martedì 11 marzo 2014

Consiglio Comunale sul'inquinamento del Golfo spezzino: i deliri del Sindaco Federici!

Le dichiarazioni del Sindaco durante il Consiglio Comunale di ieri, avente ad oggetto l’inquinamento del nostro territorio e del nostro golfo, costituirebbero un delirio politico amministrativo che non meriterebbe alcuna considerazione se non fosse che quel delirio è stato prodotto dal principale rappresentante istituzionale della città. 

Quindi di seguito voglio dimostrare come le dichiarazioni del Sindaco non abbiano alcun fondamento tecnico, scientifico, politico e amministrativo e costituiscano l'ennesimo esempio della sciocca arroganza di questo personaggio che in pochi anni di "sindacatura" è riuscito a distruggere l'immagine che aveva acquisito in oltre 20 anni di militanza in una associazione della società civile come l'Arci. 

Dimostrerò quanto sopra, citando documenti ufficiali di istituzioni pubbliche compresi quelli del Comune.  Insomma Federici in contraddizione con se stesso! 

Vediamole queste dichiarazioni di Federici:  

LA PRIMA: “è da 12 anni che facciamo indagini epidemiologiche”. Ora anche chi non è epidemiologo sa che la epidemiologia,soprattutto quella analitica, consiste nello studio delle relazioni causa-effetto tra fattori inquinanti e malattie.  Di indagini su scala ampia di questo tipo non  se ne sono viste ma non voglio dimostrarlo con parole mie ma con il documento con il quale il Comune di Spezia imposta il nuovo incarico, ancora da svolgere, all’Istituto Superiore di Sanità e che ha (cito testualmente dal testo ufficiale) come obiettivo di: “procedere, con risorse umane ed economiche contenute, ad una lettura sanitaria dei dati ambientali usualmente rilevati per altre finalità la quale, ripetuta nel tempo finirà con il costituire un efficace sistema di monitoraggio sanitario”.  


LA SECONDA. Se così stanno le cose risulta risulta ridicola anche la seconda affermazione del Sindaco:  “non emergono dati preoccupanti dalle indagini svolte fino ad ora”.  Visto che il sistema di monitoraggio sanitario continuo deve essere ancora impostato e soprattutto realizzato, come fa il Sindaco a fare una affermazione come quella sopra riportata?


LA TERZA: ”se l’inquinamento è così grave perché non si chiede la chiusura della mitilicoltura?”. A parte il fatto che semmai è compito delle autorità competenti chiedere questa chiusura, Sindaco in testa, previo pareri Arpal ed Asl; il Sindaco dovrebbe sapere che lo studio ICRAM che ha dimostrato l’inquinamento  chimico  presente nella zona di mare sottostante agli allevamenti dei mitili ha solo un rischio potenziale  di rilascio eco tossicologico verso i “muscoli” spezzini. Se il Sindaco invece è a conoscenza di un rischio reale lo dica perché se non lo fa, ed il rischio c’è, allora io lo denuncio per omissioni di atti di ufficio.


LA QUARTA:  “Schiavone  (il pentito  che ha denunciato i possibili interramenti e/o affondamenti anomali nelle nostre zone e nel nostro golfo ndr.) è un infame e non può essere attendibile comunque”.  Che Schiavone non sia una brava persona lo sappiamo tutti ma non lo era neppure Buscetta non per questo Falcone si è rifiutato di utilizzarlo ovviamente. Peraltro proprio qualche giorno fa grazie alle dichiarazioni “dell’infame” sono stati eseguiti ben 17 arresti in relazione ad una discarica in Campania!


