Nella
evoluzione della normativa e della giurisprudenza in materia di Valutazione
Ambientale Strategica dei Piani e
Programmi (di seguito VAS), lo strumento delle Osservazioni del pubblico ha assunto un peso
sempre più rilevante, non solo in termini di democrazia partecipativa ma anche
sotto il profilo più strettamente giuridico amministrativo, per far pesare le
opinioni del pubblico nei processi decisionali che portano alla conclusione dei
procedimenti di VAS sui Piani e Programmi a rilevanza ambientale, a cominciare
in primo luogo da quelli a rilevanza urbanistica.
In questo
post spiego la efficacia e quindi il peso giuridico amministrativo che le
osservazioni del pubblico possono acquisire nelle procedure di VAS in coerenza
con il principio generale affermato da tempo dal Consiglio di Stato (Ad Plen n.14 del 15/9/1999): ““nel sistema della democraticità delle decisioni l’adeguatezza
della istruttoria si valuta anzitutto nella misura in cui i destinatari sono
stati messi in condizioni di contraddire”.
LE OSSERVAZIONI DEL PUBBLICO NELLA VAS
SECONDO LA CORTE DI GIUSTIZIA DELLA UE
La Corte di
Giustizia con sentenza del 20 ottobre 2011 (causa C 474-10 per il testo
integrale vedi QUI) ha chiarito il significato del
paragrafo 2 articolo 6 della Direttiva europea sulla VAS: “2. Le autorità
ambientali e il pubblico devono disporre tempestivamente di un'effettiva
opportunità di esprimere in termini congrui il proprio parere sulla proposta di
piano o di programma e sul rapporto ambientale che la accompagna, prima
dell'adozione del piano o del programma o dell'avvio della relativa procedura
legislativa.”
La Corte di
Giustizia ha chiarito che la suddetta norma della Direttiva europea sulla VAS
debba essere interpretata nel senso che: “ ……..ai fini della consultazione di
tali autorità e di tale pubblico su un progetto di piano o di programma
determinato, il termine effettivamente stabilito sia sufficiente e consenta di
dare loro un’effettiva opportunità di esprimere, tempestivamente, il loro
parere su tale proposta di piano o di programma nonché sul rapporto ambientale
che lo accompagna.”
La Corte
chiarisce poi in quali passaggi procedurali e con quale tempistica questa
opportunità di parere debba essere fornita:
1. prima della adozione del piano
2. con un termine congruo, cioè adeguato alla complessità
dei contenuti del piano; ciò significa che, ad esempio se si tratta di un
nuovo piano regolatore (PUC nella dizione ligure) o di una importante
variante dello stesso, i termini dovranno essere non rigidamente fissati
dalla legge ma potranno essere definiti puntualmente di volta in volta dalla
autorità che elabora/approva il piano (es.
Giunta e Consiglio Comunale)
3. il parere del pubblico deve essere tempestivo nel senso
che deve essere in grado di incidere sulla elaborazione del piano prima che
questa sia definita e portata alla adozione/approvazione
Quanto
espresso nei punti precedenti conferma che, almeno per i piani urbanistici e
loro varianti significative da un punto di vista ambientale, il
parere del pubblico in particolare sia oggetto di un vero e proprio contraddittorio tra autorità che elabora
e approva il Piano (Giunta e Consiglio Comunale) e il pubblico stesso che
partecipa al processo di VAS con proprie osservazioni, memorie,
documenti. Afferma infatti la Corte nella sentenza qui esaminata: “49 Peraltro,
la possibilità di stabilire caso per caso il termine entro il quale tali pareri
possono essere espressi può, in taluni casi, consentire una maggioicre considerazione
della complessità di un piano o di un programma previsto e tradursi,
eventualmente, nella concessione di termini più lunghi di quelli che potrebbero
essere stabiliti per via legislativa o regolamentare.”
Siamo quindi
ben al di sopra delle semplici osservazioni previste dalle norme urbanistiche
tradizionali, si manifesta chiaramente, che secondo la Corte di Giustizia, la procedura di VAS deve prevedere la
possibilità/necessità giuridico amministrativa di accompagnare tale procedura
con vere e proprie inchieste pubbliche.
