giovedì 11 giugno 2015

C'è un altra centrale nel golfo di Spezia: il porto. Non dimentichiamolo!

La cosa che non riesco a capire in questa città è perché, perfino i comitati ambientalisti più coerenti, quando si parla dei dati sull'inquinamento dell'aria su spezia (aumentati rispetto a 10 anni fa secondo una indagine dell'Ispra del Ministero dell'Ambiente) nessuno si pone, non dico la certezza, ma almeno il dubbio che l'aumento dell'inquinamento potrebbe essere dovuto anche dalle emissioni dalle navi almeno per ossidi di zolfo e azoto?

Se fosse solo la centrale Enel non si comprende come mai i dati di ISPRA affermino che per il particolato fine non ci sono aumenti significativi in questi 10 anni: come è noto il particolato fine è emesso in particolare dalla centrale Enel anche se non solo da questa ovviamente............ vedi traffico automobilistico per esempio. 


Voglio dire con quanto sopra che la centrale non è responsabile dell'aumento dell'inquinamento dell'aria? NO di certo, voglio dire che forse sarebbe bene avere una visione più complessiva dell'inquinamento se davvero vogliamo essere credibili come ambientalisti.
Tra l'altro uno studio serio sull'impatto ambientale e sanitario delle navi che attraccano nel nostro porto sarebbe utile anche per valutarlo all'interno di una eventuale revisione/integrazione dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (la famosa AIA) della centrale Enel in termini situazione sanitaria complessiva del sito di Spezia come ho spiegato anche QUI


Peraltro le navi container, le navi da crociera emettono sia ossidi di zolfo che ossidi di azoto in rilevanti quantità come dimostrano i dati delle indagini europee che hanno prodotto poi la approvazione della normativa UE  in materia di emissioni da navi nei porti in particolare


GUARDATE QUESTA TABELLA CONTENUTA NELLA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE UE ALLA  DIRETTIVA 2005/33/CE (in relazione al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo)
Tabella 1.1.
Effetti delle emissioni delle navi sulla salute in varie zone marittime dell'Unione europea
Ricoveri ospedalieri per problemi all'apparato respiratorio
(per chilotonnellata emessa)
SO2
NOx
PM
Atlantico orientale
0,69
0,57
0,72
Mar Baltico
0,25
0,42
0,20
Canale della Manica
0,90
0,55
0,98
Mediterraneo settentrionale
0,71
0,69
0,79
Mare del Nord
0,66
0,31
0,76

Morti collegate all'esposizione a breve termine
(per chilotonnellata emessa)
SO2
NOx
PM
Atlantico orientale
1,66
0,38
-
Mar Baltico
0,60
0,50
-
Canale della Manica
2,18
0,26
-
Mediterraneo settentrionale
1,72
0,40
-
Mare del Nord
1,60
0,13
-

Anni di vita perduti per effetto dell'esposizione a lungo termine
(per chilotonnellata emessa)
SO2
NOx
PM
Atlantico orientale
4,22
6,75
14,32
Mar Baltico
1,52
2,32
3,96
Canale della Manica
5,55
7,81
19,41
Mediterraneo settentrionale
4,37
8,82
15,63
Mare del Nord
4,06
4,53
15,04

Qualcuno potrà obiettare: "ma il porto c’era già 10 anni fa". Si ma anche la centrale c’è da più di 10 anni. Il confronto che fa l’Ispra tra il 2000 e il 2012 lascia perplessi sotto il profilo tecnico. Infatti la centrale ha funzionato a ritmo ridotto solo nel 2000 gli altri anni invece ben di più e soprattutto manca il dato, perché nessuno lo ha analizzato e studiato, di quanto siano aumentate, anche rispetto al ruolo della centrale, in questi 10 anni le emissioni da navi soprattutto per le navi da crociera ma anche container visto il continuo aumento dei traffici marittimi da e per il nostro porto. 

Per tornare al porto di Spezia mi ha fatto sorridere una notizia uscita sui mass media locali relativa ad un protocollo d’intesa che anticiperebbe per il nostro porto l’applicazione di una norma comunitaria che a detta della Autorità Portuale: “diventerà obbligatoria dal prossimo anno”.
In realtà la normativa è già in vigore da anni ma non si sa bene perché fino ad ora non è mai stata fatta rispettare o almeno non ci sono gli atti e i documenti che dovrebbero dimostrare tale rispetto


Il Decreto Legislativo che disciplina in Italia la materia è del 2007. Infatti e non a caso, come ho spiegato QUIla Corte di Giustizia è intervenuta per un contenzioso relativo al porto di Genova (anno 2008) stabilendo ad esempio che i limiti di zolfo nelle navi da crociera nei porti erano applicabili già all’epoca.

Aggiungo che non c’era bisogno di alcun protocollo pomposo per applicare la normativa suddetta bastava semplicemente applicarla e andava fatto non dal 2015 ma come minimo dal 2008.  Per chi ha voglia di approfondire gli obblighi di questa normativa  ho spiegato tutto QUI
Sui mancati controlli degli organi di vigilanza sia la Autorità Portuale che la Capitaneria ho spiegato tutto QUI

In questi anni spesso ci siamo sentiti dire dagli operatori portuali del Mediterraneo che la normativa sulle emissioni delle navi rendeva ancor meno competitivi questi porti rispetto a quelli del nord europa.  In realtà è noto agli operatori del settore (ma forse la notizia a Spezia non è arrivata sic!) che gli scali affacciati sul Mediterraneo sono esenti dal rincaro sulle merci applicato dalle compagnie di navigazione in Nord Europa per i limiti alle emissioni di zolfo delle navi imposti da inizio 2015 nelle zone ECA (Emission Control Areas).  Certo ovviamente  l'influenza della normativa sullo zolfo impatta molto sugli armatori e sulle imprese di logistica, mentre sulle imprese di produzione impatta in maniera meno incisiva, ma questo vale per tutti operatori non solo per quelli dei Paesi Mediterranei che semmai hanno minor competitività per svariati altri motivi.

Discussioni che andrebbero sviluppate anche a Spezia se in questa città ci fosse davvero un dibattito equilibrato e trasparente da parte di tutti a cominciare dalle istituzioni interessate. 




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