Quando arrivano le elezioni a Spezia le critiche diffuse, soprattutto se provenienti dal c.d. popolo della sinistra, al modo di amministrare da parte del centro sinistra vengono in parte edulcorate dalla solita questione: “non si può essere troppo radicali, bisogna essere moderati o comunque trovare mediazioni per continuare a far governare la sinistra nella nostra città”.
Ma cosa vuol dire essere radicali o moderati? Io personalmente non mi sono mai considerato un estremista soprattutto quando si tratta di problemi concreti come l’ambiente, la salute dei cittadini, l’uso del territorio. Il problema è che la distinzione tra radicali e moderati (anzi responsabili) è costruita ad arte per impedire al momento della campagna elettorale una discussione di merito sui problemi della città e su modo di governarla da parte degli Amministratori del centro sinistra.
Allora vorrei portare degli esempi concreti dettati dalla mia breve esperienza di ex amministratore e dalla mia lunga esperienza di cittadino attivo sui problemi del nostro territorio.
Parto volutamente da lontano non per fare della polverosa storiografia ma per dimostrare che quello che ha governato e governa questo territorio è un potere radicato da decenni che non ha mai cambiato il proprio modo di gestire la cosa pubblica: clientele e affari, condite da incompetenza ed inefficienza, il tutto contro l'interesse generale della città e della stragrande maggioranza degli spezzini.
ESEMPI DALLA MIA BREVE ESPERIENZA DI AMMINISTRATORE
1999. Quando da Assessore chiedevo dei controlli più stringenti sulla gestione di Acam, costruendo un modello di Autorithy per la tutela del cittadino/utente dei servizi, l’allora Direttore Generale del Comune (quello che guadagnava all’epoca uno stipendio superiore al Presidente della Federal Reserve USA) mi rispondeva: “L’Acam deve controllarsi da solo…… così si fa nelle moderne gestioni aziendali!”. Abbiamo visto ora come è finito l’autocontrollo moderno di Acam. A proposito di moderati e buona amministrazione!
1999. Quando portai in giunta comunale la delibera con la quale chiedevo una radicale ristrutturazione dell’assessorato all’ambiente basata sulla competenza e la professionalità, azzerando la struttura dirigenziale di allora (che poi è la stessa di adesso) chiaramente non adeguata alla gestione di una materia ormai molto complessa come la tutela dell’ambiente, tutti gli assessori mi risposero che non si potevano sfiduciare i dirigenti del Comune. Alla mia domanda perché?........ Il silenzio, nessuna motivazione di merito forse perché le vere motivazioni non si potevano rivelare. A proposito di moderati!
2000. Nel breve periodo di assessorato (9 mesi in tutto) tentai di costruire il settore Ambiente, creando un ufficio legale ambientale, un osservatorio bonifiche, un sistema di monitoraggio, attraverso uno sportello nelle Circoscrizioni, sul livello di soddisfazione della utenza nei confronti del servizio rifiuti gestito da Acam. Tutto questo venne smantellato nel giro di pochi mesi dopo le mie dimissioni. A proposito di buona amministrazione!
2000. quando proposi come nuovo dirigente del settore ambiente il comandante dei Vigili Urbani, il Direttore Generale del Comune mi disse testualmente : “ non va bene questa proposta perché quando il nuovo dirigente andrà sull’area IP (in fase di inizio bonifica all’epoca ndr.) come dirigente dovrà vederla in un modo, ma come comandante dei Vigili visti i suoi poteri di vigilanza nei reati potrebbe vederla in ben altro modo non molto coerente con il ruolo di dirigente del Comune”. Come dire se sei amministratore o dirigente e vedi cose che possono costituire ipotesi di reato è bene tu volga lo sguardo altrove…… Lascio a chi legge valutare il significato di questa frase, dalle mie parti si definisce con una parola che comincia con “m” e finisce con “a” e non è merda!
2000. nel Marzo di quell’anno proposi al Dirigente del Comune di incaricare un consulente di chiara fama (il Dott. Busà) già consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla emergenza discariche abusive nel Casertano e in Sicilia. Il consulente avrebbe dovuto supportare il Comune nella procedura di bonifica dell'area IP. La risposta del dirigente fu “ma quel dottore è iscritto ad Alleanza Nazionale”. Come dire non importa il curriculum conta la tessera di partito, ovviamente l'anomalia spezzina non sta nella frase (l'Italia è il paese dei raccomandati con tessera allegata), ma in chi la pronunciò, un dirigente apicale, una figura quindi che dovrebbe essere terza nella gestione della cosa pubblica...... a proposito di moderati e buona amministrazione!
