La Capitaneria di porto di Spezia, come riporta anche il
Secolo XIX di oggi, ha emanato una ordinanza (QUI)
sul trasporto di autobotti cariche di GAS NATURALE LIQUEFATTO (di seguito gnl) nel golfo spezzino.
Un progetto che, come ho dimostrato QUI,
è stato approvato con gravi profili di illegittimità soprattutto per responsabilità della Autorità di sistema portuale.
L'ordinanza della Capitaneria di porto spezzina si limita a stabilire una distanza di 100 metri delle navi dalle
bettoline che trasportano il gnl, ma sotto il profilo della sicurezza non solo
della navigazione ma anche dei residenti nelle aree di affaccio sul golfo,
questo misura non basta per i seguenti motivi di seguito sinteticamente illustrati…
1. in caso di collisione gli effetti sarebbero ben oltre tra i natanti
coinvolti visto il combustibile trasportato;
2. non esiste un piano di emergenza esterno in caso di incidente per colpa
della sufficienza della Prefettura che ha escluso il trasporto del gnl da detto
piano, come ho dimostrato QUI;
3. il porto di spezia non ha un rapporto di sicurezza
generale né tanto meno un piano di emergenza esterno per colpa della lobby
degli operatori portuali che hanno ottenuto dai politici
"posteggiatori" l'esclusione da tale obbligo nella normativa in
materia; come ho dimostrato QUI;
4. il rischio incidentale nelle aree portuali resta alto
come ha dimostrato (QUI)
Il Comitato per la sicurezza marittima (MSC) e il Comitato per la protezione
dell'ambiente marino (MEPC) dell'IMO nella Panoramica 2024 sugli incidenti da
navigazione. Dalla Panoramica si dimostra che le acque interne (area portuale e
altro) hanno rappresentato oltre la metà delle vittime e degli incidenti
marittimi segnalati, seguiti da eventi verificatisi in mare territoriale e in
alto mare.
5. il rischio incidentale del trasporto nel golfo delle
autobotti cariche di gnl è anche al momento dello sbarco in piena area portuale
e in zona residenziale e ad elevato traffico privato (Zona Fossamastra-Pagliari
come sanno bene gli spezzini). L'ordinanza del Comune non è sufficiente visto che limita lo
sbarco nelle ore di maggiore traffico su una strada che è quasi sempre a
traffico significativo. Il Comune di Spezia poteva fare molto di più per impedire o
limitare l’approvazione di questo progetto vedi QUI.
A quanto sopra occorre aggiungere il rischio delle attività di bunkeraggio del
gnl nelle navi nel porto spezzino. Rischio non compensato dalle recenti linee
guida del Ministero delle infrastrutture in quanto, come ho dimostrato nel mio
blog (QUI),
rimuovono, soprattutto in relazione alla Valutazione del Rischio e Pericoli di
questa attività, la mancanza di norme e indirizzi operativi che tengano conto
del contesto generale in cui la stessa si dovrà svolgere.
Nessun commento:
Posta un commento