L’ultima
uscita nella sua conferenza stampa di inizio anno (Secolo XIX del 12/1/2013).
Afferma il “loro” Sindaco: “Ci sono ambienti
dell’economia e della società civile cittadina affezionati alla lamentazione e
al mugugno, una “cultura” che rischia di essere letale con le sue tossine di
rassegnazione e accidia” e aggiunge
giusto per chiarire a chi si riferisce, basta con: “il sedicente ambientalismo….. lo pseudo identitarismo culturale”.
Intanto il linguaggio è
emblematico: a chi lo critica il Sig. Federici non riconosce neppure, come si
dice, “l’onore delle armi”; per lui si tratta di: mugugno, accidia, personaggi
sedicenti, pseudo culturame e pseudo politica. Insomma la tecnica è chiara: insulta personalmente i tuoi avversari, disegnali come delle macchiette così
puoi rimuovere il merito delle loro critiche, così non sei costretto
soprattutto a rispondere al merito di queste critiche.
Ma che l’uomo Federici abbia da tempo seri
problemi di controllo della propria psiche, oscillando continuamente tra
impotenza e prepotenza (vedi QUI) è
noto purtroppo da tempo.
Ma
al di la dei problemi psichici del Sig. Federici, di cui si occuperà
eventualmente il suo psicanalista, soprattutto quando non facendo più il Sindaco
avrà l’inevitabile caduta di ego, io vorrei occuparmi del merito ISTITUZIONALE E POLITICO dei suoi insulti.
IL MERITO
ISTITUZIONALE
E’
indiscutibile che dietro ai deliri personali ci sia una visione della gestione
del potere autoritaria e direttamente conseguenziale alla personalizzazione
della politica avanzata in questi decenni di c.d. seconda repubblica. Il
problema è che questa personalizzazione si accompagna alla degenerazione della
forma partito e alla crisi del ruolo dei poteri pubblici soprattutto locali.
Tutto ciò produce quel mix di arroganza e impotenza di cui il nostro Sindaco è
degno esemplare: tanto più il Sindaco non decide ma ratifica scelte dei poteri
forti esterni al circuito democratico (enel, operatori portuali, lega delle
coop, industria del mattone, banche creditrici di Acam nonché il sottobosco dei
professionismo al servizio dei soggetti appena elencati) tanto più aumentano le
sue dichiarazioni di arroganza in una
spirale perversa.
Una
spirale perversa che sta avvelenando il dibattito cittadino trasformandolo in
un campo di battaglia fatto di slogan, di azioni legali, di proteste contro
decisioni prese a priori senza alcuna vera discussione. Una spirale perversa
che impedisce a idee, capacità professionali, progetti innovativi, culture di
governo di contribuire alle scelte strategiche della città. Una spirale che sta
trasformando Spezia in uno dei tanti laboratori di autoritarismo populista verso una “Terza Repubblica” con
una costituzione materiale che sta trasformando quella ufficiale frutto della Resistenza e della confluenza delle
grandi cultura politiche storiche: socialisti, comunisti, cattolici.
LA LOGICA
ANTICOSTITUZIONALE DEI SINDACI COME FEDERICI
Federici
insulta i cittadini che lo criticano perché
è ostaggio dei poteri forti ed è ostaggio dei poteri forti perché la politica e
i poteri pubblici contano sempre meno, perché questi sindaci sono eletti da un
numero di cittadini sempre minore e sono
sempre di più chiusi nei loro palazzi o al massimo ammettono un confronto solo
formale fatto di finti percorsi partecipativi, di finte confronti assembleari,
di finte pubblicazioni trasparenti (sui siti ufficiali), mentre le decisioni
vere si prendono in altre sedi addirittura neppure più in quelle dei consigli
comunali che ormai si limitano a ratificarle le decisioni strategiche sul
futuro delle città
Le
voci di questo nuovo dizionario della politica moderna sono:
1.
crisi della democrazia rappresentativa
2.
autoritarismo
3.
comunicazione unilaterale
4.
marketing comunicativo
5.
rapporto clientelare con l’elettorato
6.
demonizzazione della cittadinanza attiva
7.
politicizzazione delle istituzioni
pubbliche di controllo
Ecco
quindi che la logica dei Sindaci come Federici è profondamente stravolgente
dello stesso dettato della prima parte della nostra Costituzione. L’articolo 1
della Costituzione afferma che la sovranità appartiene al popolo e questo nel
senso non solo che trae origine dal popolo ma che il popolo resta la sede della
sovranità. Come afferma nel suo bellissimo libro (Nel segno della costituzione) Lorenza Carlassare,
la prima donna ordinario di diritto costituzionale, : “Questa concezione della sovranità esclude deleghe in bianco, esclude la
democrazia di investitura dove il popolo muto per 5 anni ha voce solo al
momento delle elezioni”.
