mercoledì 29 marzo 2023

Nessun accordo IMO sulla riduzione gas serra da emissioni navi

Il gruppo di lavoro che in sede IMO (Organizzazione Internazionale Marittima (QUI) si è recentemente riunito per avvallare nuovi obiettivi più stringenti per le emissioni di gas serra dalle navi ha rinviato ogni decisione alla prossima riunione del giugno 2023. Per ora le proposte che girano non sono molto diverse dagli obiettivi concordati nel 2018 e che comunque sono insufficienti affinché anche il trasporto marittimo contribuisca gli obiettivi di decarbonizzazione internazionali ed europei.

Però mentre la lobby degli armatori agisce per bloccare gli obiettivi verso la neutralità climatica arriva la notizia che il principale operatore del porto di Genova (PSA) ha piantato 300 alberi sic!

Ma torniamo a quello che è successo alla riunione (QUI il resoconto completo) in sede IMO…

 

Il gruppo di lavoro intersessionale sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra delle navi (ISWG-GHG 14) si è riunito dal 20 al 24 marzo, con oltre 750 partecipanti registrati provenienti da quasi 80 Stati membri dell'IMO e da organizzazioni internazionali non governative in stato consultivo con l'IMO e intergovernative organizzazioni. L'incontro si è tenuto di persona con partecipazione ibrida a distanza.

La Strategia aggiornata e rivista dovrebbe essere adottata dal Comitato per la protezione dell'ambiente marino (MEPC), che è l'organo decisionale, nella sua prossima 80a sessione dal 3 al 7 luglio 2023. Un'ulteriore sessione del Gruppo di lavoro intersessionale si terrà il 26- 30 giugno (ISWG-GHG 15).

Il Gruppo ha concordato una bozza di strategia rivista sui gas a effetto serra da utilizzare come base per i negoziati in corso nella prossima sessione su quella che diventerà la strategia dell'IMO del 2023 sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra delle navi. La bozza di documento sviluppata dal gruppo contiene diverse opzioni per testo e numeri, che riflettono diverse proposte presentate su varie parti della bozza di strategia sui gas serra dell'IMO per il 2023, che saranno ulteriormente prese in considerazione durante le prossime riunioni sul clima dell'IMO.    

L’ipotesi di accordo prevede misure legalmente vincolanti per garantire una riduzione del 40% dell'intensità di carbonio su tutta la flotta globale entro il 2030, rispetto al 2008, e che costituisce un trampolino di lancio fondamentale per raggiungere il 100% di decarbonizzazione nel più breve tempo possibile dopo il 2050. Siamo non lontani dalle proposte iniziali concordate in sede IMO nel 2018 (QUI): ridurre le emissioni di CO2 per lavoro di trasporto, in media nel trasporto marittimo internazionale, di almeno il 40% entro il 2030 rispetto al 2008 mentre per percentuali sopra il 50% si parla del dopo 2050.

Le associazioni ambientaliste come Clean Shipping Coalition chiedevano un dimezzamento entro il 2030 e l’azzeramento delle emissioni di gas serra entro il 2040.


P.S. e mentre questi operatori dimostrano una enorme superficialità nell'affrontare un tema drammatico come quello dei mutamenti climatici ecco che arriva la notizia (QUI) di uno studio appena prodotto da Sea-Intelligence: gli Ebit (Earnings before Interest & Tax, ovvero l’utile operativo) realizzati dal trasporto marittimo di linea negli ultimi tre anni sono superiori ai profitti complessivi dei precedenti 63 anni della storia del trasporto container via mare! Insomma staremo entrando probabilmente in una crisi dei noi ma fino ad oggi i signori in questione hanno guadagnato cifre enormi sulla pelle del pianeta e di chi vive vicino ai porti.  


 



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