Sul Secolo XIX di oggi ho riconosciuto pubblicamente il merito del Sindaco di Spezia per avere deciso il ricorso contro il Decreto che ha dato la Valutazione di Impatto Ambientale positiva al progetto di centrale a gas di Enel.
Il Sindaco però ancora una volta dimostrando una scarsa sensibilità istituzionale insieme con la notizia del ricorso si è avventurato in dichiarazioni che esagerano il ruolo svolto da lui e dalla sua amministrazione nella vicenda Enel.
PRIMO non è merito di questo Sindaco la chiusura del carbone come ho spiegato QUI quindi sarebbe ora di finirla con questa gara alla primogenitura individuale. Ho sempre riconosciuto la determinazione del Sindaco nel chiedere la chiusura della centrale a carbone ma prendersi tutto il merito prima che falso è francamente sciocco perché sminuisce la portata della questione transizione in atto anche a livello locale.
Non è d'accordo il sig. Sindaco? Immagino di si ma mi piacerebbe discuterne con lui anche pubblicamente.
La questione non è, come potrebbe pensare qualche tifoso, di primogenitura ma semmai che ricostruendo correttamente il quadro energetico che ha portato alla chiusura del carbone si può capire come gestire l'uscita dal carbone e la transizione alla generazione elettrica da fonti rinnovabili senza un mare di gas.
Se non si ha chiaro lo sfondo in cui si muovono anche le scelte locali sull'energia si sostengono strategie sbagliate anche per il territorio che si rappresenta.
SECONDO non è vero che tutte le Amministrazioni precedenti non abbiano fatto nulla contro la centrale a carbone. Voglio ricordare al Sig. Sindaco che c'è stato un Sindaco che l'ha chiusa con ordinanza la centrale in un epoca in cui fare una scelta del genere era un suicidio per la propria carriera politica, quel Sindaco si chiama Gianluigi Burrafato ed era a capo di una giunta socialcomunista come allora si diceva.
TERZO: nella metà degli anni 80 Enel venne a Spezia presentando un progetto allucinante per la città peggio della centrale esistente. Si prevedeva un aumento della potenza installata da 1800 MWe a 2400, un megacarbonile da oltre 5milioni di tonnellate di carbone che doveva servire anche le centrali del nord Italia , il raddoppio del pontile di attracco delle navi carboniere, il tutto senza vere tecnologie di desolforazione dei fumi..
Insomma un disastro ambientale e sanitario annunciato 100 volte superiore a quello che abbiamo avuto e che comunque non è stato certo una passeggiata come sanno bene i polmoni degli spezzini. Ebbene grazie ad una enorme mobilitazione di tutta la città venne convinta anche la Amministrazione Comunale dell'epoca ad opporsi a quel progetto e insieme con le nuove norme europee sulle emissioni da grandi impianti di combustione almeno questo scempio venne fermato.
QUARTO: nel 1990 un referendum consultivo appoggiato anche da tutto il Consiglio Comunale dell'epoca (maggioranza ed opposizione) divenne la base di consenso per costringere, qualche anno dopo, la imposizione alla centrale di tecnologie di desolforazione dei fumi e l'uso del metano agli avviamenti e in particolari condizioni meteo e vi assicuro che all'epoca tutto questo non era per niente scontato e lo posso dichiarare perché c'ero dentro quella battaglia.
Questa è in sintesi la verità storica di questa vertenza. Certo dopo la riapertura della centrale a metà degli anni 90 avvennero due fatti gravi: la modifica della legge degli scarichi idrici a favore della centrale a carbone, il rilascio dell'AIA del 2013 che non utilizzò la nuova normativa per imporre una riduzione drastica del carbone già all'epoca. Ma quando avvennero questi fatti tutti erano d'accordo maggioranza e opposizione di centro di destra e di sinistra tranne una piccola minoranza all'interno della quale non ho visto neppure negli anni più recenti (il 2013 appunto) ne il Sindaco attuale ne altri fulgidi combattenti dell'ultima ora contro il carbone.
Della serie a tutti questi ambientalisti dell'ultima ora piace vincere facile: sono diventati contro il carbone quando contro il carbone era perfino la stessa Enel!!!
Se vogliamo essere onesti intellettualmente il carbone ha chiuso perchè intorno alla centrale è cambiato tutto in materia di ambiente (effetto serra) ed energia (nuove tecnologie da fonti rinnovabili e da qui sono cambiate le politiche istituzionali e industriali. In questo senso quindi attribuire un ruolo decisivamente assoluto all'ultimo Sindaco in carica significa rimuovere tutto questo nuovo quadro e senza questo quadro , senza valorizzarne le ricadute nazionali e locali col cavolo che fermeremo definitivamente le fonti fossili. Come si fa a non capire tutto questo solo per guadagnare qualche "votarello", dove sono finiti i politici che lavorano "per non essere rieletti"? Beh in Italia questa categoria di politico non si è mai vista!
Veniamo all'oggi. Lo ripeto, soprattutto per i tifosi, il Sindaco ha avuto due meriti approvare una variante sull'area Enel che non prevede più l'uso delle fonti fossili, il secondo quello di presentare il ricorso al TAR del Lazio.
A questo punto il sig. Sindaco deve fare due ultimi passi e questo si dipende da lui:
1. chiedere con fermezza al Presidente della Regione di far deliberare, alla giunta che presiede, il no alla Intesa contro il progetto di centrale a gas
2. chiedere al Presidente di unirsi ai Comuni di Spezia e Arcola nel ricorso al Tar del Lazio.
