Come stanno le cose? Il Sindaco davvero ha detto no a questo progetto?
Intanto la dichiarazione del Sindaco è furbina perchè si nasconde dietro delle competenze senza disvelarle del tutto. Il Comune non deve autorizzare il progetto ma un ruolo lo ha nelle procedura e in questo post spiegherò come si è comportato e dimostrerò che il suo è un No solo verbale ma non sostanziale ma neppure formale.
Per
capire se quello che afferma il Sindaco è vero bisogna leggere gli atti a
cominciare dal Decreto n° 70 del 21 marzo 2024 firmato dalla Commissaria della
Autorità di Sistema Portuale dei porti di Spezia e Marina di Carrara.
Dopo avere riportato il testo di questo Decreto nella parte che riguarda il comportamento del Comune nella Conferenza dei Servizi dimostrerò le omissioni del Sindaco perché in questa vicenda ci sono troppe questioni rimosse visto che la responsabilità non è una delle qualità più diffuse tra i nostri politici nonchè amministratori.
Infine, sempre a premessa, giusto per obiettività voglio comunque ricordare, prima di dimostrare le omissioni del Sindaco, che la principale responsabilità del via libera a questo progetto è del Governo Draghi (con la presenza di PD 5stelle Lega Nord e Forza Italia e cespugli vari del centro sinistra in formato largo, in secondo luogo della Autorità di Sistema Portuale. Il primo non ha applicato la VIA ordinaria al progetto (QUI) e ha aggirato la successiva procedura di valutazione preliminare (QUI) e la seconda ha rilasciato la concessione allo sbarco delle autocisterne.
Date a chi le ha le responsabilità principali sul via libera a questo progetto, vediamo ora come si è comportato davvero il Comune a prescindere dal comunicato del Sindaco riportato all’inizio del post.
IL DECRETO CHE HA CONCLUSO
LA CONFERENZA DEI SERVIZI FINALE SUL PROGETTO
Si tratta del Decreto n°
70 del 21 marzo 2025 dall’oggetto seguente: “Determinazione motivata con
prescrizioni di conclusione positiva di conferenza di servizi decisoria in
forma semplificata, modalità asincrona inerente l'approvazione dell'intervento
di sistemazione dell'area prospiciente la banchina in concessione alla GNL Italia
S.p.A. in località Pagliari/Fossamastra - richiedente GNL Italia S.pA."
Cosa ha affermato il Comune nella conferenza conclusiva che ha portato al Decreto finale n° 70 dello scorso 21 marzo?
Di seguito, con copia e incolla, il passaggio del verbale
della conferenza dei servizi che riporta il parere del Comune di Spezia.
Qui siamo di fronte ad un
esempio fulgido di equilibrismo amministrativo. Da un lato il Comune dice no
alle opere necessarie per allestire il punto di sbarco delle autocisterne ma allo
stesso tempo si rimangia subito il no affermando: ““Nel caso in cui,
considerata la dichiarata temporaneità dell'intervento, si decidesse di
realizzare l'intervento temporaneo si prescrivono le seguenti condizioni: …”
In altri termini siamo
contrari ma tanto lo sbarco in quella zona è temporaneo per cui va bene sia
pure con condizioni. Le condizioni sono quelle, come potete leggere
integralmente dal copia incolla sopra riportato, in sintesi:
1. una volta che lo sbarco
provvisorio si concluderà GNL Italia dovrà sbaraccare tutto e ci mancherebbe perché
come vedremo subito dovrà farlo comunque
2. le autocisterne
potranno uscire dal porto solo nel pomeriggio.
Ma perché lo sbarco è provvisorio nel sito attuale deciso dal Decreto n° 70 dello scorso 21 marzo? Per una vittoria del Comune? Neppure per sogno. La questione è stata decisa dalla Autorità di Sistema Portuale.
Ma vediamo meglio come stanno le cose...
IL TRASLOCO VERSIONE
MODERNA DELLA PIANIFICAZIONE PORTUALE
Infatti, nell’area dove
ora sbarcherà il gnl avrebbe dovuto finirci, previa ampliamento delle banchine
del porto, l’attività dell'operatore portuale Terminal del Golfo.
La questione viene risolta
dal Decreto n° 95 del 2023 di rilascio della concessione così: quando verranno
ottenute le autorizzazioni di detto ampliamento a favore di Terminal del Golfo,
GNL Italia dovrà sbaraccare tutto e spostarsi in una parte del nuovo solettone da
realizzare nell’area di ampliamento suddetta.
Ovviamente prima di questo
trasloco la Autorità Portuale ha cercato un accordo tra le parti, convocando un
tavolo lo scorso 8 maggio 2023, che non ha prodotto granché. Di conseguenza, afferma
il Decreto 95/2023, visto l’interesse pubblico del progetto di GNL Italia per
ora le autobotti sbarcheranno al molo Enel poi si sposteranno, "mobilio
di ufficio compreso", in altra zona del demanio portuale.
