giovedì 24 novembre 2022

Spezia hub del gnl per il Mediterraneo: altro che qualche autobotti nel porto!

In un post del 2015 (QUI) scrivevo: “SNAM GNL Italia ha deciso di avviare il percorso di elaborazione e approvazione di un progetto che mira a far diventare l’impianto di  Porto Venere  uno dei punti di distribuzione di ingenti quantità di GNL (gas naturale liquefatto ) sia per autotrazione che come combustibile per navi container etc.”.

All’epoca si parlava solo del progetto, di cui oggi tutta la città discute, dello stoccaggio di gnl nell’area del rigassificatore per poi trasferirlo, sulle autobotti, al porto di Spezia ma ormai il disegno ben più ampio, appena accennato nel 2015, ora sta diventando realtà.

Così mentre la politica spezzina discuteva di bettoline da attraccare o meno nel porto, di concessione da rilasciare in tal senso da parte della Autorità di Sistema Portuale senza peraltro fare nessun atto formale per fermare tutto ciò sul serio, il progetto di Panigaglia hub del Mediterraneo andava avanti.

 

Nella mia Newsletter mensile che pubblico sul mio blog, in particolare quella di Marzo 2022 QUI, ho analizzato il Decreto Ministero Transizione Ecologica 14 marzo 2022 che disciplina varie modalità di stoccaggio del gas naturale. Una di queste è quella di rendere disponibili volumi aggiuntivi di gas naturale, ottimizzare sia l'utilizzo dei terminali di rigassificazione, prevedendo servizi di rigassificazione integrati con l'iniezione del gas negli stoccaggi, nonché servizi di collegamento con altri terminali operanti in area mediterranea, sia l'utilizzo della capacità disponibile ai punti di entrata della rete nazionale dei gasdotti non interconnessi direttamente con reti di Stati membri dell'Unione europea, prevedendo corrispettivi che incentivino l'importazione dall'estero. In particolare, il comma 2 articolo 7 del Decreto in questione prevede che: “2. Al fine di ottimizzare l'utilizzo dei terminali di rigassificazione di gas naturale, il gestore della rete di trasporto nazionale predispone un servizio di collegamento tramite navi spola di adeguata capacità e dimensione finalizzato al collegamento del terminale di rigassificazione di Panigaglia con terminali di rigassificazione ubicati nel Mar Mediterraneo, che effettuino il servizio di reloading (ricaricamento ndr.), in particolare con quelli della penisola iberica.”

Con successivo DPCM 29 marzo 2022 (QUI) sono state individuate le opere e le infrastrutture necessarie al phase out dell'utilizzo del carbone in Sardegna e alla decarbonizzazione dei settori industriali dell'Isola. Tra queste al comma 4 articolo 2 di detto Dpcm si rileva:

a) l'adeguamento impiantistico del terminale di rigassificazione di Panigaglia per consentire il caricamento del GNL su bettoline, inclusi gli interventi di ammodernamento del terminale, per garantirne la continuità di esercizio per la durata di funzionamento del collegamento virtuale; …

f) un servizio di trasporto del GNL a mezzo di navi spola dedicate, approvvigionato nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale e realizzato secondo la modalità operativa più adeguata sulla base di criteri di economicità ed efficienza, al   fine di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, destinato a rifornire le FRSU a Portovesme e Porto Torres e il terminale a Oristano, a partire, in normali   condizioni di esercizio, dai terminali di Panigaglia e OLT Livorno;

 

Da tempo si sapeva quindi dei veri obiettivi sul futuro del rigassificatore di Panigaglia che non erano solo quelli del progettino di trasferire autobotti al porto di Spezia ma ora questo disegno si sta realizzando compiutamente e va ben al di là del riferimento al 2023.

Presso il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) è depositato il Progetto "Vessel reloading Panigaglia" per consentire il carico e lo scarico di GNL presso il pontile principale del Terminale GNL di rigassificazione di Panigaglia.

La procedura è quella della verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale e il provvedimento conclusivo è vicino ad essere pubblicato come si ricava QUI.  