LA QUINTA: “mettere tutto insieme Pertusola, discariche, cantieri navali è assolutamente  senza senso e costituisce solo una provocazione per demolire gratuitamente l’immagine della nostra città”.   Anche qui non rispondo con parole mie ma con il Decreto Ministeriale 10/1/2000  che ha istituito il sito di bonifica di Pitelli. Questo Decreto afferma nei suoi presupposti che:
1. in attesa della caratterizzazione  si perimetrava un’area ampia riguardante le zone di discarica nelle colline di Pitelli, le aree occupate dagli insediamenti industriali presenti sia nell'entroterra che sulla fascia costiera dei comuni di La Spezia e Lerici e al tratto di mare prospiciente i cui fondali siano stati oggetto di sversamenti abusivi e nei quali abbiano recapitato o recapitino scarichi. 2. le aree così individuate, erano caratterizzate da una significativa presenza di attività produttive, di discariche e da gravi condizioni di degrado, e sono collocate a ridosso dei centri abitati. 3. Il perimetro poteva essere modificato con decreto del Ministro dell'ambiente nel caso in cui dovessero emergere altre aree con una possibile situazione di inquinamento tale da rendere necessari ulteriori accertamenti analitici e/o interventi di bonifica.“

Non a caso lo studio di caratterizzazione (vedi QUIdella parte  a mare del sito di Pitelli,  nelle premesse afferma : “Sono presenti numerose attività anche all’interno della perimetrazione a terra del sito di bonifica di interesse nazionale: attività di tipo commerciale o legate al trasporto marittimo e della cantieristica navale; di tipo industriale, con impianti tuttora attivi (PbO, Centrale Termoelettrica ENEL, etc.) o dismessi (Ex Fonderia di Piombo Pertusola, etc.); presidi militari, impianti di gestione rifiuti (discariche Vallegrande, Monte Montada, Saturnia, Ruffino-Pitelli, Val Bosca, Tiro a Piattello, etc.). In relazione a queste ultime, sono presenti aree dismesse, che in passato sono state sede di impianti di smaltimento, e aree utilizzate in maniera discontinua come discariche (Area Ex Ipodec, Area Campetto, etc.“.
A conferma che il sito di Pitelli è legato anche ad attività industriali di natura chimica nel 2001 un nuovo Decreto (vedi QUI) ha esteso il perimetro del sito all'area della Pertusola, sede di impianti industriali dismessi in gravi condizioni di degrado e fortemente contaminata da metalli pesanti.

Quindi la sommatoria dei problemi ambientali l’ha fatta il Ministero dell’Ambiente previo parere favorevole, tra gli altri,  del Comune di Spezia.  Mai sentito parlare di impatto cumulativo sig. Federici? No? Se lo faccia spiegare dai suoi tecnici pagati profumatamente!


LA SESTA: "Il sito di bonifica di Pitelli è stato giustamente trasformato da sito di interesse nazionale a sito di interesse regionale perchè dei 52 siti non ne è stato bonificato nessuno con un enorme spreco di denaro pubblico".   Davvero è così? Anche qui non rispondo con parole mie ma con quelle della Cgil nazionale: "Sul bilancio fallimentare delle bonifiche, ha concorso “il condono tombale” introdotto dalla  legge 13 del 2009, che, con l’art.2 sulla complessa gestione degli interventi di bonifica e sulla pianificazione del futuro delle aree interessate. In aggiunta, si sono ridimensionate le risorse pubbliche destinate agli interventi, permanendo un quadro normativo,  che  anche  a  seguito  dell'ultima  modifica  introdotta  con  il  Decreto Semplificazioni, sembra voler continuare a favorire l’inazione e il mancato risanamento ambientale che alimenta i problemi per la salute umana e i costi sanitari.” ((per il testo completo vedi QUI). 
A questo occorre aggiungere lo scandalo dei fondi scomparsi per la bonifica delle are militari: la legge finanziaria 2008 (legge 244/2007) aveva ridotto di 10 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2008-2010 la dotazione del fondo per tali bonifiche, fondo poi sparito del tutto negli anni successivi. 
Insomma sono le scelte dei governi anche di centro sinistra ad aver bloccato le bonifiche a prescindere dal fatto che i siti inquinati fossero classificati di interesse nazionale o regionale. 



CONCLUSIONI
Federici  poteva risparmiarsi l’ennesimo intervento,  indegno di un Sindaco, pieno di insulti, di allusioni, di dietrologie paranoiche e soprattutto di confusione tecnico amministrativa…… ma ci siamo abituati con questo Sindaco: piazza Verdi e Teatro Civico insegnano!


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