Anche
alla luce della indagine in corso da parte della UE sulle modalità di utilizzo
dei finanziamenti del POR Liguria – FESR 2007 -2013 è necessario ricostruire
alcuni passaggi amministrativi utilizzando gli stessi atti ufficiali del Comune
riportati dal Sindaco nel Consiglio Comunale del 11/7/2013.
Con
delibera del 13/10/2008 (vedi
QUI), il
Consiglio Comunale approva la partecipazione del Comune della Spezia al P.O.R.
Liguria - Fesr 2007-2013,  Asse 3
“Sviluppo Urbano” in qualità di soggetto proponente dei due Progetti
Integrati  Territoriali: Centro storico e
periferie urbane della costa di Levante.
Il
giorno dopo, 14/10/2008,  la Giunta approva invece una ipotesi di
intervento di recupero e pedonalizzazione di Piazza Verdi.
La
delibera approvata in Consiglio  il 13/10/2008 ai fini della partecipazione
 delinea un indirizzo progettuale per il
centro storico coerente con le finalità dei finanziamenti POR Liguria FESR
2007-2013 (Asse 3): 
1. elevare la qualità
della vita e il livello di vivibilità nell’ambito urbano, 
2. contrastare il disagio
e la marginalità sociale, 
3.  migliorare l’accessibilità ai servizi
pubblici, 
4. prevenire i rischi
derivanti da potenziali esondazioni dei corsi d’acqua, frane e smottamenti 
dei
versanti collinari, erosione dei tratti costieri, - potenziare i sistemi di
collegamento fisico, sviluppando alternative ecocompatibili, 
5. all’utilizzazione dei
veicoli privati nella città, allo scopo di ridurre la congestione e  l’inquinamento, e promuovendo un uso più
razionale dell’energia. 
Riportiamo
gli indirizzi progettuali contenuti in detta delibera per il progetto integrato
del Centro Storico: 
“
Idea Forza : Completamento degli
interventi di riqualificazione e recupero avviati attraverso il  Contratto di Quartiere ed il POI del centro
storico ed incremento dell'accessibilità e centralità  delle piazze del centro cittadino, attraverso
un riassetto del trasporto pubblico locale orientato al  decongestione del traffico ed il potenziamento
dei collegamenti filoviari.  Il progetto
prevede la riorganizzazione della mobilità urbana (in attuazione del nuovo
piano  urbano del traffico) attraverso il
potenziamento del trasporto pubblico sostenibile, l’installazione  di sistemi di info-mobility e la diffusione
del bike-sharing, nonchè interventi volti al  miglioramento pedonale di alcune piazze, con
l’annessa realizzazione di nuovi parcheggi  interrati (alcuni già previsti, anche a carico
di privati, o in corso di realizzazione) e la  predisposizione di collegamenti meccanizzati
tra città e zona collinare. E’ inoltre previsto il potenziamento delle rete dei
servizi socio-culturali con il recupero di edifici dismessi; il  potenziamento della dotazione di verde
pubblico connesso alla valorizzazione della principale ì emergenza
storico-architettonica della città (Castello San Giorgio); l’attivazione di
reti  tecnologiche, WiFi e banda larga (utilizzando
i cavidotti già predisposti), volte a garantire la  connessione di tutti gli uffici pubblici e
l’accesso ai servizi on-line con idonee postazioni presso  le piazze del centro cittadino, nonchè
l’ampliamento del sistema di video-sorveglianza. Dal  punto di vista ambientale si segnalano
inoltre: l’ambientalizzazione del canale Lagora, la  diffusione del sistema di raccolta
differenziata dei rifiuti, l’installazione dei sistemi di  illuminazione alimentati con fonti rinnovabili
e di impianti di produzione di energia alternativa  presso strutture pubbliche esistenti e/o
edifici/spazi recuperati.” 
