domenica 28 aprile 2013

On. Orlando: da una discussione della scorsa estate ad un piano di lavoro per il neo Ministro dell’Ambiente.

La scorsa estate durante la Ecofesta del PD a Spezia sul mio profilo, poi ripreso dalle amiche di LaSpeziaoggi (vedi QUIe anche nel mio blog  (vedi  QUIsi sviluppò un dibattito tra me e l’ON. Andrea Orlando  che alla luce dell’importante incarico di Ministro dell’Ambiente che l’On andrà a ricoprire può essere interessante riprodurre oggi. 

Il tema era l’ambiente strettamente legato a quello della democrazia, e quindi del coinvolgimento dei cittadini sin dalla impostazione delle decisioni strategiche per un territorio e non quando tutto è già deciso nelle segrete stanze.

Una discussione utile per capire il profilo di cultura politica del neo ministro ma soprattutto  per rimettere al centro della discussione pubblica due visioni ancora lontane su cosa voglia dire impostare una politica ambientale che rispetti i territori, la salute di cittadini e quindi la democrazia.   

Riporto quindi in corsivo quella discussione per poi aggiungere una seconda parte che costituisce una sorta di promemoria per il neo Ministro dell'Ambiente sia su questioni nazionali che su questioni della nostra provincia. 



UNA DISCUSSIONE TRA ME E ORLANDO DI QUALCHE MESE FA MA OGGI ANCORA ATTUALE ALLA LUCE DEL SUO NUOVO INCARICO MINISTERIALE

sono stato alla EcoFesta del PD, il dibattito in se è stato interessante, si parlava di ambiente e legalità….ma c’erano 4 gatti, non c’era neppure una amministratore locale del PD e quindi i temi locali erano completamente rimossi (illegalità ambientali comprese che sono tante come è noto anche da noi)…… non credo valga la pena di tornare ai prossimi dibattiti……forse non vale più neppure la pena dialogare con questo PD…… Direte sbagli loro ci governano….vero ma, quando parlo di dialogo da non seguire più, mi riferisco alle finte occasioni di dialogo costruite ad arte mentre le decisioni vere, i dibattiti veri del PD avvengono altrove.  Per questo invito gli ambientalisti spezzini a non partecipare più ai prossimi dibattiti che dureranno tutta questa settimana. Ovviamente liberi di pensarla diversamente 


Caro Marco, discutere non ha mai fatto male, anche quando non si decide. A me almeno hanno insegnato così o forse farei meglio a dire avete. Quanto al boicottaggio collettivo,non lo ricordo come forma di lotta dagli anni ’80 alle Olimpiadi di Mosca.se invece il fine e’ dimostrare che l’AMBIENTALISMO non vive in terra infedele allora e’ un altro paio di maniche…Questo ragionamento non vi impedì illo tempore di lavorare in un partito che addirittura era per il nucleare,con qualche risultato peraltro. Con immutato affetto.


Caro Andrea non mi fare passare per quello che non sono, ci conosciamo da anni e sai chi sono e come ragiono. Allora il punto non è rifiutare il dialogo e il confronto, il punto è che il PD ha una concezione elitaria della politica, crea occasioni di confronto finte sia come partito che quando amministra. I dibattiti delle c.d. Eco Festa lo dimostrano ampiamente. In una realtà come Spezia dove illegalità e illegittimità ambientali sono di casa, dove il conflitto ambientale è sempre stato al centro del dibattito politico organizzare una serie di dibattiti dove sono completamente assenti (come relatori) tutti coloro che, nelle varie vertenze ambientali e territoriali, hanno portato una opinione contraria è la dimostrazione che questo partito, il PD, è profondamente malato e non sa più valorizzare il conflitto e la critica cosa che invece, con i suoi limiti sapeva cmq fare il PCI. Questo è il dato che dovrebbe farti riflettere. Per questo ho scritto di non partecipare più perchè il coinvolgimento degli altri, di quelli che non la pensano come te pur portando istanze e contenuti significativi, è il sale della democrazia. Il vostro partito rimuove il conflitto perchè è nato su un presupposto sbagliato cioè il presupposto che la politica è governamentalità (come direbbe Focault) e non dialettica con la società per costruire le scelte di governo. Chissà se su questi temi riusciremo mai a fare una discussione con voi che produca qualcosa di concreto……consentimi dopo oltre 10 anni di inutili tentativi di dubitarne profondamente.