Non dovrebbe essere difficile visti gli ottimi rapporti tra i due o no?
Certo a loro volta i partiti del centro sinistra che governano a Roma dovrebbero farla finita di scaricare tutte le colpe sulla Regione ma come dire chi non ne ha "scagli la prima pietra" come disse quel signore circa 2000 anni fa!
Non è d'accordo il sig. Sindaco? Immagino di si ma mi piacerebbe discuterne con lui anche pubblicamente.
La questione non è, come potrebbe pensare qualche tifoso, di primogenitura ma semmai che ricostruendo correttamente il quadro energetico che ha portato alla chiusura del carbone si può capire come gestire l'uscita dal carbone e la transizione alla generazione elettrica da fonti rinnovabili senza un mare di gas.
Se non si ha chiaro lo sfondo in cui si muovono anche le scelte locali sull'energia si sostengono strategie sbagliate anche per il territorio che si rappresenta.
SECONDO non è vero che tutte le Amministrazioni precedenti non abbiano fatto nulla contro la centrale a carbone. Voglio ricordare al Sig. Sindaco che c'è stato un Sindaco che l'ha chiusa con ordinanza la centrale in un epoca in cui fare una scelta del genere era un suicidio per la propria carriera politica, quel Sindaco si chiama Gianluigi Burrafato ed era a capo di una giunta socialcomunista come allora si diceva.
TERZO: nella metà degli anni 80 Enel venne a Spezia presentando un progetto allucinante per la città peggio della centrale esistente. Si prevedeva un aumento della potenza installata da 1800 MWe a 2400, un megacarbonile da oltre 5milioni di tonnellate di carbone che doveva servire anche le centrali del nord Italia , il raddoppio del pontile di attracco delle navi carboniere, il tutto senza vere tecnologie di desolforazione dei fumi..
Insomma un disastro ambientale e sanitario annunciato 100 volte superiore a quello che abbiamo avuto e che comunque non è stato certo una passeggiata come sanno bene i polmoni degli spezzini. Ebbene grazie ad una enorme mobilitazione di tutta la città venne convinta anche la Amministrazione Comunale dell'epoca ad opporsi a quel progetto e insieme con le nuove norme europee sulle emissioni da grandi impianti di combustione almeno questo scempio venne fermato.
QUARTO: nel 1990 un referendum consultivo appoggiato anche da tutto il Consiglio Comunale dell'epoca (maggioranza ed opposizione) divenne la base di consenso per costringere, qualche anno dopo, la imposizione alla centrale di tecnologie di desolforazione dei fumi e l'uso del metano agli avviamenti e in particolari condizioni meteo e vi assicuro che all'epoca tutto questo non era per niente scontato e lo posso dichiarare perché c'ero dentro quella battaglia.
Questa è in sintesi la verità storica di questa vertenza. Certo dopo la riapertura della centrale a metà degli anni 90 avvennero due fatti gravi: la modifica della legge degli scarichi idrici a favore della centrale a carbone, il rilascio dell'AIA del 2013 che non utilizzò la nuova normativa per imporre una riduzione drastica del carbone già all'epoca. Ma quando avvennero questi fatti tutti erano d'accordo maggioranza e opposizione di centro di destra e di sinistra tranne una piccola minoranza all'interno della quale non ho visto neppure negli anni più recenti (il 2013 appunto) ne il Sindaco attuale ne altri fulgidi combattenti dell'ultima ora contro il carbone.
Della serie a tutti questi ambientalisti dell'ultima ora piace vincere facile: sono diventati contro il carbone quando contro il carbone era perfino la stessa Enel!!!
Se vogliamo essere onesti intellettualmente il carbone ha chiuso perchè intorno alla centrale è cambiato tutto in materia di ambiente (effetto serra) ed energia (nuove tecnologie da fonti rinnovabili e da qui sono cambiate le politiche istituzionali e industriali. In questo senso quindi attribuire un ruolo decisivamente assoluto all'ultimo Sindaco in carica significa rimuovere tutto questo nuovo quadro e senza questo quadro , senza valorizzarne le ricadute nazionali e locali col cavolo che fermeremo definitivamente le fonti fossili. Come si fa a non capire tutto questo solo per guadagnare qualche "votarello", dove sono finiti i politici che lavorano "per non essere rieletti"? Beh in Italia questa categoria di politico non si è mai vista!
Veniamo all'oggi. Lo ripeto, soprattutto per i tifosi, il Sindaco ha avuto due meriti approvare una variante sull'area Enel che non prevede più l'uso delle fonti fossili, il secondo quello di presentare il ricorso al TAR del Lazio.
A questo punto il sig. Sindaco deve fare due ultimi passi e questo si dipende da lui:
1. chiedere con fermezza al Presidente della Regione di far deliberare, alla giunta che presiede, il no alla Intesa contro il progetto di centrale a gas
2. chiedere al Presidente di unirsi ai Comuni di Spezia e Arcola nel ricorso al Tar del Lazio.
Non dovrebbe essere difficile visti gli ottimi rapporti tra i due o no?
Certo a loro volta i partiti del centro sinistra che governano a Roma dovrebbero farla finita di scaricare tutte le colpe sulla Regione ma come dire chi non ne ha "scagli la prima pietra" come disse quel signore circa 2000 anni fa!
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