37.000 tonnellate all’anno
di rifiuti indifferenziati dal Tigullio all’impianto di Saliceti di Vezzano
Ligure. Così decide la Comunità di Ambito (vedi QUI)
Ma in fondo non è una novità, l’arrivo della “rumenta”
da oltre provincia era già stata decisa lo scorso anno prima delle elezioni
regionali per la emergenza Liguria (vedi QUI)
Ma la vera questione
rimossa dalla decisione della Comunità di Ambito è che questa prospettiva di
arrivo stabile (per ragioni di mero business legato anche agli accordi per la
cessione del 51% di Acam Ambiente) è l’impatto sanitario che questo impianto
continua a produrre per i residenti della zona.
Se il buon giorno si vede
dal mattino e a conferma di quanto sopra si veda la “rocambolesca”
determina dirigenziale della Provincia di Spezia (vedi QUI) che
da un lato proroga di altri 6 mesi l'applicazione delle prescrizioni di
prevenzione ambientale contenute nell'AIA (autorizzazione integrata ambientale)
dello scorso 29 ottobre 2015 ma dall'altro chiede al gestore dell'impianto:
"di garantire un efficace controllo dell’impianto evitando che lo stesso possa
causare disturbo alla cittadinanza o danno ambientale" sic! Come dire non
mettere in pratica quello che dovrebbe ridurre il disturbo per altri 6 mesi
però dovrai lo stesso non produrre disturbo praticamente più che un atto
amministrativo un ossimoro amministrativo............ D'altronde l'atto di
proroga della Provincia molto "minacciosamente" dichiara che se ci
saranno disturbi come ad esempio odori la proroga verrà revocata............ Ora qui non siamo più all'ossimoro ma alla presa in giro......... se dovesse basarsi sugli odori emessi dall'impianto in questione la Provincia non
avrebbe dovuto "solo" revocare questa proroga ma chiudere l'impianto da
anni....quindi visto che non l'hanno chiuso nel passato perché dovrebbero farlo
ora?
Disturbi ed odori possono
restare li i signori dell'Acam possono fare quello che credono come accade da
anni ...i cittadini di Saliceti invece possono solo continuare a subire questa
situazione mentre Sindaco di Vezzano e Provincia dormono sonni tranquilli.
E non mi si venga a
parlare di gare da fare e di ristrutturazione fino a prova contrario la norma è
chiara nelle more di una modifica impiantistica non sono previste proroghe al
rispetto delle prescrizioni dell'AIA perchè in questo modo di fatto è come se
questa ultima fosse sospesa detto in altri termini è come se l'impianto venisse
esercito senza autorizzazione.
Questo mio ragionamento
non è interpretativo ma si fonda sul dettato della legge: il DLgs 152/2006.
Secondo il comma 9 articolo 29-sexies l’AIA può disporre la redazione di
progetti migliorativi, ovvero il raggiungimento di determinate ulteriori prestazioni ambientali in tempi
fissati, impegnando il gestore ad individuare
le tecniche da implementare a tal fine. Tali progetti migliorativi sempre
secondo questo articolo devono essere oggetto di una revisione dell’AIA ai
sensi dell’articolo 29-nonies secondo il quale se la modifica è sostanziale
occorrerà una nuova domanda di AIA. È, allo
stato di quanto indicato dalla determina della Provincia dello scorso 22
gennaio che proroga l’applicazione delle prescrizioni AIA, abbastanza chiaro
che si tratterà di modifica sostanziale anzi già ora è modifica sostanziale con
l’ultima delibera del Comitato di Ambito in quanto aumenta la quantità di
rifiuti portati all’impianto si veda il
punto 1.2 della Circolare del Ministero dell’Ambiente del 19/12/2011. Quindi
questa delibera è allo stato attuale illegittima.
Ma tornando alle
prescrizioni dell’AIA del 29/10/2015 e della loro sospensione con la determina
del 22/1/2016, l’ultima parte del comma
9 articolo 29-sexies precisa che: “fermo restando l'obbligo di comunicare i miglioramenti progettati,
le disposizioni di cui all'articolo
29-nonies non si applicano alle modifiche strettamente necessarie
ad adeguare la funzionalità degli impianti alle
prescrizioni dell'autorizzazione integrata ambientale.”. Questo significa
che il rispetto delle prescrizioni riguardanti l’AIA esistente non può
rientrare nel procedimento di modifica dell’impianto di cui all’articolo
29-nonies e quindi non potevano essere sospese tali prescrizioni come invece è
stato fatto.
D'altronde in un certo
modo è quello che è sostanzialmente successo in tutti questi anni, ora lo hanno
pure formalizzato in una determina.... complimenti!
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