La
vicenda della centrale Enel spezzina con il futuro dell'area è stata gestita
dalla politica nazionale (in primo luogo) e a scalare da quella regionale e
locale in modo dilettantesco ed opportunista in chiave di sola bassa cucina elettorale.
A
livello dei Governi di questi anni abbiamo assistito alla incapacità strategica
di gestire la transizione alle fonti rinnovabili con una politica nazionale
autonoma e ora siamo a pietire il gas ad altri sistemi dittatoriali o agli USA
con costi che si scaricheranno su imprese e cittadini. L'emblema di tutto ciò è
stata le gestione del sistema di incentivi per la transizione alle rinnovabili
tutto incentrato sulle fonti fossili (QUI) per non parlare delle migliaia di MW da
autorizzare in impianti da fonti rinnovabili lasciati a languire nelle
polverose stanze del Ministero prima dello Sviluppo Economico ora della
Transizione Ecologica.
A
livello regionale una totale incapacità di programmare e pianificare la
promozione delle fonti rinnovabili strettamente legato al non usare il potere di
intesa sulla centrale a gas proposta al posto di quella a carbone, della serie
se non fai il tuo non puoi chiedere agli altri.
A
livello locale la amministrazione comunale spezzina e l'opposizione hanno fatto a gara a
scaricarsi le responsabilità nascondendosi dietro provvedimenti formalmente giusti
ma non sufficienti come la variante urbanistica che senza progetti veri e
investitori veri rischia di lasciare l'area in un limbo come fu quella della ex
raffineria IP.
Ma per i dilettanti che ci
governano a livello regionale e locale l’importante è far vedere che hanno
chiuso la centrale a carbone per merito loro come una sorta di scalpo da
mostrare in campagna elettorale, uno scalpo rubato e fondato su una totale
falsità (QUI) come
quella del merito di aver bloccato il progetto di centrale a gas (QUI) che fanno
scopa con il fallimento sopra descritto.
P.S.
Che poi se vogliamo parlare
di coraggio contro la presenza della centrale a carbone l’unico che dimostrò di
averlo giocandosi la sua carriera politica, fu l’ex Sindaco Gianluigi Burrafato
che chiuse la centrale all’inizio del 1990, vedi QUI. Oggi i
politici fanno a gara sul merito di una chiusura voluta in primo luogo da Enel
stessa, della serie "ti piace vincere facile"!
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