Personalmente io sono tra
quelli che in epoca non sospetta (quando la sinistra trionfava in questi
territori) ho criticato duramente questa gestione passata (vedi per esempio QUI) che ha
prodotto più che impianti molte emergenze e anche qualche inchiesta della
magistratura e soprattutto scelte scellerate per l’ambiente ma anche per i
costi a carico della collettività. All’epoca eravamo in pochi a denunciare
tutto questo e tra i politici di centro destra rari, se non inesistenti, erano
quelli che protestavano visto che si parla di responsabilità passate, perché a
volte le responsabilità si hanno anche dalla cattiva opposizione.
Ma nella vertenza sul progetto di biodigestore su Saliceti il passato c'entra
poco almeno quello lontano, c'entrano due cose:
1. La prima riguarda il passato
recente prodotto dalle stesse maggioranze che ora sostengono il Presidente: sto
facendo riferimento al piano di area provinciale e poi di ambito che prevedeva
come sito del biodigestore Boscalino e non Saliceti.
2. La seconda riguarda invece una
questione procedurale di principio non banale: si possono realizzare impianti
di gestione rifiuti fuori della pianificazione pubblica scegliendo i siti prima
di tutto nell'interesse economico di chi vuole realizzare l'impianto e
aggirando una procedura di evidenza pubblica che aveva approvato (da parte
delle istituzioni competenti) un progetto preciso con dimensioni limitate rispetto
a quello attuale come ho spiegato QUI.
Sulla prima c’è poco da discutere la giunta regionale del Presidente Toti nel giro di pochi mesi ha fatto una totale giravolta tecnicamente e amministrativamente immotivata (vedi articolo pubblicato ad inizio di questo post su Gazzetta della Spezia, versione on line QUI) in una prima fase per poi successivamente mettendoci una pezza con una serie di provvedimenti ex post quando si è andati di fronte ai giudici amministrativi.
Sulla seconda come è noto
il Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del TAR Liguria ma lo ha fatto
non dando ragione direttamente alla Regione che sosteneva la tesi che in realtà
in qualche modo il sito di Saliceti era nella pianificazione pubblica ma semmai
affermando un altro principio: non è la pianificazione che decide i siti degli
impianti dei rifiuti come pure le loro dimensioni.
Questi sono i temi che sono stati oggetto della vertenza sul progetto di Saliceti e se fossi nella politica ligure sia di destra che di sinistra sarei preoccupato delle conseguenze politiche amministrative di questa motivazione data dal Consiglio di Stato che fa decidere dove mettere gli impianti e le relative dimensioni al proponente lasciando alle Istituzioni Pubbliche solo il compito di autorizzare con prescrizioni ciò che è deciso ex ante, tagliando fuori da ogni confronto le amministrazioni locali che sono le prime a dover rendere conto ai propri rappresentati gli usi del territorio comunale e le relative conseguenze.
Di questo occorre discutere! Perché il giochino del Presidente Toti di far apparire, citando un passato di cui non sono responsabili, coloro che si sono opposti al progetto di biodigestore a Saliceti come una sorta di idioti che vogliono far scaricare i rifiuti in giro per il territorio non solo è un tentativo indecente ma non ha alcun fondamento nei fatti e negli atti.
P.S. Il Presidente Toti si è offeso perchè è stato accusato di far diventare Spezia "la pattumiera della Liguria". Il termine è sicuramente inappropriato visto che i rifiuti organici finiranno in un impianto ma è altrettanto vero che Spezia riceverà per molto tempo gran parte dei rifiuti della Provincia di Genova visto che li di biodigestori per ora non si vede neppure l'ombra!
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