Nel post di ieri (vedi QUI) ho spiegato come l’atto
del Comune che sposta i finanziamenti dell’enel per la salute e l’ambiente al
progetto di Piazza Verdi sia in palese contraddizioni con la vigente normativa
nazionale.
In questo post invece
voglio analizzare puntualmente la contraddizione dell’atto del Comune addirittura
con la stessa Convenzione (per il testo
completo vedi QUI) a dimostrazione che l’ipotizzata
distrazione di fondi pubblici e di danno erariale da tale distrazione non è poi
così tanto ipotetica.
La determina del dirigente del Comune (che
trovate QUI ) nel
giustificare il finanziamento del progetto di Piazza Verdi con i soldi della
Convenzione con l’Enel cita l’articolo 10 di questa ultima.
Ora l’articolo 10 della Convenzione riguarda gli ulteriori contributi che l’Enel
si impegna a versare al Comune oltre a quelli già previsti nel resto della
Convenzione.
Recita questo articolo: “Enel, in aggiunta a quanto previsto all’art.
4, all’art. 6, lett. a), b), c), d), e), nonché al valore delle attività svolte
dalla medesima in forma diretta all’ art. 8 e alle azioni previste all’art. 9,
si impegna a versare al Comune della Spezia, un ulteriore contributo economico
di €. 4.200.000.= Euro (quattromilioniduecentomila), nel corso
del periodo di validità della presente convenzione (2013 – 2022)”
Quindi l’articolo 10 si
limita a prevedere ulteriori contributi non
per nuovi interventi ma in aggiunta agli interventi già indicati nel resto
della Convenzione di cu appunto vengono citati gli articoli precisi. Vediamo
quindi quali sono questi interventi a
cui l’articolo 10 aggiunge ulteriori finanziamenti annuali da parte Enel:
Articolo 4: promozione impianti fotovoltaici e progetti di risparmio energetico, efficientamento
energetico degli impianti di pubblica illuminazione e della viabilità di
proprietà del Comune , teleriscaldamento usando acque termiche della centrale;
Articolo 6: partecipare allo sviluppo della nuova società di gestione del
“Distretto delle Tecnologie navali e marine”, sostenere attività sperimentali legate
alla mitilicultura, collaborare con la Fondazione “Università della Spezia”, studio
epidemiologico;
Articolo 8: Le Parti, nel ritenere fondamentale il conseguimento di una migliore
qualità della vita, si impegnano a contribuire allo sviluppo e alla
riqualificazione ambientale e urbanistica della città, ed in particolare dei quartieri
del levante. L’articolo fa riferimento ad apposita cartografia (allegato A alla
Convenzione) dove la perimetrazione delle aree su cui intervenire non riguarda
il centro città. Infatti l’articolo 8 fa riferimento a interventi di
riqualificazione urbana o ambientale nei quartieri limitrofi alla Centrale e in
opere di risparmio energetico (come è noto Piazza Verdi non è in un quartiere
limitrofo alla centrale) nonché nel
migliorare le
condizioni ambientali in particolare, dell’area portuale
Si
prevedono infine cessione di aree da Enel al Comune (tutte nella zona est della
città);
Articolo 9: progetto Spezia Smart. Il progetto consiste: nel potenziamento
della rete enel, progetti vari di efficientemente energetico anche su edifici
comunali, sistemi informativi a campione per un gruppo limitato di consumatori
enel, infrastrutture per mobilità elettrica e di car sarin, sistema di
e-mobility leggera,
Rispetto al quadro di
interventi sopra elencati la Determina chiarisce che la somma stanziata verrà
indirizzata alla “Riqualificazione
architettonica ed artistica di Piazza G. Verdi, in forza della convenzione sottoscritta
tra il Comune della Spezia ed ENEL SpA in data 18.2.2014 – art. 10 (quota parte
dei contributi che ENEL si è impegnata a versare per l’anno 2015)”.
CONCLUSIONI
Appare assolutamente
chiaro come il dirigente del Comune di Spezia non poteva utilizzare il
finanziamento della Convenzione Enel per finanziare:
1.
un progetto che non riguarda assolutamente nessun tema o tipologia di
intervento previsto dalla Convenzione
2.
un progetto che riguarda un area non individuata da quelle previste, sotto
il profilo urbanistico, per gli interventi della Convenzione.
Con la Determina
dirigenziale in oggetto siamo di fronte ad
una distrazione chiara di fondi pubblici in contrasto non solo con la legge
nazionale ma anche con gli altri atti deliberati dal Consiglio Comunale: la Convenzione del 2014.
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