Rapporto “Assessment of ENI’s Climate
strategy” (QUI) di varie associazioni ambientaliste che svela la realtà delle
azioni di Eni contro la transizione energetica.
Ecco,
in sintesi, cosa emerge dal Rapporto:
•
Eni non fornisce informazioni sufficienti sul suo piano di decarbonizzazione al
fine di consentire
a
investitori e altri soggetti finanziari interessati di valutare correttamente
la sua capacità di allinearsi all’obiettivo di non andare oltre i 1,5°C nel
2030. Informazioni insufficienti riguardano piano CAPEX (QUI) dell'azienda, i volumi del suo Mix energetico e produzione al
2030, nonché sullo scenario che utilizza per stabilire il suo piano climatico.
•
Tenendo conto dei campi in produzione e in sviluppo ENI avrà entro il 20230 una
produzione di gas e petrolio del 29% superiore a quanto è necessario per allinearsi
all’obiettivo del 1,5°.
•
Eni però prevede ulteriore aumento di produzione (60% di gas e 40% di petrolio)
che porterà ad un 70% in più rispetto all’obiettivo degli 1,5° da non superare
•
Quanto sopra conferma che ENI vuole continuare ad aumentare la sua produzione
in barba agli obiettivi internazionali sulla neutralità climatica
•
La divisione “Plenitude” di Eni comprende le attività di energia non
rinnovabile, come il marketing del gas e la vendita al dettaglio che sono
ancora le sue principali attività attività, per ogni euro investito in combustibili
fossili, sono stati investiti meno di sette centesimi nelle energie rinnovabili
sostenibili.
•
Per ogni euro investito in “Plenitude” in 2022, sono stati distribuiti più di
11 euro agli azionisti attraverso dividendi e riacquisto di azioni.
•
L’organico annuale della divisione “Plenitude” di Eni è destinato ad aumentare
da tre a quattro volte. Tuttavia, rappresenta ancora meno del 20% dei suoi
investimenti previsti.
•
L'intensità di carbonio target di Eni al 2030 è del 22% superiore a quello
della Nuova Zelanda e il 9% in più rispetto a negli impegni annunciati dell'IEA
al di sotto dei 2°C Scenario (APS). Se soddisfa questi obiettivi e riduce il
suo approvvigionamento energetico secondo l'AIE scenari, Eni avrà superato la
sua quota di carbonio 2023-2030 del 22% sotto l'NZE (1,5°C), e del 5% sotto
l'APS (scenario 2°C).
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