Soprattutto
il dato interessante è che secondo la Corte di Giustizia le autorità competenti
alla elaborazione/approvazione del Piano (Comuni nel caso di un piano
urbanistico) possono stabilire termini e modalità di partecipazione del
pubblico diverse e più aperte di quelle della legge nazionale e regionale
LA LEGGE REGIONALE LIGURE SULLE OSSERVAZIONI
DEL PUBBLICO NELLE PROCEDURA DI VAS DEVE ESSERE INTERPRETATA SECONDO I PRINCIPI
DELLA LEGISLAZIONE NAZIONALE IN MATERIA
Quanto sopra trova
conferma, se interpretato alla luce dei principi ivi espressi, nella normativa
nazionale e regionale.
In particolare:
1. secondo
il comma 7 articolo 7 del DLgs 152/2006:
le Regioni possono disciplinare ulteriori modalità per lo svolgimento delle
consultazioni sia degli enti preposti che del pubblico.
2. secondo
il comma 1 articolo 15 del DLgs 152/2006
la Autorità Competente, a rilasciare il parere motivato che conclude la
procedura di VAS, acquisisce e valuta tutta la documentazione presentata,
nonché le
osservazioni, obiezioni e suggerimenti
inoltrati anche dal pubblico.
3. secondo la
lettera b) comma 1 articolo 17 del DLgs
152/2006 la dichiarazione di sintesi approvata dal Consiglio Comunale (ente
che approva il piano sottoposto a VAS), dopo il parere motivato di VAS della
Regione, deve illustrare in che modo le
considerazioni ambientali sono state integrate nel piano o programma e come si
è tenuto conto del rapporto ambientale e degli esiti delle consultazioni,
nonché le ragioni per le quali è stato scelto il piano o il programma adottato,
alla luce delle alternative possibili che erano state individuate.
4. le norme
nazionali citate ai precedenti punti 2 e 3 sono riprese dall’articolo 10 della Legge Regionale 32/2012 che disciplina
la procedura di VAS in Liguria ma anche dall’allegato D di detta legge
regionale che relativamente al contenuto della Dichiarazione di Sintesi (approvata con il Piano sottoposto a VAS) afferma
che questa debba contenere anche una indicazione delle osservazioni pervenute
nel corso della fase pubblica del procedimento di VAS, da parte di chi, e di
come se ne è tenuto conto nella redazione del Parere Motivato che ha concluso la procedura di VAS del Piano.
5. Infine a
conferma di quanto affermato dalla norma nazionale citata al punto 1,
l’articolo 11 della legge regionale 32/2012 prevede la possibilità che
l’Autorità Competente alla VAS (la Regione in Liguria) possa indire, su
richiesta delle associazioni ambientaliste riconosciute dal Ministero
dell’Ambiente, una Inchiesta Pubblica, al fine di esaminare tra l’altro proprio
le osservazioni presentate dal pubblico.
Alla luce di quanto sopra
le osservazioni del pubblico costituiscono quindi non un mero passaggio
burocratico ma l’occasione per attivare quel procedimento di apprendimento collettivo nella
valutazione/approvazione del piano che costituisce la vera novità del
processo/procedimento di VAS. Infatti, e
non a caso, la norma nazionale (comma 3
articolo 14 DLgs 152/2006 che prevale su quella regionale ai sensi della
Direttiva Aarhus e della giurisprudenza della Corte di Giustizia sopra
esaminata) nel disciplinare le osservazioni
presentate dal pubblico prevede esplicitamente che le stesse siano
finalizzate anche e soprattutto a fornire
nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi sia alla Autorità
Competente di VAS che al Consiglio Comunale che dovrà approvare il piano
urbanistico.
Proprio per la valenza
istruttoria e procedimentale delle osservazioni del pubblico, queste ultime
devono essere costruite come se costituissero un altro parere motivato sulla
VAS del Piano. Un parere espressione non della istituzione pubblica ma del pubblico.
Quanto sopra al fine di permettere a tutti i soggetti istituzionali e non, coinvolti nella
consultazione, un corretto e trasparente
controllo incrociato delle osservazioni del pubblico con il contenuto del
Rapporto Ambientale predisposto dalla Autorità Procedente (il Comune di solito
nei piani urbanistici), e i parametri di legge per costruire e poi valutare questo Rapporto( vedi allegati I e VI alla parte
II del DLgs 152/2006, per il testo dei quali vedi QUI).
P.S.
Nel prossimo post
illustrerò le modalità con le quali le osservazioni del pubblico devono essere
scritte e presentate al fine di svolgere fino in fondo il ruolo sopra delineato
nell’ambito del procedimento di valutazione – adozione – approvazione dei piani
a rilevanza ambientale e territoriale a cominciare da quelli urbanistici.
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