Il Presidente della Regione Liguria,
ieri in conferenza stampa (QUI) sul
progetto Palmaria ha dichiarato: “Fondamentale condividere le scelte con i territori, è l’essenza della democrazia. C’è stato un lungo dialogo ma la lunghezza ha una sua fine”. Un dialogo? Il dialogo (definizione Treccani) consiste nella: “discussione più o meno concorde o che miri a un’intesa”.
Non c’è stata ne concordia, ne tentativo di intesa ad oggi nel processo decisionale sul progetto in questione e la fine l’ha decisa la Regione fottendosene anche di quanto emerso dal percorso partecipativo.
Non c’è stata ne concordia, ne tentativo di intesa ad oggi nel processo decisionale sul progetto in questione e la fine l’ha decisa la Regione fottendosene anche di quanto emerso dal percorso partecipativo.
Come è noto prima della elaborazione del Masterplan è stato svolto
un percorso partecipativo (denominato Palmaria
nel Cuore) promosso da Regione Liguria e Comune di Portovenere. Questo
percorso è stato svolto su una impostazione metodologica sbagliata secondo una
filosofia che non è neppure di ascolto attivo ma al massimo di generica
consultazione,di sicuro niente a che fare con processi partecipativi rigorosi.
IL GARANTE
INADEGUATO DEL PERCORSO PALMARIA NEL CUORE
Intanto occorre dire che il Garante del Percorso Partecipativo è
stato deciso in modo unilaterale con competenze da mero comunicatore e non
invece competenze interdisciplinari che avrebbero permesso di confrontarsi alla
pari sia con i progettisti del Masterplan che con gli uffici della Regione e
del Comune. Questo avrebbe permesso al Garante di svolgere una funzione terza
tipica dei processi partecipativi veri al fine di garantire :
1. il
superamento o almeno la limitazione della asimmetria informativa, tipica dei processi
decisionali ambientali, tra le istituzioni e i loro consulenti ed il pubblico,
in modo che questo ultimo sia messo a conoscenza fin dall’avvio del percorso di
tutti i dati, gli studi gli elementi di conoscenza utili per valutare il progetto e le eventuali alternative in
gioco compresa la zero.
2. che le
alternative presentate dal pubblico, nelle sue diverse articolazioni di
interessi e diritti, vengano prese in considerazione dal progettista e valutate
mettendolo al confronto con i suoi indirizzi e quelli di Regione e Comune (vedi
in questo caso Protocollo progetto Palmaria) e fare quindi un bilancio
ambientale economico e sociale dei diversi scenari emersi dal percorso
partecipativo che possa essere preso in considerazione nella fase
procedimentale di valutazione e autorizzazione del progetto (VAS e parte
urbanistica)
LA MANCATA
PRESE IN CONSIDERAZIONE DEGLI SCENARI ALTERNATIVI EMERSI DAL PERCOSO PALMARIA
NEL CUORE
Come è noto e risulta agli atti dal percorso partecipativo sopra
illustrato sono emersi 5 possibili scenari sul futuro dell’isola.
Tali proposte alternative non sono state minimamente prese in
considerazione dal Masterplan , che invece potevano costituire un valido supporto
ad un processo partecipativo, neppure
per valutare i motivi del mancato
accoglimento di essi. Infatti la
relazione fondativa del Masterplan (Relazione tecnico – illustrativa) non cita nè detti scenari nè il percorso
partecipativo.
Ad ulteriore conferma della totale assenza di un reale
processo partecipativo, si consideri inoltre che il Masterplan approvato dalla
Cabina di Regia il 10.5.2019, e già presentato nella sua forma definitiva il 12
giugno 2019, ha recepito in toto la configurazione prevista dal c.d.
Scenario 5 bis, uno scenario che non è MAI stato sottoposto ad alcun percorso
partecipativo, di ascolto o di osservazione, in quanto mai presentato al
pubblico, se non in un momento successivo alla sua approvazione.
IL PACIUGO
PROCEDURALE DELLA VAS SUL MASTERPLAN: VOLUTO PER CONFONDERE E RIMUOVERE UNA
PARTECIPAZIONE VERA E FORMALE?
Non solo ma nonostante sul sito della Regione risulti che:
1. il Rapporto
Preliminare per la VAS è stato trasmesso, al settore che ha firmato la nota, in
data 10 gennaio 2020 e la fase di consultazione/scoping è stata avviata dal 14
gennaio 2020.
2. La fase di consultazione
(solo tra enti pubblici o enti tecnici) è stata chiusa il 20 aprile scorso
3. Dal 20 aprile non
si è saputo più nulla: è finita la fase di verifica di assoggettabilità a VAS
del Masterplan? Il Masterplan in quanto tale è stato mandato a VAS
ordinaria oppure si farà la VAS
ordinaria sull’intesa che dovrebbe definire come i contenuti del Masterplan
saranno recepiti nei diversi strumenti di pianificazione urbanistica e
territoriale/ambientale vigenti sul territorio dell’isola?
