Il
tema era l’ambiente strettamente legato a quello della democrazia, e quindi del
coinvolgimento dei cittadini sin dalla impostazione delle decisioni strategiche
per un territorio e non quando tutto è già deciso nelle segrete stanze.
Una
discussione utile per capire il profilo di cultura politica del neo ministro ma
soprattutto per rimettere al centro
della discussione pubblica due visioni ancora lontane su cosa voglia dire
impostare una politica ambientale che rispetti i territori, la salute di
cittadini e quindi la democrazia.
Riporto
quindi in corsivo quella discussione per poi aggiungere una seconda parte che costituisce una sorta di promemoria per il neo Ministro dell'Ambiente sia su questioni nazionali che su questioni della nostra provincia.
UNA DISCUSSIONE TRA ME E ORLANDO DI
QUALCHE MESE FA MA OGGI ANCORA ATTUALE ALLA LUCE DEL SUO NUOVO INCARICO
MINISTERIALE
sono stato alla EcoFesta del PD, il dibattito in
se è stato interessante, si parlava di ambiente e legalità….ma c’erano 4 gatti,
non c’era neppure una amministratore locale del PD e quindi i temi locali erano
completamente rimossi (illegalità ambientali comprese che sono tante come è
noto anche da noi)…… non credo valga la pena di tornare ai prossimi
dibattiti……forse non vale più neppure la pena dialogare con questo PD…… Direte
sbagli loro ci governano….vero ma, quando parlo di dialogo da non seguire più,
mi riferisco alle finte occasioni di dialogo costruite ad arte mentre le
decisioni vere, i dibattiti veri del PD avvengono altrove. Per questo invito gli ambientalisti spezzini a
non partecipare più ai prossimi dibattiti che dureranno tutta questa settimana.
Ovviamente liberi di pensarla diversamente
Caro
Marco, discutere non ha mai fatto male, anche quando non si decide. A me almeno
hanno insegnato così o forse farei meglio a dire avete. Quanto al boicottaggio
collettivo,non lo ricordo come forma di lotta dagli anni ’80 alle Olimpiadi di
Mosca.se invece il fine e’ dimostrare che l’AMBIENTALISMO non vive in terra
infedele allora e’ un altro paio di maniche…Questo ragionamento non vi impedì
illo tempore di lavorare in un partito che addirittura era per il nucleare,con
qualche risultato peraltro. Con immutato affetto.
Caro
Andrea non mi fare passare per quello che non sono, ci conosciamo da anni e sai
chi sono e come ragiono. Allora il punto non è rifiutare il dialogo e il
confronto, il punto è che il PD ha una concezione elitaria della politica, crea
occasioni di confronto finte sia come partito che quando amministra. I dibattiti
delle c.d. Eco Festa lo dimostrano ampiamente. In una realtà come Spezia dove
illegalità e illegittimità ambientali sono di casa, dove il conflitto
ambientale è sempre stato al centro del dibattito politico organizzare una
serie di dibattiti dove sono completamente assenti (come relatori) tutti coloro
che, nelle varie vertenze ambientali e territoriali, hanno portato una opinione
contraria è la dimostrazione che questo partito, il PD, è profondamente malato
e non sa più valorizzare il conflitto e la critica cosa che invece, con i suoi
limiti sapeva cmq fare il PCI. Questo è il dato che dovrebbe farti riflettere.
Per questo ho scritto di non partecipare più perchè il coinvolgimento degli
altri, di quelli che non la pensano come te pur portando istanze e contenuti
significativi, è il sale della democrazia. Il vostro partito rimuove il
conflitto perchè è nato su un presupposto sbagliato cioè il presupposto che la
politica è governamentalità (come direbbe Focault) e non dialettica con la
società per costruire le scelte di governo. Chissà se su questi temi riusciremo
mai a fare una discussione con voi che produca qualcosa di concreto……consentimi
dopo oltre 10 anni di inutili tentativi di dubitarne profondamente.
