentita la città ma neppure tutta la sua maggioranza in Consiglio. QUI.


Amianto disperso e presente su capannoni Arsenale Militare: sull'amianto sui tetti della Marina Militare in zona Marola ha addirittura inizialmente aggirato le richieste dei residenti nella zona dichiarando che era tutto a posto per poi essere costretto a fare marcia indietro di fronte alla evidenza di fatti e non certo per una sua disponibilità spontanea a coinvolgere i cittadini. QUI.


Autonomia del Consiglio Comunale: è arrivato a chiedere di svolgere un ruolo di “badante” alle modalità di funzionamento delle Commissioni Consiliari come fossero formate da un gruppo di bambini indisciplinati e pasticcioni e in palese contrasto  con le norme che regole le funzioni del Consiglio Comunale e quindi anche delle Commissioni.QUI.


Proroga dirigenti apicali del Comune: il Sindaco ha prorogato i dirigenti apicali del Comune senza aver svolto una trasparenza e pubblica valutazione del loro operato pluridecennale.QUI.


Scalinata Cernaia: il Sindaco ha bypassato sul progetto di rifacimento della Scalinata Cernaia il Comitato che sta cercando difenderla da anni e dagli scempi iniziati dalla precedente giunta comunale di centro sinistra. QUI.


La finisco qui, per ora, ma potrei continuarla ma al di la dei singoli esempi, pur significativi, quello che caratterizza questo nuovo Sindaco (che ormai più tanto nuovo non è)  è un atteggiamento rancoroso verso tutti quelli che lo criticano: consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, cittadini, vedendo in ogni critica una strumentalizzazione politica. 

Insomma dopo Federici abbiamo un nuovo sindaco bullo con la differenza che almeno Federici ammetteva di essere decisionista e di non credere nella partecipazione mentre l’attuale Sindaco fa il decisionista ma pretende che tutti gli riconoscano spirito partecipativo.

Un Sindaco autoritario e partecipativo insomma un ossimoro vivente! 

Egregio Sig Sindaco la partecipazione non è un obbligo di legge, è vero… infatti è qualcosa di più è una cultura di governo o uno la ha nel suo “DNA politico” oppure non se la inventa e soprattutto non se la canta e suona da solo o grazie a qualche cantone di corte!



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