In vista della audizione di oggi pomeriggio in consiglio comunale ecco le domande decisive sulla salute degli spezzini a cui l'Enel continua a non rispondere ........con l’avvallo dei nostri amministratori locali.
DOMANDE SU RISPETTO PRESCRIZIONI AUTORIZZAZIONE DEL 20/1/1997 (quella che consente l'attuale funzionamento della centrale)
1. Come è stato rispettato il punto 3 dell’articolo 2 della autorizzazione? Si tratta della prescrizione che serve per capire, all'interno del calcolo per verificare il rispetto dei limiti di emissione degli inquinanti, quanto e come si è tenuto conto distintamente delle situazioni anomale e/o transitori (avvii, arresti dei gruppi). Ciò sarebbe utile per capire anche come sono stati gestiti gli eventi delle “fumate” recenti e soprattutto se c’era un legame tra queste e i suddetti transitori.
2. Strettamente legata alla prima domanda ci sarebbe da chiarire quanto affermato dal Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (di seguito ISS ndr) per il Comune della Spezia sulla gestione della centrale Enel ed i suoi impatti ambientali. Afferma l’ISS: ““ la Sezione 3 ha operato in modo apparentemente più continuo ma con una potenza che, escluso i mesi di luglio ed agosto ha oscillato sempre intorno all’80% di quella nominale e per un tempo mediamente oscillante intorno al 65% del possibile. Questa situazione è compatibile con l’esercizio di un impianto che segue le punte settimanali, ovvero viene posto in stand by nel week end. L’ipotetico ma verosimile scenario sopra delineato è certamente penalizzante dal punto di vista delle emissioni in aria poiché implicherebbe un maggior numero di transitori e più lunghi tempi di marcia degli impianti a potenza ridotta.”
3. sempre sulla gestione della centrale come ha rispettato Enel il punto 15 della autorizzazione secondo il quale doveva presentare le procedure per gestire le anomalie dei gruppi generatori. Perché Enel non ha presentato pubblicamente un rapporto che, sulla base delle procedure previste dalla autorizzazione, precisasse le modalità di gestione degli eventi sulle fumate anomale delle scorse settimane limitandosi a semplici comunicati stampa generici? Enel dovrebbe infatti sapere che questo tipo di rapporti sono previsti dalla normativa sulla disciplina della autorizzazione integrata (vedi comma 8 articolo 29 decies Parte II del DLgs 152/2006).
4. il punto 13 della autorizzazione prevedeva l’impegno di Enel a limitare le emissioni diffuse come quelle relative allo sbarco del carbone. Enel ha presentato la relazione periodica alla Regione su come ha affrontato il problema della gestione delle emissioni diffuse e che tipo di risposte sono arrivate dalla Regione?
5. secondo esposti e denunce di cittadini anche recenti i rumori prodotti dalla centrale continuano a disturbare i cittadini che risiedono nelle vicinanze dell’impianto. Come ha rispettato Enel il punto 14 della autorizzazione in base al quale era obbligata a svolgere misure per rilevare il rumore della centrale e predisporre strumenti per limitarlo?
6. funziona e, se si, come, l’Osservatorio di cui al punto 2 articolo 2 dell’autorizzazione costituito anche da rappresentanti di Comune e Provincia, e che avrebbe dovuto monitorare “l’esercizio della centrale”?
DOMANDE SULLA CONVENZIONE DEL 2001:
8. Perché Enel ha concesso, come contropartita economica ai danni ambientali prodotti alla città in questi decenni, dei terreni che erano ancora da bonificare facendo fallire la precedente Convenzione?
DOMANDE SUL RISPETTO DELLA VIGENTE NORMATIVA (TU AMBIENTE DLGS 152/2006)
8. L’Amministrazione Comunale chiede un monitoraggio dei microinquinanti organici ed inorganici emessi dalla centrale. Questo monitoraggio in realtà era già previsto dalla legge vigente (articolo 4 e 5 del DLgs 152/2007 che disciplina proprio tale tipo di inquinanti, in particolare sotto il profilo delle ricadute al suolo, ma anche dal DLgs 152/2006 che ne disciplina le emissioni dal camino). Vuol dire che fino ad ora la normativa è stata violata? Se non è così come stanno le cose secondo Enel?