La risposta della Regione (giugno
scorso) a richieste di chiarimenti da parte delle Associazioni
ambientaliste è altamente confusa: si
citano articoli della legge regionale sulla VAS che riguardano la fase
ordinaria mentre ad oggi il Masterplan risulta essere stato sottoposto a
procedure di sola verifica di assoggettabilità a VAS ma non risulta un provvedimento
pubblicato che abbia concluso tale verifica.
Insomma confusione totale
forse voluta ad arte e sicuramente un modo di procedere che con la trasparenza
e la partecipazione del pubblico non ha nulla a che fare egregio signor Toti !
Forse l’obiettivo fin dall’inizio
di questo confuso e per certi versi
ridicolo procedimento decisionale sul Masterplan è volto spezzare i processi
decisionali sui singoli interventi e con la legge speciale sulle aree
strategiche che comporterà l’effetto di variante automatica della Intesa, la
procedura di VAS o verrà evasa o verrà ridotta a qualche verifica di
assoggettabilità o VAS ordinaria ma su singoli e specifici strumenti di
pianificazione impedendo una valutazione complessiva dell’impatto del
Masterplan e di avviare un coinvolgimento del pubblico fin dall’avvio del
processo di valutazione del piano (nel caso Masterplan e strumenti
attuativi) come previsto dalla Direttiva
VAS ex lettera b) articolo 2 (definizione di valutazione comprensiva della
consultazione). Coinvolgimento che, al
contrario del percorso di partecipazione (Palmaria nel Cuore), sarebbe stata
incardinata nel procedimento di VAS complessivo del piano di valorizzazione
dell’isola e quindi avrebbe avuto una valenza giuridica amministrativa magari
attraverso una Inchiesta Pubblica disciplinata dalla legge nazionale e
regionale ma per ora rimossa.
NON SOLO MA
LA FINTA PARTECIPAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA VIOLA UN'ALTRA DIRETTIVA
COMUNITARIA
Anche se il Masterplan in quanto tale non venisse sottoposto a VAS
ordinaria la partecipazione del pubblico, non nella parodia del percorso
Palmaria nel Cuore, andava comunque avviata da subito . Infatti sotto il
profilo della partecipazione del pubblico rileva la violazione della Direttiva
2003/35/CE che prevede la partecipazione dei cittadini associazioni e comitati nell'elaborazione
di taluni piani e programmi in materia ambientale. Come è noto il paragrafo 5 articolo 2 della Direttiva 2003/35/CE afferma che quanto previsto da
detto articolo non si applica a piani e programmi di cui all'allegato I per i
quali è attuata una procedura di partecipazione del pubblico ai sensi della
direttiva 2001/42/CE.
Detto articolo 2 ai paragrafi
2 e 3 recita:
“2. Gli Stati membri
provvedono affinché al pubblico vengano offerte tempestive ed effettive
opportunità di partecipazione alla preparazione e alla modifica o al riesame
dei piani ovvero dei programmi che devono essere elaborati a norma delle
disposizioni elencate nell'allegato I.
A tal
fine, gli Stati membri provvedono affinché:
a) il
pubblico sia informato, attraverso pubblici avvisi oppure in altra forma
adeguata quali mezzi di comunicazione elettronici, se disponibili, di qualsiasi
proposta relativa a tali piani o programmi o alla loro modifica o riesame, e
siano rese accessibili al pubblico le informazioni relative a tali proposte,
comprese tra l'altro le informazioni sul diritto di partecipare al processo
decisionale e sull'autorità competente a cui possono essere sottoposti
osservazioni o quesiti;
b) il
pubblico possa esprimere osservazioni e pareri quando tutte le opzioni sono
aperte prima che vengano adottate decisioni sui piani e sui programmi;
c)
nell'adozione di tali decisioni, si tenga debitamente conto delle risultanze
della partecipazione del pubblico;
d) dopo un
esame delle osservazioni e dei pareri del pubblico, l'autorità competente
faccia ragionevoli sforzi per informare il pubblico in merito alle decisioni
adottate e ai motivi e considerazioni su cui le stesse sono basate, includendo
informazioni circa il processo di partecipazione del pubblico.
3. Gli
Stati membri definiscono il pubblico ammesso alla partecipazione ai fini di cui
al paragrafo 2, includendo le organizzazioni non governative interessate che
soddisfano i requisiti imposti dalla legislazione nazionale, quali quelle che
promuovono la protezione dell'ambiente.
Le
modalità dettagliate per la partecipazione del pubblico ai sensi del presente
articolo sono stabilite dagli Stati membri in modo da consentire al pubblico di
prepararsi e partecipare efficacemente.
Vengono
fissate scadenze ragionevoli che concedano un tempo sufficiente per espletare
ciascuna delle varie fasi della partecipazione del pubblico di cui al presente
articolo.”
CONCLUSIONI
Egregio Presidente la
Partecipazione è una cosa seria o si fa
oppure non si fa , le vie di mezzo non esistono, le vie di mezzo servono solo a
prendere in giro i cittadini. Lei vuole approvare e soprattutto attuare il Protocollo
sul progetto Palmaria e relativo Masterplan ad ogni costo magari per spenderlo
in campagna elettorale? Lo faccia ma senza citare dialoghi e partecipazione
inesistenti!
Nessun commento:
Posta un commento