martedì 21 luglio 2020

Progetto Palmaria: la partecipazione sfigurata secondo il Presidente della Regione Liguria

Il Presidente della Regione Liguria, ieri in conferenza stampa (QUI) sul progetto Palmaria ha dichiarato: Fondamentale condividere le scelte con i territori, è l’essenza della democrazia. C’è stato un lungo dialogo ma la lunghezza ha una sua fine”. Un dialogo? Il dialogo (definizione Treccani) consiste nella: “discussione più o meno concorde o che miri a un’intesa”.
Non c’è stata ne concordia, ne tentativo di intesa ad oggi nel processo decisionale sul progetto in questione e la fine l’ha decisa la Regione fottendosene anche di quanto emerso dal percorso partecipativo.
Come è noto prima della elaborazione del Masterplan è stato svolto un percorso partecipativo (denominato Palmaria nel Cuore) promosso da Regione Liguria e Comune di Portovenere. Questo percorso è stato svolto su una impostazione metodologica sbagliata secondo una filosofia che non è neppure di ascolto attivo ma al massimo di generica consultazione,di sicuro niente a che fare con processi partecipativi rigorosi.

Di seguito dimostro perché …

  
IL GARANTE INADEGUATO DEL PERCORSO PALMARIA NEL CUORE
Intanto occorre dire che il Garante del Percorso Partecipativo è stato deciso in modo unilaterale con competenze da mero comunicatore e non invece competenze interdisciplinari che avrebbero permesso di confrontarsi alla pari sia con i progettisti del Masterplan che con gli uffici della Regione e del Comune. Questo avrebbe permesso al Garante di svolgere una funzione terza tipica dei processi partecipativi veri al fine di garantire :
1. il superamento o almeno la limitazione della asimmetria informativa, tipica dei processi decisionali ambientali, tra le istituzioni e i loro consulenti ed il pubblico, in modo che questo ultimo sia messo a conoscenza fin dall’avvio del percorso di tutti i dati, gli studi gli elementi di conoscenza utili per valutare  il progetto e le eventuali alternative in gioco compresa la zero.
2. che le alternative presentate dal pubblico, nelle sue diverse articolazioni di interessi e diritti, vengano prese in considerazione dal progettista e valutate mettendolo al confronto con i suoi indirizzi e quelli di Regione e Comune (vedi in questo caso Protocollo progetto Palmaria) e fare quindi un bilancio ambientale economico e sociale dei diversi scenari emersi dal percorso partecipativo che possa essere preso in considerazione nella fase procedimentale di valutazione e autorizzazione del progetto (VAS e parte urbanistica)



LA MANCATA PRESE IN CONSIDERAZIONE DEGLI SCENARI ALTERNATIVI EMERSI DAL PERCOSO PALMARIA NEL CUORE
Come è noto e risulta agli atti dal percorso partecipativo sopra illustrato sono emersi 5 possibili scenari sul futuro dell’isola.
Tali proposte alternative non sono state minimamente prese in considerazione dal Masterplan , che invece potevano costituire un valido supporto ad un processo partecipativo,  neppure per valutare i motivi del  mancato accoglimento di essi.  Infatti la relazione fondativa del Masterplan (Relazione tecnico – illustrativa)  non cita nè detti scenari nè il percorso partecipativo. 
Ad ulteriore conferma della totale assenza di un reale processo partecipativo, si consideri inoltre che il Masterplan approvato dalla Cabina di Regia il 10.5.2019, e già presentato nella sua forma definitiva il 12 giugno 2019, ha recepito in toto la configurazione prevista dal c.d. Scenario 5 bis, uno scenario che non è MAI stato sottoposto ad alcun percorso partecipativo, di ascolto o di osservazione, in quanto mai presentato al pubblico, se non in un momento successivo alla sua approvazione.




IL PACIUGO PROCEDURALE DELLA VAS SUL MASTERPLAN: VOLUTO PER CONFONDERE E RIMUOVERE UNA PARTECIPAZIONE VERA E FORMALE?
Non solo ma nonostante sul sito della Regione risulti che:
1. il Rapporto Preliminare per la VAS è stato trasmesso, al settore che ha firmato la nota, in data 10 gennaio 2020 e la fase di consultazione/scoping è stata avviata dal 14 gennaio 2020.
2.  La fase di consultazione (solo tra enti pubblici o enti tecnici) è stata chiusa il 20 aprile scorso
3. Dal 20 aprile non si è saputo più nulla: è finita la fase di verifica di assoggettabilità a VAS del Masterplan? Il Masterplan in quanto tale è stato mandato a VAS ordinaria  oppure si farà la VAS ordinaria sull’intesa che dovrebbe definire come i contenuti del Masterplan saranno recepiti nei diversi strumenti di pianificazione urbanistica e territoriale/ambientale vigenti sul territorio dell’isola?
La risposta della Regione (giugno scorso) a richieste di chiarimenti da parte delle Associazioni ambientaliste  è altamente confusa: si citano articoli della legge regionale sulla VAS che riguardano la fase ordinaria mentre ad oggi il Masterplan risulta essere stato sottoposto a procedure di sola verifica di assoggettabilità a VAS ma non risulta un provvedimento pubblicato che abbia concluso tale verifica.
Insomma confusione totale forse voluta ad arte e sicuramente un modo di procedere che con la trasparenza e la partecipazione del pubblico non ha nulla a che fare  egregio signor Toti !