9. Enel in relazione alle emissioni nel trasporto del carbone ritiene di aver rispettato la norma che stabilisce specifiche prescrizioni per le emissioni diffuse[[1]] (comma 4 articolo 269 del DLgs 152/2006 ) nonché quella che può obbligare al convogliamento[[2]] delle emissioni diffuse (comma 2 articolo 270 del dlgs 152/2006)? Norme quindi che dovevano essere rispettate a prescindere dalla nuova Autorizzazione (c.d. AIA) in discussione attualmente.
10. Perché Enel non fornisce pubblicamente i dati sulla qualità del carbone bruciato in centrale al fine di verificare in primo luogo se corrisponda ai limiti di cui all’allegato X alla Parte V del DLgs 152/2006 (TU ambientale) ?
11. Perché nella documentazione presentata ai fini del rilascio dell’AIA non è presente una analisi della composizione dei metalli pesanti nel carbone, anche in rapporto alle BREF per grandi impianti di combustione;
DOMANDE SULLE TECNOLOGIE FINO AD ORA ADOTTATE NELLA CENTRALE PER IL CONTENIMENTO DELLE EMISSIONI E SU QUELLE ADOTTABILI NEL FUTURO
12. Secondo l’ISS voi in questa centrale fino ad ora non avete adottato le BAT (Migliore tecnologie disponibile ) per il contenimento del particolato fine emesso dalla centrale, si tratta dei c.d. filtri a manica che sempre secondo il Rapporto ISS sono più efficienti e garantiscono emissioni inferiori di 5 mg/Nm3 e maggior contenimento della frazione a più bassa granulometria ed anche del mercurio. Perché questo ritardo nell'applicare tecniche di mitigazione degli impatti ormai sul mercato da decenni?
13. per la centrale di Porto Tolle nella nuova autorizzazione integrata sono previste prescrizioni per la gestione della problematica del c.d. PM10 secondario che si produce in atmosfera a seguito di trasformazioni chimiche che coinvolgono gas suoi precursori, quali gli ossidi di azoto e di zolfo, l’ammoniaca, i composti organici volatili e il protossido di azoto. Enel è disponibile ad accettare prescrizioni di questo tipo?
14. la attuale sezione a carbone della centrale anche con le misure richieste dalla amministrazione comunale potrà raggiungere i limiti di emissione di centrali a carbone di nuova generazione? Ad esempio mettiamo a confronto l’autorizzazione e relative prescrizioni rilasciate per la conversione a carbone della centrale di Porto Tolle con le richieste della Amministrazione Comunale:
PRESCRIZIONI AUTORIZZAZIONE UNICA CENTRALE ENEL DI PORTO TOLLE
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RICHIESTE DELLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER
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SOx 80 mg/Nm3
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SOx 180 mg/Nm3
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NOx 80 mg/Nm3
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Nox 180 mg/Nm3
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Polveri 7 mg/Nm3
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Polveri 15 mg/Nm3
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Carbone zolfo inferiore all’1% e registro qualità carbone bruciato in centrale
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Non specificato
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Progetto sperimentale di trattamenti dei fumi per l’abbattimento del Mercurio (HG)
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Non specificato
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Introduzione di Migliori Tecnologie Disponibili per affrontare la problematica del c.d. PM 10 secondario che si forma per reazione degli inquinanti primari come SOx e NOx
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Non specificato
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Protocollo su limitazioni al funzionamento della centrale se vengono superati i limiti di emissioni delle polveri per più di 35 giorni all’anno. Il sistema funzionerà attraverso una centralina dedicata per il punto massimo di ricaduta individuato con modello matematico di diffusione degli inquinanti
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Non specificato
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Monitoraggio ozono
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Non specificato
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Sperimentazione impianto cattura CO2 (effetto serra) come già introdotto a Brindisi
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Non specificato
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Misurazione radioattività nel carbone e nelle ceneri nonché nella aree esterne alla centrale per verificare l’accumulo di radioisotopi
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Non specificato
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[1] Sono le emissioni che non avvengono attraverso appositi punti ma sono prodotte ad esempio dalla movimentazione del carbone dall’attracco al pontile fino ai carbonili. (lettera d articolo 268 del DLgs 152/2006)
[2] emissione tecnicamente convogliabile: emissione diffusa che deve essere convogliata sulla base delle migliori tecniche disponibili o in presenza di situazioni o di zone che richiedono una particolare tutela (lettera e articolo 268 del DLgs 152/2006)
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