Questo progetto ha una finalità ben precisa, in coerenza con il disegno in atto da tempo sopra descritto, che si ricava dallo Studio Preliminare Ambientale (QUI) depositato presso il MITE. A pagina 10 si legge: “Il progetto prevede modifiche impiantistiche del terminale esistente di rigassificazione in applicazione al DPCM 29 marzo 2022 “Individuazione delle opere e delle infrastrutture necessarie al phase out dell’utilizzo del carbone in Sardegna e alla decarbonizzazione dei settori industriali dell’Isola”, secondo l’art. 2 “Interventi di infrastrutturazione energetica… In riferimento al contesto del piano strategico dell’approvvigionamento di gas naturale alla Regione Sardegna, il Terminale di Panigaglia, a progetto completato, riuscirà a fornire volumi di gas naturale liquido pari fino al 70% della domanda prevista di gas della Sardegna. Ciò avverrà per mezzo del caricamento di GNL all’interno delle cisterne delle navi spola, di capacità fino a 30.000 mc ormeggiate presso il pontile del terminale di rigassificazione di Panigaglia. Il progetto proposto è quindi essenziale per assicurare l’approvvigionamento di GNL al sud della Sardegna. In aggiunta, il progetto, prevede la possibilità di fornire il servizio di approvvigionamento o rifornimento di combustibile GNL a bordo di navi nel mercato del Mar Tirreno del Nord.”.

  

A prescindere dal sottoscritto che come è noto pur essendo un esperto è solo un semplice cittadino la domanda che sorge spontanea è: le istituzioni locali e regionali sapevano del progetto e soprattutto si sono pronunciate all’interno del sopra richiamato procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA?

Direi proprio di si!

 

La Provincia di Spezia ha depositato proprie osservazioni (QUI) dove si afferma una inesattezza rilevante e si pronuncia sul progetto in data 26 agosto 2022:

1. La inesattezza rilevante è che si afferma che l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) del rigassificatore di Panigaglia scadrebbe nel 2026 senza specificare altro, ma non è proprio così infatti come dovrebbe essere noto agli uffici della Provincia visto che lo hanno scritto nelle osservazioni all’altro progetto (quello delle chiatte che trasporteranno il gnl al porto di Spezia ) il 30 marzo 2020 dove si legge: “Detta autorizzazione sarà sottoposta a riesame complessivo entro il 17.08.2021 a seguito di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europee della DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/1442 DELLA COMMISSIONE del 31 luglio 2017 che stabilisce le conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (BAT), a norma della direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, per i grandi impianti di combustione”. Quindi la revisione dell’AIA è un obbligo di legge come si ricava dal comma 4 articolo 29-octies DLgs 152/2006 altro che mera scadenza nel 2026. Non si ricordano neppure di quello che scrivono tra di loro :-) .

2. sul progetto sostanzialmente la Provincia da via libera limitandosi solo a prevedere delle prescrizioni in sede di modifica dell’AIA vigente.

 

Ovviamente il Presidente della Provincia nonché Sindaco di Spezia di questo progetto non ha parlato quando il Consiglio Comunale ha votato l’odg demagogico contro l’altro progetto delle chiatte con autobotti con GNL che devono attraccare nel porto di Spezia.

 

La Regione Liguria ha presentato le sue osservazioni (QUI), peraltro fuori termini di legge, il 2 settembre 2022, dove conclude che non emergono impatti significativi dal progetto prevedendo solo prescrizioni per il comparto habitat marino e aria, quindi dando parere positivo affinché il MITE escluda la applicazione della VIA ordinaria.

 

 

 

CONCLUSIONI

Questo progetto oltre a dimostrare l’obiettivo di trasformare il rigassificatore di Panigaglia in un hub del gnl per il mediterraneo oltre che la Sardegna dimostra come le istituzioni locali e regionali non hanno mai contestato il disegno del MITE e del Governo Nazionale di frazionare i vari progetti sul futuro del rigassificatore (chiatte con autobotti nel porto di Spezia, spazio stoccaggio gnl e consolidamento rigassificatore, progetto gnl per la Sardegna) in modo da evitare la applicazione della VIA ordinaria che almeno avrebbe garantito non solo una procedura più rigorosa sugli impatti di questi progetti ma soprattutto una visione complessiva del rapporto di questi progetti con il nostro golfo.

Invece le istituzioni locali e regionali vanno avanti avvallando colpi di mano procedurali senza neppure fornire adeguata comunicazione ai cittadini spezzini e il bello è che poi approvano gli ordini del giorno facendo credere di essere contro i progetti, neppure il coraggio delle proprie decisioni! Il tutto senza neppure provare ad avviare un tavolo per compensazioni ambientali adeguate per il nostro golfo (QUI).

Sul MITE e il Governo Nazionale (precedente all’attuale ma il nuovo resta nella scia) non scrivo altro visto che da tempo ho dimostrato la loro volontà di mettere al centro della transizione il gas e non le rinnovabili e qui gli atti parlano chiaro e, almeno per chi ha un minimo di obiettività, il disegno era ben precedente alla crisi Ucraina.

 

 

 

 

 

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