2000. quando da assessore chiesi di fermare il rilascio del permesso di costruire della nuova Ipercoop all’area ex IP perché prima per legge bisognava effettuare la bonifica e solo dopo si potevano decidere le scelte urbanistiche dell’area, mi venne risposto dal Sindaco, dalla Giunta, dai Dirigenti del Comune che no il permesso poteva essere rilasciato comunque; non solo ma l’allora segretario generale del Comune molto “carinamente” mi apostrofò come “amico dei magistrati e della polizia giudiziaria”, forse per lui essere amici della magistratura era un offesa magari preferiva "altre compagnie". Poi dopo l’incontro con l’allora procuratore Attinà il Sindaco insieme con il sottoscritto, rilascia in data 6/1/2000 una dichiarazione con la quale bloccava il permesso di costruire fino :”al rilascio, nei termini di legge della certificazione della avvenuta bonifica dell’area, da parte dell’ente preposto”. Pochi mesi dopo, senza che nessuna bonifica fosse avviata, il Comune (data 10/8/2000) rilascia il permesso di costruire in barba alle leggi vigenti e agli impegni presi pubblicamente pochi mesi prima dal Sindaco, ed ovviamente da il ben servito al consulente che nel frattempo aveva, ma guarda la coincidenza, fatto bocciare un finto progetto di bonifica presentato dalla società proprietaria dell'area, tanto finto che dai verbali della conferenza dei servizi risulta che perfino i sepolcri imbiancati dell'Arpal lo criticarono duramente. Ovviamente dopo la bonifica ha proceduto per anni senza metodologie corretta e senza veri controlli producendo puzze e disagi enormi a migliaia di cittadini....... A proposito moderati!
2000. sulla base di un incarico promosso dal sottoscritto nella qualità di assessore, il 25/3/2000 presento alla Giunta, una relazione (predisposta da un pool di consulenti autorevoli con la supervisione dell’allora ufficio legale del Comune) con la quale si dimostra la fattibilità giuridica di una azione di risarcimento danni nei confronti di Enel SpA , sulla base di una pregressa sentenza di condanna in sede penale dei dirigenti Enel per emissioni inquinanti. Il Comune non solo non utilizzerà mai quella relazione ma stipulerà una convenzione con Enel SpA, rinunciando alla causa. Quella convenzione si dimostrerà una “sola”, visto che Enel SpA in cambio della rinuncia alla causa da parte del Comune rifila allo stesso terreni ancora da bonificare e quindi non utilizzabili. La Convenzione come è noto è ancora adesso in attesa di essere firmata e/o attivata. A proposito di moderati e buona amministrazione!
ESEMPI DALLA MIA LUNGA ESPERIENZA DI CITTADINO ATTIVO SUI PROBLEMI AMBIENTALI
1990. Il referendum consultivo sulla centrale Enel, pochi lo ricordano, conteneva una terza domanda che prevedeva la possibilità di mantenere un impianto di ridotte dimensioni con tecnologie innovative (diverse dalla desolforazione dei fumi) nel disinquinamento del carbone e investendo una parte dei soldi in politiche di risparmio energetico ed uso delle fonti rinnovabili. Ricordo ai distratti che all’epoca Enel era pubblica e quindi i risultati del referendum avrebbero potuto essere imposti ai dirigenti dell’Enel, ricordo anche che uno dei filoni principali di tangentopoli fu proprio quello della ristrutturazione delle centrali con la desolforazione dei fumi per il quale autorevoli amministratori Enel dell’epoca finirono in galera.
Ovviamente questa terza domanda contenuta nel referendum venne bocciata dal consiglio comunale impedendo un pronunciamento dei cittadini su di uno scenario che se perseguito avrebbe dimostrato la inutilità energetica, economica ed ambientale della grande centrale a carbone con desolforazione dei fumi (quindi con movimentazione di grandi quantità di materiali inquinati e inquinanti, in entrate e uscita: calcare, gesso, ceneri) e soprattutto avrebbe spostato risorse sul territorio, mentre come è noto dopo la ristrutturazione della centrale la occupazione è passato dai quasi 900 dipendenti a meno degli attuali 300…….. A proposito di moderati o responsabili!
1995. Con un intervento in consiglio comunale (il 19/5/1995) proposi la costituzione di una Autorità per il controllo della gestione dei servizi pubblici a rilevanza ambientale (acqua, rifiuti, trasporti) secondo un modello innovativo che all’epoca pochissimi Comuni in Italia avevano preso in considerazione. Ovviamente si preferì proseguire nella gestione del CONIR (allora consorzio forno inceneritore ) trasformandolo in una azienda speciale per permettere alla politica di continuare a controllare la gestione di quei servizi in una logica clientelare come poi la vicenda ACAM ha dimostrato. A proposito di moderati e buona amministrazione!
