NO non ci siamo in questo comunicato ci sono:
1. un errore metodologico molto grave che rischia di avere conseguenze concrete negative al momento dell'attuazione degli ambiti previsti dal Piano Regolatore del Porto (PRP),
2. una rimozione di due atti formali, uno del Comitato Portuale (modalità procedurali per l'approvazione del waterfront), l'altro del del consiglio regionale ( istituzione del Tavolo di Concertazione sull'attuazione del PRP)
Vediamo perchè.......
SULLA QUESTIONE DI COME VALUTARE L'ATTUAZIONE DEL PRP
Dispiace dover fare il professore però, non di valutazioni di impatto ambientale (VIA), ma di valutazioni ambientali strategiche (VAS) hanno bisogno i singoli ambiti in cui è suddivisa l'attuazione del PRP.
Non è una questione solo formale perchè applicare la VIA vuol dire dare per scontate le destinazioni generiche del PRP approvato in Regione a suo tempo quando invece queste destinazioni dovranno essere definite puntualmente nei singoli ambiti da appositi strumenti urbanistici come peraltro previsto dal giudizio di compatibilità ambientale del Ministero dell'Ambiente e dalla delibera del Consiglio Regionale che ha approvato a suo tempo il PRP.
In altri termini applicare solo la VIA significa spezzettare l'attuazione dei diversi ambiti con l'0biettivo al massimo di stabilire qualche misura di compensazione ambientale per le opere previste a cominciare dai nuovi mega banchinamenti. Applicare la VAS vuol dire poter mettere in discussione le destinazioni funzionali generiche del PRP e quindi verificare ad esempio le dimensioni delle banchine, le dimensioni delle navi container e del traffico marittimo mercantile.
Che sia necessario applicare la VAS deriva da due dati oggettivi.....
Il primo è che il PRP è un piano-quadro come definito da Ministero dell'Ambiente e Consiglio Regionale, quindi un piano che in sede attuativa potrà essere oggetto di valutazione anche ad integrazione delle generiche destinazioni funzionali dei singoli ambiti a cominciare da quelli strettamente legati al porto commerciale, considerato che tali generiche destinazioni sono frutto di analisi e studi vecchi di oltre 20 anni!
Il secondo è che quanto sopra è ora previsto dalla nuova legge regionale appena approvata dal Consiglio della Liguria e che alla lettera b) comma 4 articolo 2 prevede espressamente che per i contenuti pianificatori del PRP debba essere applicata la VAS.
E' ovvio, a scanso di equivoci, che se all'interno degli ambiti del PRP ci saranno opere a cui è applicabile la VIA questa dovrà essere applicata...... ma solo ad integrazione della VAS applicabile all'interno dei vari ambiti e tenendo conto delle correlazioni, in termini di impatto ambientale, tra gli ambiti stessi. Infatti come ho più volte spiegato, anche in questo blog, mentre
SULLA QUESTIONE DELLA DELIBERA DEL COMITATO PORTUALE
Con Deliberazione del Comitato Portuale del 9/3/2010 è stata approvata la normativa generale di Masterplan del Waterfront, e con deliberazione successiva (nel 2011) il Comitato Portuale ha approvato la disciplina di dettaglio per l’approvazione del nuovo Waterfront.
Come dimostra in particolare la delibera del 2011 sulla disciplina di dettaglio, la procedura di approvazione del Waterfront tende a considerarlo un progetto unico che dovrà essere approvato in modo accelerato e senza una valutazione complessiva dei suoi impatti economici, ambientali e sociali non solo sul centro città ma sull’intero golfo spezzino. Ecco quindi un esempio concreto di come non deve essere valutata l'attuazione di un ambito importante del PRP. E' chiaro che questa delibera debba essere rimossa perchè pesa come un macigno amministrativo sulla futura attuazione di tutto il PRP non solo per l'ambito waterfront in quanto esprime un indirizzo procedurale esattamente opposto a quello che ho descritto sopra.
SULLA QUESTIONE DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE
SEL nel suo comunicato rimuove completamente questo Tavolo istituito sulla base di un ordine del giorno approvato a larghissima maggioranza dal Consiglio Regionale al momento della approvazione del PRP.
Questo tavolo come ho spiegato qui è lo strumento per garantire non solo il coinvolgimento della comunità locale nell'attuazione degli ambiti del PRP ma anche di poter rivedere o comunque rivalutare le scelte fatte ormai molti anni fa quando furono approvate le destinazioni generiche del PRP per i vari ambiti. Tutto ciò è contenuto nell'ordine del giorno del Consiglio Regionale ma anche nel regolamento del Tavolo approvato anche da Autorità Portuale e Comune della Spezia, mai applicato.
CONCLUSIONI
Ben vengano quindi le sollecitazioni a discutere l'attuazione del PRP ma il tutto deve essere fatto con credibilità amministrativa, e farlo con credibilità amministrativa vuol dire, in attuazione dei sopra citati atti amministrativi e di legge di Ministero Ambiente e Consiglio Regionale, quanto segue:
1. chiedere la revisione della delibera del Comitato Portuale
2. chiedere l'avvio di un funzionamento reale del Tavolo di Concertazione
3. chiedere l'applicazione della VAS sull'attuazione dei singoli ambiti del PRP.
A seguito delle note che sembrano come sempre molto chiare (e non è la prima volta che vengono dette e scritte) un commento potrebbe essere che chi scrive vuol fare vedere all'opinione pubblica che opera in una direzione ed invece opera nella sostanza verso la direzione delle grandi connessioni - leggi A.P. e Comune e etc)
RispondiEliminacon tutto il rispetto non ho capito il commento del gentile anonimo....a quali connessioni si riferisce? vuol forse dire che faccio "oggettivamente" il gioco della Autorità Portuale e del Comune nella vicenda del PRP nonostante le apparenti critiche? o che altro? La ringrazio anticipatamente se vorrà chiarire pur restando nell'anonimato ovviamente.
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