La Valutazione di Impatto Ambientale del Piano regolatore portuale del 2006 anche in relazione all'area della futura stazione crocieristica prevedeva che (prescrizione n° 16): "dovranno essere realizzate tutte le opere di mitigazione previste nello SIA; in particolare, la realizzazione delle opere infrastrutturali finalizzate alla riduzione preliminare delle cause di impatto sulle componenti ambientali previste dall’attuazione del nuovo PRP".
Lo stesso concetto veniva
ribadito dal Decreto del Ministero dell'Ambiente del 2015 sul rifacimento del
Molo Garibaldi e in generale ambito 5 e 6.
Invece in tutti questi anni le navi da crociera sono arrivate senza che le preventive misure di riduzione dell'inquinamento fosse proposte e rese operative.
La stessa fascia di
rispetto costata milioni di euro non è servita a nulla sia per le emissioni in
aria (come dimostrano i dati della centralina di via San Cipriano con
superamenti reiterati dei limiti degli inquinanti - QUI) sia per i rumori (QUI) in palese
contrasto la VIA del Ministero dell'Ambiente del 2006.
Quindi domani in piazza
non scenderanno quelli del NO ma quelli del SI
SI al rispetto di atti ministeriali e regionali nonché delle
norme europee sulla valutazione ambientale,
SI al rispetto dei limiti di legge degli inquinanti anche
nelle fasi acute per periodi di tempo limitati e non solo con la media annuale come i polli di Trilussa
SI ad un rapporto nuovo tra porto e quartieri residenziali.
Quelli del NO stanno dentro gli uffici delle istituzioni pubbliche Autorità di Sistema Portuale, Regione Liguria, Comune di Spezia che dicono NO al rispetto di quanto sopra riportato in una logica che vede ancora una volta (come avvenne nel passato per la centrale a carbone, per il rigassificatore di Panigaglia, per le discariche di Pitelli, per la incompleta bonifica dell’area dell’ex raffineria IP) sottoporre i cittadini spezzini a gigantesco esperimento sulla loro salute della serie prima si eseguono le scelte inquinanti poi se ne valutano gli effetti, vedi alla voce recente incarico all’ASL per valutare i rischi per la salute pubblica dall’emissioni da navi da crociera e non.
Un incarico quello dato ad ASL che doveva arrivare oltre 20 anni fa quando l'Autorità Portuale si impegnò ad uno studio simile per poi rimangiarsi dopo poche ore quello che aveva sottoscritto in uno dei voltafaccia più vergognosi della politica spezzina in epoca moderna.
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