2000. Con una relazione (vedi al seguente LINK ) ad un convegno al Centro Allende (in data 8/9/2000) pochi mesi dopo le mie dimissioni da Assessore dimostrai come la gestione dei rifiuti da parte di ACAM era già allora fuori controllo, che il contratto di servizio tra Comune di Spezia ed ACAM non permetteva l’applicazione di alcuna sanzione a carico di ACAM, che i costi dei materiali e macchinari per la gestione del servizio contenuti nel capitolato tecnico del contratto di servizio era completamente fuori mercato. Tutti questi dati erano stati già forniti alla Giunta e alla Dirigenza del Comune anche nel periodo in cui ero Assessore ed erano stati oggetto di numerose interviste del sottoscritto sulla stampa locale. A proposito di moderati e buona amministrazione!
2001. viene presentato dall’Architetto Cappellini, con il contributo del sottoscritto sotto il profilo giuridico amministrativo, un progetto di fascia di rispetto dell’area portuale, legato alla realizzazione di barriere (fonoassorbenti), barriere che avrebbero avuto anche un effetto di riduzione delle ricadute di polveri fini dalla attività portuale verso i quartieri limitrofi di Canaletto e Fossamastra. Il progetto venne elaborato su incarico della Compagnia Lavoratori Portuali e venne presentato nella sede della Unione Industriali (novembre 2011); c’era la disponibilità di ACAM Energia a realizzarlo e soprattutto c’era un bando della UE che finanziava fino al 70% a fondo perduto progetti di questo tipo. Il progetto venne bloccato dai dirigenti del Comune, “non è così che si ridà un fronte urbanistico alla zona est della città” così affermò il dirigente dell’urbanistica dell’epoca (che è lo stesso di oggi). Ma il progetto venne bocciato anche dallo stupido “ricatto” del Presidente della Autorità Portuale dell’epoca che chiese al sottoscritto per poter andare avanti con la realizzazione del progetto di firmare l’adesione al Piano Regolatore del Porto ancora prima di una vera valutazione degli impatti ambientali per scenari come avevano richiesto associazioni ambientaliste e V Circoscrizione, ricatto a cui il sottoscritto si rifiutò di sottostare ovviamente. Come dire vuoi una buona cosa per la città? Prima devi dimostrare di essere “affidabile”. A proposito di moderati!
2001- 2010. In questi anni sia il sottoscritto, sotto il profilo del supporto tecnico metodologico, che le associazioni ambientaliste e i vari comitati dei cittadini, hanno più volte proposte sulle grandi scelte strategiche della città percorsi partecipativi e di trasparenza. Tutti questi percorsi sono stati fatti fallire sistematicamente da parte delle varie amministrazioni comunali succedutesi in quegli anni:
1. Fallita la Inchiesta Pubblica sulla procedura di VIA del Piano Regolatore del Porto
2. Falliti percorsi di Agenza 21 e di Conferenza Strategica sullo sviluppo della città
2. Fallito l'osservatorio su Acam
2. Fallito l'osservatorio sulle bonifiche
3. Fallito l'osservatorio sull'area IP
4. Fallito il Tavolo di confronto sull'attuazione del PRP
5. Mai avviato un confronto serio e organizzato sulla nuova AIA alla centrale Enel
6. Non accettato un modello di confronto (che in lungo documento avevo proposto oltre due anni fa ed al quale il Sindaco Federici non ha mai risposto) sul nuovo Waterfront.
Ovviamente ad ogni campagna elettorale i candidati a sindaco del centro sinistra si riempiono la bocca di partecipazione come sta facendo Federici in questi giorni anche qui a proposito di radicali v/s moderati!
2012. rinvio alle ultime proposte programmatiche avanzate dal sottoscritto in questo post , che dimostrano come chi critica in questa città alla luce del sole lo fa sempre in modo motivato, non certo estremistico o da “partito del no” di cui ama cianciare il Sindaco Federici. Come dire la storia continua……….
Potrei continuare con gli esempi vecchi e nuovi, e chissà che su questo tema non mi venga voglia di scrivere un libro sulla storia della politica cittadina di questa città.
Ma anche dai parziali esempi sopra svolti si chiarisce come la differenza nella nostra città non stia tra radicali o moderati , ma:
tra chi rispetta la legge, il merito, la responsabilità, la trasparenza, l’interesse generale nella amministrazione pubblica
e chi invece usa il potere per promuovere clientele, per auto riprodursi all'infinito come casta politica.
Ecco che l’accusa di essere troppo radicali a coloro che a Spezia criticano la gestione della cosa pubblica in tutti questi anni, nasconde in realtà la volontà di avere dei cittadini moderati e responsabili, cittadini che parlano sottovoce o addirittura di nascosto. La nostra classe dirigente vorrebbe al massimo il mugugno alla spezzina come in questa vignetta a fianco che ben sintetizza quanto scritto fino ad ora.
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