Forse l’obiettivo fin dall’inizio di questo confuso  e per certi versi ridicolo procedimento decisionale sul Masterplan è volto spezzare i processi decisionali sui singoli interventi e con la legge speciale sulle aree strategiche che comporterà l’effetto di variante automatica della Intesa, la procedura di VAS o verrà evasa o verrà ridotta a qualche verifica di assoggettabilità o VAS ordinaria ma su singoli e specifici strumenti di pianificazione impedendo una valutazione complessiva dell’impatto del Masterplan e di avviare un coinvolgimento del pubblico fin dall’avvio del processo di valutazione del piano (nel caso Masterplan e strumenti attuativi)  come previsto dalla Direttiva VAS ex lettera b) articolo 2 (definizione di valutazione comprensiva della consultazione). Coinvolgimento  che, al contrario del percorso di partecipazione (Palmaria nel Cuore), sarebbe stata incardinata nel procedimento di VAS complessivo del piano di valorizzazione dell’isola e quindi avrebbe avuto una valenza giuridica amministrativa magari attraverso una Inchiesta Pubblica disciplinata dalla legge nazionale e regionale ma per ora rimossa.



NON SOLO MA LA FINTA PARTECIPAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA VIOLA UN'ALTRA DIRETTIVA COMUNITARIA   
Anche se il Masterplan in quanto tale non venisse sottoposto a VAS ordinaria la partecipazione del pubblico, non nella parodia del percorso Palmaria nel Cuore, andava comunque avviata da subito . Infatti sotto il profilo della partecipazione del pubblico rileva la violazione della Direttiva 2003/35/CE che prevede la partecipazione dei cittadini associazioni e comitati nell'elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale. Come è noto il  paragrafo 5 articolo 2 della Direttiva  2003/35/CE afferma che quanto previsto da detto articolo non si applica a piani e programmi di cui all'allegato I per i quali è attuata una procedura di partecipazione del pubblico ai sensi della direttiva 2001/42/CE.
Detto articolo 2 ai paragrafi  2 e 3 recita:
2. Gli Stati membri provvedono affinché al pubblico vengano offerte tempestive ed effettive opportunità di partecipazione alla preparazione e alla modifica o al riesame dei piani ovvero dei programmi che devono essere elaborati a norma delle disposizioni elencate nell'allegato I.
A tal fine, gli Stati membri provvedono affinché:
a) il pubblico sia informato, attraverso pubblici avvisi oppure in altra forma adeguata quali mezzi di comunicazione elettronici, se disponibili, di qualsiasi proposta relativa a tali piani o programmi o alla loro modifica o riesame, e siano rese accessibili al pubblico le informazioni relative a tali proposte, comprese tra l'altro le informazioni sul diritto di partecipare al processo decisionale e sull'autorità competente a cui possono essere sottoposti osservazioni o quesiti;
b) il pubblico possa esprimere osservazioni e pareri quando tutte le opzioni sono aperte prima che vengano adottate decisioni sui piani e sui programmi;
c) nell'adozione di tali decisioni, si tenga debitamente conto delle risultanze della partecipazione del pubblico;
d) dopo un esame delle osservazioni e dei pareri del pubblico, l'autorità competente faccia ragionevoli sforzi per informare il pubblico in merito alle decisioni adottate e ai motivi e considerazioni su cui le stesse sono basate, includendo informazioni circa il processo di partecipazione del pubblico.
3. Gli Stati membri definiscono il pubblico ammesso alla partecipazione ai fini di cui al paragrafo 2, includendo le organizzazioni non governative interessate che soddisfano i requisiti imposti dalla legislazione nazionale, quali quelle che promuovono la protezione dell'ambiente.
Le modalità dettagliate per la partecipazione del pubblico ai sensi del presente articolo sono stabilite dagli Stati membri in modo da consentire al pubblico di prepararsi e partecipare efficacemente.
Vengono fissate scadenze ragionevoli che concedano un tempo sufficiente per espletare ciascuna delle varie fasi della partecipazione del pubblico di cui al presente articolo.”



CONCLUSIONI
Egregio Presidente la Partecipazione è una cosa seria  o si fa oppure non si fa , le vie di mezzo non esistono, le vie di mezzo servono solo a prendere in giro i cittadini. Lei vuole approvare e soprattutto attuare il Protocollo sul progetto Palmaria e relativo Masterplan ad ogni costo magari per spenderlo in campagna elettorale? Lo faccia ma senza citare dialoghi e partecipazione inesistenti!

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