Capisco il rilievo e lo trovo fondato. Devo dire però che mi pare che trai da un singolo fatto delle conseguenze generali tutt’altro che fondate. A partire dal presunto presupposto fondativo. Il Pd in questo momento è  l’unico soggetto politico che ha qualcosa che somigli ad una dialettica con la società perché ha almeno uno dei presupposti necessari: la reperibilità. Quanto al governo Monti mi apre che il confronto interno al Pd sia un po’ più articolato di come lo rappresenti. Ad esempio  per me il PRP è  sacro e come tale va difeso…


bene se il mio rilievo lo trovi fondato allora fate qualcosa perchè almeno queste cose non accadano più…… sul resto le questioni politiche generali sulla natura del PD ed il suo rapporto con il governo Monti a mio avviso parlano la storia e i fatti di questi ultimi anni, ma come dire sono mie opinioni, resta che le amministrazioni locali governate dal PD soprattutto quella di Spezia, ma non solo penso anche ad Ameglia, Sarzana e Levanto per fare altri tre esempi che conosco bene, si sono sempre caratterizzate in questi ultimi anni per una totale chiusura verso ogni istanza critica. Lo dimostra proprio la vicenda del PRP, che per te sarà sacro, ma che per il vostro compagno di partito Forcieri è oggetto di continuo mercanteggiamento con i terminalisti.


La storia! I fatti! Marco sei diventato hegeliano? Quanto alle amministrazioni c’è da riflettere. Ma non pensi si dovrebbe anche ragionare sul perché alcune istanze critiche, come le chiami tu, si impongano con più difficoltà rispetto al passato. Il movimento ambientalista non ha nulla da rimproverarsi? la vostra diaspora, la vostra difficoltà ad assumere responsabilità di governo non pesano sull’attuale stato delle cose? Mi piacerebbe un po’ di laicità anzi che apodittiche sentenze.


Guarda può darsi che io sia apodittico, non mi interessa sono abituato ad essere trattato per quello che non sono e ormai a 55 anni me ne fotto di quello che pensa di me il potere di cui per fortuna non ho alcun bisogno. Ma detto ciò e lasciando perdere il cattivone Grondacci ma anche il c.d. ambientalismo politico che (su questo sono d’accordo) ha dato solo pessime prove di se vedi Verdi e da ultimo lista Schiffini…….. ecco lasciato perdere tutto ciò possibile che il Comitato che botta, il Comitato Vallesanta di Levanto, le decine di Comitati di cittadini che ho incontrato in tutti questi anni, possibile che siano anche loro tutti apodittici e incapaci di proposte di governo? E’ di questo che chiedo conto al PD non tanto delle mie opinioni o scelte personali/politiche.


Sono io il potere? No il problema, a mio sommesso avviso, è che se manca la proiezione politica, il potere, quello di Focault, tende ad aggirare la rappresentazione frammentata delle istanze. E su questo una seria riflessione non l’avete mai fatta pero la intimate costantemente agli altri (al Pd).


mah il conflitto sociale c’è sempre stato e sempre ci sarà e non deve diventare sintesi politica ogni volta altrimenti facciamo un partito per ogni vertenza, il problema è che la sintesi la dovrebbero fare i partiti come il vostro e non la sanno più fare perché  siamo nell’epoca della crisi della democrazia rappresentativa da cui si esce o con un nuovo autoritarismo o con forme nuove di democrazia che vadano oltre la democrazia dei partiti del 900. Su questo io la riflessione la sto facendo da tempo e se vuoi possiamo condividerla anche in pubblico rimanendo legati però ai problemi concreti del territorio.