Avete capito quindi che
non solo il Comune non ha dato un vero parere negativo ma semmai un parere
condizionato. Peraltro, la condizione di far uscire dall’area portuale le
autocisterne solo di mattino non risolve in modo definitivo il rischio
incidentale visto che:
1. il traffico in quella
zona è intenso anche di pomeriggio soprattutto dopo le 16
2. lo spostamento dello scalo provvisorio sarà in zona per certi versi ancora più vicino alla zona residenziale del Canaletto oltre all’entrata del raccordo per l’autostrada. Anche sul sito nuovo preciso non ci sono chiarissime certezze, si parla del nuovo solettone del terzo bacino ma vedremo, che poi sappiamo che in Italia non c'è niente di più definitivo che il provvisorio
COME SI È COMPORTATO IL
COMUNE NELL’INTERO PROCEDIMENTO AUTORIZZATORIO DEL PROGETTO CONCLUSO CON LA
CONFERENZA DEI SERVIZI SOPRA ESAMINATA
Ma c’è di più perché questo
progetto ha avuto, come ho già anticipato all’inizio, un percorso
autorizzatorio lungo partito con la procedura di verifica di assoggettabilità a
VIA presso il Ministero dell’Ambiente e la sicurezza energetica per poi
arrivare al rilascio della concessione (sia pure provvisoria come abbiamo
appena visto) da parte della Autorità di sistema portuale.
Vediamo come si è comportato il Comune in queste fasi procedurali, in cui non aveva un potere decisionale diretto ma comunque ha espresso pareri importanti come vedremo subito.
Comportamento del Comune
di Spezia sulla procedura di Verifica di Assoggettabilità a VIA
.. ecco cosa scrisse il Comune nelle sue osservazioni depositate al Ministero dell’Ambiente in sede di verifica di assoggettabilità a VIA:
Non mi pare un parere
negativo ma semmai si esprimono alcune richieste di integrazioni sulla
viabilità urbana poi finite nelle richieste sull’orario di uscita delle
autocisterne con il gnl che abbiamo visto. Non solo la cosa più grave di questo
Parere è che il Comune non ha minimante rilevato le criticità potenziali sul
rischio incidentale durante la navigazione delle navette che porteranno le autocisterne
lungo il tratto dentro diga foranea.
Né tantomeno,
successivamente alla procedura di verifica, il Comune ha contestato la
decisione della Prefettura di non considerare detto attraversamento all’interno
del Piano di emergenza esterno del rigassificatore di Panigaglia, di cui ho
trattato QUI.
COMPORTAMENTO DEL COMUNE SUL
RILASCIO DELLA CONCESSIONE PER LO SBARCO DELLE AUTOCISTERNE CON GNL NEL PORTO
DI SPEZIA
L’articolo 8 dellalegge quadro sui porti afferma che il
Presidente della Autorità di sistema portuale: “m) amministra le aree e i
beni del demanio marittimo, ricadenti nella circoscrizione territoriale di
competenza, sulla base delle disposizioni di legge in materia, esercitando,
sentito il Comitato di gestione, le attribuzioni stabilite negli articoli
da 36 a 55 e 68 del codice della navigazione e nelle
relative norme di attuazione;”
In particolare, l’articolo
36 (QUI)
del Codice della navigazione disciplina le concessioni delle aree di demanio portuale.
Ora, come è noto, nell’articolo
9 del Comitato di gestione portuale è presente anche un componente designato
dal sindaco di ciascuno dei comuni ex sede di Autorità di sistema portuale
inclusi nell' Autorità di sistema portuale.
Da quanto sopra emerge una
domanda: perché il rappresentante del Sindaco non ha sollevato le palesi
contraddizioni del rilascio della concessione in questione in relazione al
vigente piano regolatore portuale (QUI)
alle linee guida (QUI)
per il rilascio della stessa? Queste ultime pienamente in vigore al momento del
rilascio della concessione!
INFINE, LA NUOVA AIA DEL RIGASSIFICATORE
La nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA, ne ho trattato QUI) rilasciata dalla Provincia di cui il Sindaco di Spezia è Presidente, di fatto conferma la presenza del rigassificatore nel sito attuale smentendo quello che il Sindaco affermava in campagna elettorale del 2022
Il Sindaco di Spezia, ma lo stesso ragionamento si può fare per quello di Portovenere, hanno un’ultima occasione quanto meno per fermare l’ulteriore ampliamento della quantità di gnl rigassificato nell’impianto di Panigaglia. L’occasione è quella della procedura di verifica di assoggettabilità a VIA del progetto di ammodernamento e ampliamento del rigassificatore. Il progetto prevede un aumento di circa il 30% capacità di rigassificazione che consentirà di giungere dagli attuali circa 3,5 miliardi Sm3/anno a circa 4,6 miliardi. Non solo ma anche un adeguamento del pontile per permette attracco di un numero di navi gasiere maggiore tenuto conto del progetto Vessel reloading. Infine, si prevede un Aumento profondità dei fondali a circa 14,00 mt, con conseguente volume dei sedimenti da dragare circa 1.900.000 m3.
Attualmente la Commissione VIA ha chiesto integrazioni
importanti a questo progetto. Intanto vediamo la Provincia e quindi il Sindaco
di Spezia che è il Presidente cosa dirà visto che siamo di fronte ad integrazioni
che confermano quanto meno la necessità di una VIA ordinaria in grado di
valutare completamente gli impianti del rigassificatore attuali e nella
possibile nuova dimensione.
Nel frattempo, prima delle richieste integrazioni dei
tecnici della Commissione VIA ministeriale, la Provincia su questo progetto si
è limitata a presentare un parerino che si limita a chiedere il rispetto dei
limiti di emissione degli ossidi di azoto stabiliti nella nuova AIA in
precedenza richiamata. Invece sul progetto in generale, per ora, la Provincia
si è limitata a prendere atto delle dichiarazioni di GNL Italia senza sollevare
alcune critica od osservazione.
Riporto di seguito in versione integrale il Parere della Provincia depositato al Ministero dell’Ambiente:
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