Il ricorso (sottoscritto da WWF - Assoutenti e moltissimi residenti) contesta un dato incontrovertibile questo progetto è vecchissimo e ad oggi è stato bloccato solo dalla insipienza della classe politica (tutta) che ha governato la regione dagli anni 90 ad oggi. Questo giusto per chiarire chi blocca e cosa.
Dopodiché proprio perché il progetto è vecchio questo si fonda su una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del 1995 poi ripresa senza cambiare granché con delibera CIPE nel 2006.
La legge è chiarissima (comma 5 articolo 25 DLgs 152/2006 QUI) sul punto se il progetto sottoposto a VIA non viene realizzato entro 10 anni (nel caso di infrastrutture come quella di cui stiamo trattando) la procedura di approvazione deve essere archiviata e occorre riaprire un nuovo procedimento di VIA con un nuovo progetto.
Attenzione, come afferma la giurisprudenza in materia (nazionale e comunitaria) la questione non è solo formale ma sostanziale.
La VIA verifica l'impatto di un progetto in relazione allo stato attuale del sito in cui deve essere realizzato ma in questo caso sono passati 26 anni e nel frattempo il sito interessato dal tracciato ferroviario è stato modificato anche da nuovi vincoli sia sulla tutela della biodiversità sulle aree protette e sui vincoli paesaggistici per non parlare dei nuovi indirizzi sulla grande infrastrutture viarie anche relativamente ai nuovi vincoli ambientali del GreenDeal e normativa attuativa.
In sostanza i ritardi nei progetti e la loro vetustà determinata dalla incapacità di chi ha governato da oltre 30 anni la Liguria non possono ricadere sull'ambiente.
Non si tratta di bloccare si tratta di decidere rispettando l'ambiente, la qualità della vita di chi vive sui territori e la legge. In particolare sulla vita dei cittadini faccio notare che il ricorso è sostenuto da decine di famiglie di residenti che hanno pieno diritto a tutelare la loro proprietà e la loro vita anche considerati i progetti alternativi presentati da anni da più parti non solo ambientaliste e totalmente ignorati da Ferrovie e Regione.
Dopodiché proprio perché il progetto è vecchio questo si fonda su una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del 1995 poi ripresa senza cambiare granché con delibera CIPE nel 2006.
La legge è chiarissima (comma 5 articolo 25 DLgs 152/2006 QUI) sul punto se il progetto sottoposto a VIA non viene realizzato entro 10 anni (nel caso di infrastrutture come quella di cui stiamo trattando) la procedura di approvazione deve essere archiviata e occorre riaprire un nuovo procedimento di VIA con un nuovo progetto.
Attenzione, come afferma la giurisprudenza in materia (nazionale e comunitaria) la questione non è solo formale ma sostanziale.
La VIA verifica l'impatto di un progetto in relazione allo stato attuale del sito in cui deve essere realizzato ma in questo caso sono passati 26 anni e nel frattempo il sito interessato dal tracciato ferroviario è stato modificato anche da nuovi vincoli sia sulla tutela della biodiversità sulle aree protette e sui vincoli paesaggistici per non parlare dei nuovi indirizzi sulla grande infrastrutture viarie anche relativamente ai nuovi vincoli ambientali del GreenDeal e normativa attuativa.
In sostanza i ritardi nei progetti e la loro vetustà determinata dalla incapacità di chi ha governato da oltre 30 anni la Liguria non possono ricadere sull'ambiente.
Non si tratta di bloccare si tratta di decidere rispettando l'ambiente, la qualità della vita di chi vive sui territori e la legge. In particolare sulla vita dei cittadini faccio notare che il ricorso è sostenuto da decine di famiglie di residenti che hanno pieno diritto a tutelare la loro proprietà e la loro vita anche considerati i progetti alternativi presentati da anni da più parti non solo ambientaliste e totalmente ignorati da Ferrovie e Regione.
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