martedì 19 aprile 2022

Rapporto Agenzia Internazionale delle Rinnovabili 2022 la transizione è ancora lontana

L'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (IRENA, International Renewable Energy Agency - QUI) è stata istituita per promuovere il passaggio a livello globale alle energie rinnovabili e rappresenta una pietra miliare sulla strada verso un approvvigionamento di energia orientato al futuro.

Nel gennaio 2009, 120 delegazioni governative e 75 paesi firmatari (nazioni industrializzate e in via di sviluppo) si sono riuniti a Bonn (Germania) per sottoscrivere lo statuto dell'IRENA, l'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, la prima organizzazione di respiro mondiale dedita unicamente a questo tipo di energie.

Il rapporto (QUI) definisce gli obiettivi per mantenere la temperatura terrestre sotto 1,5° di aumento:

 

1) incrementi significativi della produzione e degli utilizzi diretti di energia elettrica da fonti rinnovabili;

2) sostanziali miglioramenti nell'efficienza energetica;

3) l'elettrificazione dei settori di uso finale (es. veicoli elettrici e pompe di calore);

4) idrogeno pulito e suoi derivati;

5) bioenergia accoppiata con cattura del carbonio e Deposito;

6) uso dell'ultimo miglio della cattura e dello stoccaggio del carbonio.

 

Il Rapporto dimostra come l'elettricità basata su fonti rinnovabili è ora l'opzione di alimentazione più economica nella maggior parte delle regioni del mondo.

Il globale costo medio ponderato dell'elettricità dal solare su scala industriale di nuova messa in servizio i progetti fotovoltaici (PV) sono diminuiti dell'85% tra il 2010 e il 2020.

Le corrispondenti riduzioni dei costi per l'energia solare concentrata (CSP) sono al 68%; eolico onshore, 56%; e eolico offshore, 48%. Come un risultato, le energie rinnovabili sono già l'opzione predefinita per gli aumenti di capacità nel settore energetico in quasi tutti i paesi e dominano gli investimenti correnti.

Però ricorda il Rapporto nonostante il buon progresso globale nella diffusione delle energie rinnovabili nel settore energetico, i settori dell'uso finale sono rimasti indietro rispetto a quello industriale e al riscaldamento domestico ancora fortemente dipendenti dai gas fossili.

Quindi conclude il Rapporto la transizione energetica è ben lungi dall'essere sulla buona strada e l'azione radicale è necessaria per cambiare la sua attuale traiettoria. Il raggiungimento dell'obiettivo climatico per il 2050 dipende da quanto verrà realizzato da qui al 2030 per cui  i prossimi otto anni  saranno fondamentali per accelerare la transizione alle energie rinnovabili. Qualsiasi mancanza di azione a breve termine ridurrà ulteriormente la possibilità di rimanere sulla dentro l’obiettivo di resta sotto gli 1,5°C di aumento temperatura globale.

Solo una azione accelerata e senza rimpianti permette di realizzare i benefici di una transizione energetica giusta e inclusiva.

  

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