Gli
indirizzi progettuali sembrano affermare una idea ampia di riqualificazione del
centro storico che avrebbe richiesto una istruttoria adeguata in grado di
censire bisogni prioritari. E’ comunque chiarissimo che il progetto per centro
storico avrebbe dovuto privilegiare la riorganizzare del traffico  utilizzando strumenti innovativi informatizzati
, realizzando parcheggi interrati. Sotto il profilo urbanistico si fa
riferimento alla necessità di migliorare la centralità e accessibilità delle
piazza ma senza far riferimento ad una piazza particolare, mentre sotto il profilo storico architettonico si fa riferimento alla valorizzazione del castello San
Giorgio. 
Il
giorno dopo invece senza alcuna istruttoria adeguatamente motivata si fa
approvare dalla Giunta una ipotesi, molto generica di riqualificazione della
piazza Verdi, prevedendo già l’abbattimento dei pini senza che venisse avviata
la procedura di verifica dell’interesse storico architettonico. Non a caso la
relazione che cercherà di dimostrare, in modo errato come ormai sappiamo, la
non valenza culturale e storico architettonica della parte centrale della
Piazza Verdi, arriverà solo nel 2009 , allegata al bando di selezione che ha
portato alla vittoria del progetto Vannetti – Buren.
Poi
nel 2010 a pagina 62 della relazione
dirigenziale del Comune sullo stato di attuazione dei Programmi (vedi  QUI) si
legge: “Per quanto riguarda invece il
progetto POR-FESR “centro” è stato predisposto alla fine dello  scorso anno un bando di progettazione in due
gradi per la riqualificazione architettonica e artistica di  Piazza Verdi. Il concorso che è
particolarmente innovativo, in quanto prevede di coinvolgere fin dalla  fase iniziale della progettazione la
collaborazione tra un professionista “tecnico”, architetto/ingegnere e  un “artista visivo”, si è concluso nel mese
di febbraio con l’aggiudicazione del concorso al progetto  presentato dall’Arch. Vannetti in collaborazione
con l’artista francese Daniel Buren. Il progetto è stato  scelto da una giuria qualificata che ne ha
apprezzato la sua completa integrazione fra il lavoro di artista  e quello di architetto, fra i due metodi
creativi, che era il presupposto fondamentale del concorso”.
PRIME CONCLUSIONI
In
un solo giorno da una indirizzo generale di progettazione presentato per
ottenere il finanziamento europeo si è passati ad una ipotesi progettuale precisa e solo su Piazza Verdi,  che poco aveva ed ha a che vedere con gli obiettivi del citato asse 3 del POR Liguria –FESR 2007-2013, sia
con gli stessi indirizzi deliberati
dal Consiglio Comunale del 13/10/2008. Ne può bastare il generico riferimento alla
discussione in Commissione Consiliare, basterà guardare i verbali di queste
riunioni (o riunione) per capire che in questo passaggio non è stato presentato e tanto meno discusso alcun contenuto di istruttoria in grado di motivare questo salto nella idea di
progettazione del centro storico. 
Soprattutto
come confermato dalla relazione dirigenziale del 2010 sopra riportata ma anche
dallo stesso bando di selezione del progetto , come pure dal progetto vincente,
le motivazioni di queste scelte non sono per niente coerenti con i suddetti obiettivi
e indirizzi.  
In
altri e più precisi termini  si conferma
anche dalla analisi dei documenti ufficiali del Comune e dalla scansione
temporale degli stessi che c’è stata :   
1. una mancanza di
trasparenza nei vari passaggi amministrativi
2. una mancanza di
adeguata istruttoria per valutare le reali priorità del centro storico anche in
rapporto con le periferie
3. un mancato rispetto
degli obiettivi dei regolamenti europei e 
regionali sulle modalità di finanziamento ed  utilizzo dei fondi in oggetto;  se non in maniera del tutto marginale:
generico miglioramento della accessibilità della piazza, non essendo prevista
alcuna pedonalizzazione della stessa ma una ZTL classica. 
Come
si vede non è solo una questione di pini , sia pure simbolici ed importanti,  e neppure di polemica politica di parte,  c’è ben altro in ballo. C’è un modo molto
discutibile di istruire le pratiche amministrative, di utilizzare i fondi
pubblici, di individuare i bisogni prioritari della città e dei suoi
abitanti.  

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