venerdì 24 settembre 2021

A Spezia non ci sono i Comitati del No ma di sicuro i professionisti della balla!

Devo leggere su La Nazione di oggi l'ennesimo attacco scomposto dell'ex Presidente della Autorità Portuale spezzina G. Bucchioni. Come al solito disegna gli ambientalisti e i comitati dei cittadini come una "manica" di incompetenti rissaioli da strada, cultori del No .
Ma è davvero così? PALLE!
Esempi:

1. sul porto da anni abbiamo proposto percorsi di attuazione che rispettino non quello che pensiamo noi ma quello che c'è scritto negli atti di approvazione del Piano regolatore portuale del 2006. Se ne sono fottuti a cominciare da questo signore quando era presidente della vecchia AP.


2. con altri professionisti nel lontano 2001 (quando ancora tutto era in gioco sulla linea di costa del porto commerciale) abbiamo proposto un progetto di fascia di rispetto vera (non quel muretto attuale inutile costato cifre assurde) che desse un nuovo fronte urbanistico ai quartieri di canaletto e fossamastra. Neppure preso in considerazione dalla Amministrazione Comunale di allora perchè li ci dovevano venire i palazzoni di merda che ci sono ora


3. abbiamo proposto da molti anni (anche in un Convegno presenti anche rappresentati del Governo Nazionale) di avviare parallelamente alla attuazione del Piano regolatore portuale del 2006 uno studio di impatto portuale sotto il profilo anche socio economico per capire le eventuali diseconomie che un mega porto commerciale poteva e può produrre nel nostro golfo. Nessuno ci ha risposto!


4. sui dragaggi avvertimmo per tempo che il modo di dragare scelto dalla AP avrebbe messo a rischio il golfo cosa che purtroppo è puntualmente avvenuta con relativo sequestro del cantiere. Il fatto che il processo abbia assolto tutti non elimina il danno ambientale prodotto che poteva essere evitato se si fossero ascoltati gli ambientalisti del "NO" !


5. abbiamo proposto nel 2006 un tavolo di confronto con un metodo condiviso per valutare la attuazione del PRP. Un tavolo la cui istituzione venne approvata dal Consiglio Regionale e che è stato boicottato sistematicamente da tutti i presidenti della Autorità Portuale succedutesi dal 2006. Ora l'attuale lo ripropone ma francamente i buoi (terzo bacino, fascia di rispetto ridicola) sono scappati da tempo dalla stalla, ma su questo vedremo...


6. sul rumore portuale abbiamo avanzato da tempo la richiesta anche al Governo di un apposito regolamento che disciplini le emissioni rumorose da attività portuale vicini a centri urbani come peraltro prevede la legge quadro sul rumore


7. sul waterfront nell'ormai lontano 2012 abbiamo organizzato un convegno dove abbiamo avanzato proposte precise frutto di studi di livello universitario. Non abbiamo neppure ricevuto un invito al confronto da parte delle varie Autorità


8. sul rigassificatore e i nuovi progetti per il trasporto del gnl nel golfo da anni chiediamo una rapporto di sicurezza portuale e un piano di emergenza portuale nonchè esercitazioni vere che coinvolgano i residenti. Neppure una risposta se non discorsi da bar da parte della Prefettura





Veniamo alle questioni più recenti toccate dalla intervista del sig. Bucchioni:


1. sul progetto di centrale a gas. Da 3 anni sostengo che il progetto è solo una nuova servitù energetica che non porterà nulla al territorio così come è ad oggi presentato, neppure sotto il profilo occupazionale. Da 3 anni sostengo che questo progetto deve essere inquadrato nella pianificazione energetica nazionale che tenga conto dei nuovi indirizzi europei sulla neutralità climatica. Non abbiamo mai chiesto come ambientalisti che "Enel se ne vada" come invece ho letto da parte di certi politici locali anche membri del Parlamento, ma semmai che investa in un progetto energia ambiente che produca un bilancio ambientale positivo nella zona est della città. Abbiamo per primi dimostrato, non con gli slogan, ma studiando le carte che non esisteva il deficit di produzione elettrica tale da giustificare il permanere del carbone e abbiamo dimostrato che, rispettando il vigente PNIEC, si può evitare una nuova mega centrale a gas pur garantendo la stabilità del sistema elettrico nazionale


2. sul biodigestore abbiamo chiarito che il sito scelto, non la tecnologia, è inaccettabile perchè troppo vicino al fiume Magra, alle falde idriche che danno l'acqua a gran parte della Provincia. Abbiamo chiesto l'attuazione del Piano approvato nel 2018 non da noi ma dalla Provincia di Spezia. Siamo stati trattati, non solo noi ma ben 3 amministrazioni comunali, a pesci in faccia da Regione e Provincia






Concludendo...
Allora la vogliamo finire di rompere il belino con le accuse sugli ambientalisti del NO? Il confronto non è tra NO e SI ma sul come si deve usare il territorio, sui metodi per valutare le scelte, sugli effetti di lungo termine su cui devono essere valutate progetti e proposte.


Avremmo voglia di discutere di questo, abbiamo avuto sempre voglia di discutere di questo ma non ci è stato reso possibile dalla supponenza di un ceto dirigente cittadino (identico tra centro sinistra e centro destra) e che secondo me non è cambiato se non a parole.
Avete fatto quello che avete voluto di questo golfo , ne avete fatto scempio per favorire gli interessi di pochi almeno abbiate lo stile di smetterla con la litania dei "professionisti del no". 

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