Ecco
quindi che quando Federici insulta in modo arrogante i cittadini critici verso
le scelte della amministrazione lui attacca quella idea della sovranità che
fonda la cittadinanza attiva, ben descritta da un altro padre costituente,
Lelio Basso: “ indentificare la
democrazia proclamata dall’articolo 1 con la partecipazione permanente di tutti i cittadini alla gestione della cosa
pubblica.” (Per uno sviluppo democratico dell’Ordinamento Costituzionale Italiano
– 1969).
Federici
insultando chi lo critica, negando alla critica dignità culturale e politica, si fa quindi attore consapevole di un disegno
anticostituzionale in atto da tempo nel nostro Paese. Ma allo stesso tempo contribuisce a mandare
in crisi l’unico vero attore della sovranità democratica affermata dalla
costituzione, l’unico vero soggetto che può salvare la stessa democrazia
rappresentativa: il cittadino attivo.
Insomma
Federici nel suo delirio di onnipotenza rischia di concorrere all'assassinio della legittimità di quelle istituzioni democratiche che a parole afferma di
difendere contro “l’orda” della società civile. Dopo resteranno in campo solo i
Federici nei loro Palazzi e i cittadini passivi ostaggio entrambi dei poteri forti, delle tecnocrazie che
ormai governano di fatto i nostri territori. Dopo resterà solo quel populismo che a parole e insulti Federici dichiara di volere combattere!
QUESTIONI DI
MERITO PROGRAMMATICO
Questa
visione anticostituzionale della sovranità democratica da parte di Federici, richiede inevitabilmente la rimozione, lo svilimento dei contenuti programmatici
che la cittadinanza attiva critica pone
alle istituzioni locali.
Mi
chiedo è “mugugno”, "pseudo ambientalismo" o ancor di più “indentitarismo
culturale”:
1. chiedere che la nuova
autorizzazione alla centrale enel rispetti i vincoli sanitari che la normativa
assegna ai poteri del Sindaco;
2. chiedere l’avvio di
una causa di risarcimento danni verso enel sulla base delle condanne penali
degli anni 90 come peraltro affermato nel programma di Federici del 2007;
3. chiedere che sui
progetti urbanistici rilevanti per la qualità della città, come quello di p.za
Verdi, si potesse svolgere un percorso partecipato vero con scenari a confronto
che mettessero al centro i costi di realizzazione e gestione magari per
verificare la necessità di dirottare altrove quote significative di soldi pubblici;
4. chiedere che sulla
bonifica dell’area ex Ip si facesse luce sui rischi sanitari di oltre 6 anni di
emissioni odorigene anomale confermate dagli stessi consulenti del Comune
subito tacitati;
5. chiedere che sull’attuazione
del Piano Regolatore del Porto si rispettino in primo luogo le prescrizioni del
Ministero dell’Ambiente in materia di rumore in particolare ma non solo;
6. chiedere che l’attuazione
dei vari Ambiti del Piano Regolatore del Porto e lo stesso progetto di
Waterfront fossero oggetto, in quanto strumenti di pianificazione attuativa, di
adeguate valutazioni ambientali strategiche;
7. chiedere il corretto
funzionamento del Tavolo di concertazione sulla attuazione del piano regolatore
del porto, tavolo votato dal consiglio regionale della liguria;
8. chiedere un audit
pubblico sui bilanci dell’Acam;
9. chiedere il rispetto
degli impegni elettorali del Sindaco a non riaprire discariche nelle colline di
Pitelli;
10. chiedere che comunque
qualsiasi riapertura di discarica tenesse conto dell’insieme dell’inquinamento
del sito di Pitelli;
12. chiedere che al posto della cancellazione del sito di bonifica nazionale si aprisse una vertenza nazionale per la bonifica del sito di Pitelli;
12. chiedere un riordino
del sistema dei controlli pubblici ambientali sempre più trasformati in meri
esecutori delle decisioni politiche
degli enti locali;
13. chiedere un
riorganizzazione del settore ambiente del Comune unificandolo con l’urbanistica
per avviare finalmente la stagione della pianificazione ambientale;
14. chiedere che le cave
presenti nel nostro territorio rispettassero norme europee e nazionali e
soprattutto la vivibilità dei quartieri attraversati dalla viabilità da e per
le cave;
15. chiedere che il
progetto di parcheggio della Pinetina rispettasse le esigenze dei cittadini
residenti, delle famiglie e la normativa sul rischio idrogeologico e quindi per questo venisse ritirato dal Comune;
16. chiedere di dare la
priorità alla depurazione degli scarichi civili nel golfo visto che Spezia è fuori legge da molti anni rispetto alle norme europee in materia;
16. chiedere di fermare l’ennesimo
megastore nell’area ex ip alla luce della giurisprudenza comunitaria in materia
di pianificazione del commercio;
17. chiedere una riforma
dello statuto e dei regolamenti comunali in chiave di partecipazione attiva dei
cittadini, e del principio della sussidiarietà orizzontale ex articolo 118
della Costituzione;
18. chiedere un impegno
serio del Sindaco con gli altri Sindaci della provincia sulla emergenza della
sanità;
19. chiedere l’avvio di una
gestione delle istituzioni culturali spezzine secondo i principi della trasparenza,
delle competenza, dei curricula professionali adeguati
………..
