La recente proposta di un nuovo referendum consultivo
lanciata dalla Lista “Per la nostra città” in relazione alla vicenda dell’acquisto
con denaro pubblico del costruendo
parcheggio in Piazza Europa, al di la della questione di merito rimette al
centro i limiti dell’attuale regolamento comunale che disciplina questo
strumento di democrazia diretta.
Esaminiamo criticamente le parti più significative del
regolamento del Comune di Spezia sul referendum consultivo (per il testo
integrale vedi QUI), in
corsivo riporto il testo del regolamento.
Art. 3
“La richiesta di indire Referendum Consultivo può
essere avanzata da:….”
Manca il riferimento alla indizione diretta di
un certo numero di cittadini proporzionale agli aventi diritto al voto alle
amministrative.
Art. 4
Non possono essere sottoposti al Referendum Consultivo:
……
e) atti cui il Comune è obbligato per legge o
regolamento o per provvedimenti dello Stato o della Regione.
Il punto e) è eccessivamente limitativo della
possibilità di promuovere referendum. Per fare un esempio concreto applicando
questo vincolo non si potrebbe tenere un referendum consultivo sul rilascio del
parere comunale sulla nuova autorizzazione della centrale Enel. Questo vincolo
non è contenuto, tanto per fare un esempio neppure nello statuto del Comune di
Milano (comma 2 articolo 12 vedi qui) che
pure è stato fino a poco tempo fa in mano al centro destra!
Articolo 6
“….. Il Sindaco, quindi, entro 10 giorni,
sottopone la richiesta di referendum ad una Commissione composta
da: Presidente del Tribunale della Spezia; Presidente -
pro-tempore - degli Avvocati e Procuratori Tribunale della Spezia; Segretario
Generale del Comune della Spezia; La Commissione esprime il proprio
parere sull'ammissibilità del Referendum entro 30 giorni. Nei successivi
60 giorni il Consiglio Comunale, si pronuncia in via definitiva
sull'ammissibilità della richiesta di referendum.”
In questo articolo va bene il vaglio
di legittimità della commissione composta da Presidente del Tribunale della
Spezia; Presidente - pro-tempore - degli Avvocati e Procuratori
Tribunale della Spezia; Segretario Generale del Comune della
Spezia. Non è accettabile il voto finale del consiglio
comunale, decisivo sull’ammissibilità del referendum. Intanto perché non
viene definita una maggioranza qualificata, quindi può essere sufficiente una
maggioranza semplice, dando la possibilità alla maggioranza che governa di
impedire con risibili interpretazioni politiche la tenuta del referendum. Ciò è
avvenuto con la proposta di referendum sull’accordo Enel Comune sulla
riapertura della centrale nella metà degli anni 90 (il c.d. secondo referendum
Enel, mai tenuto per scelta politica della maggioranza di centro sinistra di
allora). In altri termini se dopo la ammissione di legittimità il referendum si
può tenere e si raccolgono le 3.500 firme di cittadini elettori nel comune non
si vede perché il consiglio comunale che vota su motivazioni politiche, e non
di legittimità formale, debba impedire il referendum
Art. 11
“I risultati del Referendum devono essere discussi dal
Consiglio Comunale entro trenta giorni dalla proclamazione dell'esito dei
risultati.”
Non c’è alcun impegno preciso di approvare una
delibera motivata sulle modalità di accoglimento o meno dei risultati del
referendum. Non si prevedono neppure, obbligatoriamente, audizioni preventive
dei promotori del referendum
Il Referendum Abrogativo e Propositivo
L’art. 8 del T.U. enti locali si
riferisce genericamente ai referendum, quindi saranno possibili anche referendum
abrogativi o propositivi se istituiti dagli statuti almeno in relazione a regolamenti e
provvedimenti amministrativi di carattere generale.
Infine…
Oltre alla analisi critica
delle norme esistenti nell’attuale regolamento
emerge un'altra questione, proprio dalla vicenda del nuovo referendum
proposto su Piazza Europa. L’attuale regolamento non prevede una norma che stabilisca obbligatoriamente che,
nelle more della tenuta del referendum consultivo,la Giunta e il Consiglio non
possano deliberare in relazione all’oggetto del referendum proposto.
È quello che è accaduto l’altra
sera in Consiglio Comunale come ha denunciato il rappresentante della Lista Per
la Nostra Città Giulio Guerri, per cui nonostante fosse già stata avanzata la
richiesta di referendum il Consiglio ha comunque votato il via libera all’acquisto
(riacquisto sarebbe meglio scrivere) del nuovo Parcheggio, di fatto
depotenziando in anticipo il referendum stesso.
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