Capisco
il rilievo e lo trovo fondato. Devo dire
però che mi pare che trai da un singolo fatto delle conseguenze generali
tutt’altro che fondate. A partire dal presunto presupposto fondativo. Il Pd in
questo momento è l’unico soggetto
politico che ha qualcosa che somigli ad una dialettica con la società perché ha
almeno uno dei presupposti necessari: la reperibilità. Quanto al governo Monti
mi apre che il confronto interno al Pd sia un po’ più articolato di come lo
rappresenti. Ad esempio per me il PRP è sacro e come tale va difeso…
bene se il mio rilievo
lo trovi fondato allora fate qualcosa perchè almeno queste cose non accadano
più…… sul resto le questioni politiche generali sulla natura del PD ed il suo
rapporto con il governo Monti a mio avviso parlano la storia e i fatti di
questi ultimi anni, ma come dire sono mie opinioni, resta che le
amministrazioni locali governate dal PD soprattutto quella di Spezia, ma non
solo penso anche ad Ameglia, Sarzana e Levanto per fare altri tre esempi che
conosco bene, si sono sempre caratterizzate in questi ultimi anni per una
totale chiusura verso ogni istanza critica. Lo dimostra proprio la vicenda del
PRP, che per te sarà sacro, ma che per il vostro compagno di partito Forcieri è
oggetto di continuo mercanteggiamento con i terminalisti.
La storia! I fatti!
Marco sei diventato hegeliano? Quanto alle amministrazioni c’è da riflettere.
Ma non pensi si dovrebbe anche ragionare sul perché alcune istanze critiche, come
le chiami tu, si impongano con più difficoltà rispetto al passato. Il movimento
ambientalista non ha nulla da rimproverarsi? la vostra diaspora, la vostra
difficoltà ad assumere responsabilità di governo non pesano sull’attuale stato
delle cose? Mi piacerebbe un po’ di laicità anzi che apodittiche sentenze.
Guarda può darsi che io
sia apodittico, non mi interessa sono abituato ad essere trattato per quello
che non sono e ormai a 55 anni me ne fotto di quello che pensa di me il potere
di cui per fortuna non ho alcun bisogno. Ma detto ciò e lasciando perdere il
cattivone Grondacci ma anche il c.d. ambientalismo politico che (su questo sono
d’accordo) ha dato solo pessime prove di se vedi Verdi e da ultimo lista
Schiffini…….. ecco lasciato perdere tutto ciò possibile che il Comitato che
botta, il Comitato Vallesanta di Levanto, le decine di Comitati di cittadini
che ho incontrato in tutti questi anni, possibile che siano anche loro tutti
apodittici e incapaci di proposte di governo? E’ di questo che chiedo conto al
PD non tanto delle mie opinioni o scelte personali/politiche.
Sono io il potere? No il
problema, a mio sommesso avviso, è che se manca la proiezione politica, il
potere, quello di Focault, tende ad aggirare la rappresentazione frammentata
delle istanze. E su questo una seria riflessione non l’avete mai fatta pero la
intimate costantemente agli altri (al Pd).
mah il conflitto sociale
c’è sempre stato e sempre ci sarà e non deve diventare sintesi politica ogni
volta altrimenti facciamo un partito per ogni vertenza, il problema è che la
sintesi la dovrebbero fare i partiti come il vostro e non la sanno più fare
perché siamo nell’epoca della crisi
della democrazia rappresentativa da cui si esce o con un nuovo autoritarismo o
con forme nuove di democrazia che vadano oltre la democrazia dei partiti del
900. Su questo io la riflessione la sto facendo da tempo e se vuoi possiamo
condividerla anche in pubblico rimanendo legati però ai problemi concreti del
territorio.