Mi
fermo qui giusto per ragioni di spazio e di pazienza del lettore.
Egregio
sig. Sindaco lei continui ad insultare i cittadini attivi, noi continueremo ad
applicare l’articolo 1 della Costituzione e vedremo alla fine chi vincerà!
Quando Massimo Federici era Presidente dell'Arci non insultava i cittadini attivi con la stessa protervia che usa da Sindaco. Sicut transit gloria mundi, Massimo. Ricordatelo un giorno
RispondiEliminanon preoccuparti non ho bisogno di ricordarmelo ne ho visti tanti cambiare pur di restare legati alla carega......infatti io ho dovuto dimettermi da assessore per non essere "cambiato" :-)
RispondiElimina"Ricordatelo" era rivolto a Federici
RispondiEliminaah beh lui se lo ricorda ma direbbe che da amministratore ha capito cose che noi cittadini semplici non possiamo capire ;-)
RispondiEliminaHa poco da dire la vergogna enorme è che pareva aver deciso di formare organismi nei quartieri che interloquissero con le Istituzioni.Ha scomodato sindaci di citta toscane ha fatto girare la Cossu come una trottola da un quartiere all'altro per mettere insieme dei pseudo comitati di quartiere e poi ......il nulla
RispondiEliminaMeno male che io ho continuato a reggere le redini del mio quartiere e questo fa si che non perda di vista una situazione come quella che abbiamo intorno.Certo mi odiano,ne sono certa ma io puntualmente denuncio e mi faccio sentire.Non so se riuscirò ad ottenere qualcosa ma potrò dire di averci provato.
Provarci in questa città è già un atto rivoluzionario cara Rita!
RispondiEliminaApprodati a La Spezia siamo andati alla ricerca di un sito dove poter svolgere un esperimento di democazia diretta.
RispondiEliminaL'anfiteatro del parco di via Alpi in stato di abbandono e avanzato degrado, ci sembrava l'ideale, lo avremo rimesso a posto a nostre spese e usato per ricreare in forma sperimentale l'antica Agorà ateniese, con incontri fra i cittadini e le istituzioni civili, politiche e religiose.
Un esperimento sicuramente azzardato, un sistema di referendum cittadino istantaneo per comprendere cosa potesse andare bene o meno per la città senza dover prima subire e poi "mugugnare" come dice il sindaco, un luogo dove poter essere liberi di esprimere le proprie opinioni senza rischiare repressioni, dove chiunque che potesse dimostrare di appartenere al genere umano avesse pari dignità.
L'Agorà doveva servire come punto di lancio di artisti vari e come posto dove praticare sport all'aperto, dove tutti potessero stare insieme, il progetto dopo oltre 2 anni è fermo, un muro di gomma lo ha contenuto, ritardi, incomprensioni, fogli persi al vento negli uffici e mai arrivati a destinazione, pareri negativi sussurrati, mai una risposta certa.
sig. Giorgi la sua idea mi sembra anzi sembrava (per il momento almeno), molto interessante ma come spiego nel mio post che lei ha gentilmente commentato in questa città prima che i contenuti dei progetti che presenti contano..... LE APPARTENENZE! Ma non è detto che si possa riprendere e riproporre, parliamone... marco.grondacci@libero.it
RispondiEliminaIn fondo si comporta come il suo capo, presidente del consiglio...
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