TORNIAMO ALLA ATTUALITÀ
Sono passati mesi dalla discussione sopra riportata e a mio modesto avviso almeno sui fatti (i fatti sono i fatti ed Hegel  a mio avviso qui c’entra poco per citare “la citazione” di Orlando sopra riportata) le cose non sono cambiate, anzi sono peggiorate sia per l’ambiente che in generale. La critica di Orlando alle mie affermazioni: “hai ragione sui limiti di impostazione del dibattito all’Eco Festa del PD ma….. Devo dire però che mi pare che trai da un singolo fatto delle conseguenze generali tutt’altro che fondate”, si sono dimostrate queste si non fondate.  Perché due anni di governo Monti hanno confermato che la cultura di rimozione ed emarginazione del conflitto ambientale ma anche sociale   è penetrata profondamente nello stile ma soprattutto nelle scelte del governo nazionale sostenuto anche dal PD.  

Ma le cose non sono cambiate neppuree a livello locale spezzino.

Ma entriamo nel merito. Ecco quindi di seguito alcune rilevanti questioni ambientali di livello nazionale  e di livello locale che l’On. Orlando ha poco seguito in questi anni, direi quasi per niente, e che costituiscono un possibile piano di lavoro,  e di verifica per il neo Ministro dell’Ambiente.



QUESTIONI NAZIONALI CHE IL NEO MINISTRO POTREBBE AFFRONTARE
A livello nazionale il Governo Monti ha prodotti molte scelte ambientali discutibili  che ho trattato nel mio blog, ne elenco alcune significative rinviando ad un approfondimento nei link: 

1. Nuova Strategia Energetica Nazionale  che torna a promuovere il carbone e le fonti fossili, QUI

2. Gestione rifiuti con il Decreto che ne favorisce l’incenerimento, QUI.

3. Centrali termoelettriche a carbone con il provvedimento che deroga ai limiti di legge sulle emissioni, QUI.  



4. Sulle bonifiche  per il decreto che cancella molti siti di bonifica nazionale compreso quello di Pitelli, QUI

5. Sulle emissioni da impianti industriali, vedi decreto Ilva di Taranto, QUI

6. Sui dragaggi nei siti di bonifica nazionale come quello di Pitelli, QUI

7. Sul depotenziamento dei controlli pubblici sull’inquinamento QUI


Su tutti questi provvedimenti non ho visto grandi opposizioni da parte del  PD che quasi sempre li ha votati o non contestati e tanto meno dall’On. Orlando che era forse impegnato in altre vicende.  Ora l’On. Orlando ha l’occasione per occuparsene se non altro per dovere istituzionale e per dimostrare la sua reale volontà ambientalista.




QUESTIONI SPEZZINE CHE IL NEO MINISTRO POTREBBE AFFRONTARE
Ma l’On. Orlando al di la di qualche dichiarazione e/o interrogazioni parlamentare non ha neppure spiccato per prendere posizione sulle questioni ambientali più rilevanti per il nostro territorio come ad esempio:

1. la bonifica dell’area ex Ip, e gli errori e le reticenze da parte delle Amministrazioni Locali, vedi  QUI

2. il mancato rispetto di norme ambientali importanti da parte della centrale Enel, QUI




3. l’autorizzazione integrata della centrale Enel e i ritardi e le lacune amministrative di ministero ambiente ed enti locali spezzini, QUI, QUI E QUI

4. il mancato rispetto delle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente nell’attuazione del Piano Regolatore del Porto, QUI e  QUI

5. il mancato rispetto o comunque la non trasparenza sul rispetto di numerose norme ambientali da parte della Autorità Portuale,  QUI e QUI

6. la cancellazione del sito di bonifica nazionale di Pitelli e l’apertura di una nuova discarica nelle colline di Pitelli (Saturnia),  QUI












CONCLUSIONI 
Tutte  questioni, quelle sopra elencate, ma ne potremmo aggiungere altre ovviamente, che l’On Orlando ha fino ad ora seguito poco o niente, ma che ora per dovere istituzionale dovrà seguire anche per  contribuire, per la parte di sua competenza, a cambiare gli indirizzi passati che con la tutela dell’ambiente c’entrano poco o niente. 














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