venerdì 17 febbraio 2012

Elezioni a Spezia: una riflessione fuori dai soliti giochi di ruolo!


Campagna elettorale iniziata da tempo a Spezia.

Il futuro prossimo mi sembra chiaro, sicuramente per i risultati elettorali ma anche per la nostra città e i suoi problemi. 

Basta analizzare la realtà dei soggetti organizzati (partiti,liste civiche etc.) che stanno preparandosi per la nuova scadenza elettorale amministrativa




I PARTITI
1. Divisione e sciocca concorrenza tra la sinistra alternativa (SEL, Fed SIN),
frammentazione delle possibili liste alternative al sistema di potere locale (5 Stelle a altro che verrà),
2. le solite liste inventate all'ultimo momento (esempio quella dei medici o di una ipotizzata, dai Verdi, fuori tempo massimo lista civica ambientalista),
3. le forze c.d. di rinnovamento già pronte a saltare sul carro di Federici come l'IDV).
Tutto questo senza uno straccio serio di analisi su quello che è successo in questi anni, su come ha governato questo centro sinistra.

La destra sta facendo, come sempre, di tutto per far rivincere il centro sinistra, proponendo candidati deboli e soprattutto delle primarie confuse senza regole chiare e soprattutto su contenuti programmatici o generici o pericolosamente confusi.  
Questo è un dato che dovrebbe fa riflettere sia la sinistra alternativa , le c.d. forze innovative ma anche i movimenti e i comitati: perché questa incapacità della destra di porsi come reale ipotesi alternativa di governo in una città mal governata come Spezia è un sintomo clamoroso e palese dell’ANOMALIA DEL SISTEMA DI POTERE ……. Una anomalia che dovrebbe far capire la emergenza democratica che investe specificamente il nostro territorio.


I MOVIMENTI E  COMITATI
Di fronte a questo quadro politico si presenta un insieme di comitati e movimenti che sono belli chiusi nelle loro settorialità e che quando si uniscono lo fanno come mera sommatoria delle loro istanze.
Tutto ciò conferma la rimozione della questione del potere che pervade ormai i movimenti attuali frammentati in un neocorporativismo che a volte, qui da noi, assume toni ridicoli come la discussione se devono esserci o meno bandiere alle manifestazioni dei comitati....... verrebbe da dire ma sai cosa cazzo gliene frega a chi comanda di queste seghe mentali!!!  

E quando tenti di proporre percorsi di sintesi nell’azione politica e nell'analisi della situazione spezzina, nella necessità di avanzare proposte idee che abbiano un minimo di credibilità progettuale e di fattibilità tecnica, amministrativa e soprattutto economica……. c’è sempre il rompiballe di turno che ti accusa di eccesso di tecnicismo. Ma quale tecnicismo qui il problema è che nessuno fa più sintesi e le belle idee, le belle iniziative si perdono, si indeboliscono per eccesso di frammentazione.

Insomma anche tra i movimenti spezzini c’è una preoccupante tendenza al riduzionismo politico al tradurre la politica di rete in sommatoria di problemi, a tenersi “fuori della beghe della politica ufficiale” come se se questa fosse altro da noi cittadini. Emerge, da questo modo di ragionare e agire, un disinteresse verso la crisi e la perdita di sovranità delle istituzioni pubbliche come pure di una riorganizzazione delle stesse, come se ci fosse una fuga verso un neocorporativismo comunitario e territoriale. Chi ha fatto vertenze ambientali o ha preso parte a processi partecipativi in questi anni ha notato sicuramente il prevalere di una cultura dei conflitti (o dei processi partecipativi) che porta a vivere questi conflitti/processi non come occasione per contribuire a modificare il modello decisionale ma come strumenti tattici per imporre il proprio punto di vista con mezzi tradizionali , interni all’attuale modello decisionale : ricorsi alla magistratura, liste civiche, manifestazioni se non addirittura trattative dirette con i politici che contano.

PARTITI E MOVIMENTI UNITI NELLA LOGICA DELLA FRAMMENTAZIONE
Insomma gli alternativi, partitici o di movimento, sembrano tutti molto attenti a salvarsi la loro coscienza, a dimostrare la responsabilità degli altri (i partiti)  o la propria settoriale identità e autonomia dalla  politica ( i movimenti e i comitati),  ma di sedersi intorno ad un tavolo e cominciare a pensare che cosa fare di questa città da qui ai prossimi 10 anni non frega un tubo a nessuno. Eppure che cavolo ci sarebbe bisogno di questa riflessione visto quello che sta succedendo all’economia di questa città (vedi qui ) considerato anche il quadro regionale (vedi quiper non parlare di quello nazionale che vi risparmio.


DI FRONTE A QUESTO QUADRO ……. 

NON MI INTERESSA SAPERE CHI HA RAGIONE

NON MI INTERESSANO LE SCUSE E LE MOTIVAZIONI DEI SINGOLI SOGGETTI CHE PORTANO A SCARICARE SUGLI ALTRI COLPE E RESPONSABILITA', 

NON MI INTERESSA NEPPURE DIRE LO AVEVO DETTO, ANCHE SE PURTROPPO E' VERO vedi qui  ........PERCHE' ANCH'IO COME TUTTI HO LE MIE RESPONSABILITA' DEL QUADRO ATTUALE.

NO NON VOGLIO GIUDICARE NESSUNO...... CONSTATO E QUELLO CHE CONSTATO MI RIEMPIE DI RABBIA! ……..

MA NON DI IMPOTENZA PERCHE’ ELEZIONI O MENO IO HO INTENZIONE DI NON CHIUDERLA QUI CON QUESTA DISCUSSIONE E CON I TEMI CHE SOLLEVO SOPRA.

CI VUOLE UN'ALTRA CULTURA POLITICA E DI GOVERNO IN QUESTA CITTA’ E BISOGNA LAVORARCI ELEZIONI O MENO. 

Perché come scrisse un poeta Paul Valery: “l’indignazione permanente è sintomo di bassezza politica” e aggiungo io porta solo al crollo della democrazia se non si trasforma in progetto e proposta di azione. 


2 commenti:

  1. ...l'UDC va al soldo del PD e Fli si divide sciogliendosi in una lista civica partecipando alle primarie del PDL con l'accordo già in tasca di sostenersi a vicenda a prescindere dal candidato che risulterà vincente tra i tre del centro destra....Ma allora e solo una questione di poltrone e in base al risultato spartirsi con manuale cencelli candidato sindaco, vice, assessori e componenti di cda?!

    RispondiElimina
  2. questo caro anonimo lo devi chiedere ai partiti che hai citato io sinceramente non posso risponderti visto che nel mio post prospetto un percorso ben diverso su cui è legittimo dissentire ma che nulla ha a che fare con il centro destra e le sue primarie. Staremo a vedere l'unica cosa di cui sono certo è quella di restare ancorato ai contenuti sviluppati in questi anni di vertenze contro il sistema di potere locale non solo sull'ambiente ma anche sull'uso del territorio in generale, sulla democrazia e la trasparenza. Se restiamo fermi ai contenuti, ai bisogni reali dei cittadini, alle emergenze reali del nostro territorio non ci potranno essere spartizioni che tengano........ ovviamente secondo me! Perchè è solo di me stesso che posso rispondere il che come dire non mi rende molto ottimista!

    RispondiElimina