sabato 11 ottobre 2025

Autobotti cariche di gnl nel golfo di Spezia: la ordinanza della Capitaneria non basta per escludere il rischio incidentale

La Capitaneria di porto di Spezia, come riporta anche il Secolo XIX di oggi, ha emanato una ordinanza (QUI) sul trasporto di autobotti cariche di GAS NATURALE LIQUEFATTO (di seguito gnl) nel golfo spezzino.

Un progetto che, come ho dimostrato QUI, è stato approvato con gravi profili di illegittimità soprattutto per responsabilità della Autorità di sistema portuale.


L'ordinanza della Capitaneria di porto spezzina si limita a stabilire una distanza di 100 metri delle navi dalle bettoline che trasportano il gnl, ma sotto il profilo della sicurezza non solo della navigazione ma anche dei residenti nelle aree di affaccio sul golfo, questo misura non basta per i seguenti motivi di seguito sinteticamente illustrati…

 


1. in caso di collisione gli effetti sarebbero ben oltre tra i natanti coinvolti visto il combustibile trasportato;


2. non esiste un piano di emergenza esterno in caso di incidente per colpa della sufficienza della Prefettura che ha escluso il trasporto del gnl da detto piano, come ho dimostrato QUI;

3. il porto di spezia non ha un rapporto di sicurezza generale né tanto meno un piano di emergenza esterno per colpa della lobby degli operatori portuali che hanno ottenuto dai politici "posteggiatori" l'esclusione da tale obbligo nella normativa in materia; come ho dimostrato QUI;

4. il rischio incidentale nelle aree portuali resta alto come ha dimostrato (QUI) Il Comitato per la sicurezza marittima (MSC) e il Comitato per la protezione dell'ambiente marino (MEPC) dell'IMO nella Panoramica 2024 sugli incidenti da navigazione. Dalla Panoramica si dimostra che le acque interne (area portuale e altro) hanno rappresentato oltre la metà delle vittime e degli incidenti marittimi segnalati, seguiti da eventi verificatisi in mare territoriale e in alto mare.

5. il rischio incidentale del trasporto nel golfo delle autobotti cariche di gnl è anche al momento dello sbarco in piena area portuale e in zona residenziale e ad elevato  traffico privato (Zona Fossamastra-Pagliari come sanno bene gli spezzini). L'ordinanza del Comune non è sufficiente visto che limita lo sbarco nelle ore di maggiore traffico su una strada che è quasi sempre a traffico significativo. Il Comune di Spezia poteva fare molto di più per impedire o limitare l’approvazione di questo progetto vedi QUI.



A quanto sopra occorre aggiungere il rischio delle attività di bunkeraggio del gnl nelle navi nel porto spezzino. Rischio non compensato dalle recenti linee guida del Ministero delle infrastrutture in quanto, come ho dimostrato nel mio blog (QUI), rimuovono, soprattutto in relazione alla Valutazione del Rischio e Pericoli di questa attività, la mancanza di norme e indirizzi operativi che tengano conto del contesto generale in cui la stessa si dovrà svolgere.


P.S. senza considerare, si fa per dire ovviamente, il rischio di attacchi terroristici ad impianti e attività strategiche come quelle del trasporto e trattamento del gnl come ho spiegato QUI.


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