TORNIAMO ALLA
ATTUALITÀ
Sono
passati mesi dalla discussione sopra riportata e a mio modesto avviso almeno
sui fatti (i fatti sono i fatti ed Hegel
a mio avviso qui c’entra poco per citare “la citazione” di Orlando sopra
riportata) le cose non sono cambiate, anzi sono peggiorate sia per l’ambiente
che in generale. La critica di Orlando alle mie affermazioni: “hai ragione sui limiti di impostazione del
dibattito all’Eco Festa del PD ma….. Devo dire però che mi pare che trai da un singolo
fatto delle conseguenze generali
tutt’altro che fondate”, si sono
dimostrate queste si non fondate. Perché
due anni di governo Monti hanno confermato che la cultura di rimozione ed
emarginazione del conflitto ambientale ma anche sociale è
penetrata profondamente nello stile ma soprattutto nelle scelte del governo
nazionale sostenuto anche dal PD.
Ma
le cose non sono cambiate neppuree a livello locale spezzino.
Ma
entriamo nel merito. Ecco quindi di seguito alcune rilevanti questioni ambientali di livello nazionale e di livello locale che l’On. Orlando ha
poco seguito in questi anni, direi quasi per niente, e che costituiscono un
possibile piano di lavoro, e di verifica per il neo Ministro dell’Ambiente.
QUESTIONI
NAZIONALI CHE IL NEO MINISTRO POTREBBE AFFRONTARE
A livello nazionale il Governo Monti ha
prodotti molte scelte ambientali discutibili
che ho trattato nel mio blog, ne elenco alcune significative rinviando
ad un approfondimento nei link:
1. Nuova Strategia Energetica Nazionale che torna a promuovere il carbone e le fonti
fossili, QUI.
2. Gestione rifiuti con il Decreto che ne favorisce l’incenerimento,
QUI.
3. Centrali termoelettriche a carbone con il provvedimento che deroga
ai limiti di legge sulle emissioni, QUI.
4. Sulle bonifiche per il decreto che cancella molti siti di
bonifica nazionale compreso quello di Pitelli, QUI.
5. Sulle emissioni da impianti industriali, vedi
decreto Ilva di Taranto, QUI.
6. Sui dragaggi nei siti di bonifica nazionale
come quello di Pitelli, QUI.
7. Sul depotenziamento dei
controlli pubblici sull’inquinamento
QUI.
Su
tutti questi provvedimenti non ho visto
grandi opposizioni da parte del PD
che quasi sempre li ha votati o non contestati e tanto meno dall’On. Orlando
che era forse impegnato in altre vicende. Ora l’On. Orlando ha l’occasione per
occuparsene se non altro per dovere istituzionale e per dimostrare la sua reale
volontà ambientalista.
QUESTIONI
SPEZZINE CHE IL NEO MINISTRO POTREBBE AFFRONTARE
Ma
l’On. Orlando al di la di qualche dichiarazione e/o interrogazioni parlamentare
non ha neppure spiccato per prendere posizione sulle questioni ambientali più
rilevanti per il nostro territorio come ad esempio:
1. la bonifica dell’area ex Ip, e gli errori e le reticenze da parte delle
Amministrazioni Locali, vedi QUI.
2. il mancato rispetto di norme ambientali importanti
da parte della centrale Enel, QUI.
3. l’autorizzazione integrata della centrale Enel e i ritardi e le
lacune amministrative di ministero ambiente ed enti locali spezzini, QUI, QUI E QUI.
4. il mancato rispetto
delle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente nell’attuazione del Piano Regolatore del Porto, QUI e QUI.
5. il mancato rispetto o
comunque la non trasparenza sul rispetto di numerose norme ambientali da parte
della Autorità Portuale, QUI e QUI.
6. la cancellazione del sito di bonifica nazionale di Pitelli e
l’apertura di una nuova discarica nelle colline di Pitelli (Saturnia), QUI.
CONCLUSIONI
Tutte questioni, quelle sopra elencate, ma ne potremmo aggiungere altre ovviamente, che l’On Orlando ha fino ad ora seguito poco o niente, ma che ora per dovere istituzionale dovrà seguire anche
per contribuire, per la parte di sua
competenza, a cambiare gli indirizzi passati che con la
tutela dell’ambiente c’entrano poco o niente.
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