Nel gennaio 2009, 120 delegazioni
governative e 75 paesi firmatari (nazioni industrializzate e in via di
sviluppo) si sono riuniti a Bonn (Germania) per sottoscrivere lo statuto
dell'IRENA, l'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, la prima
organizzazione di respiro mondiale dedita unicamente a questo tipo di energie.
Il
rapporto (QUI) definisce gli obiettivi per mantenere la temperatura terrestre
sotto 1,5° di aumento:
1)
incrementi significativi della produzione e degli utilizzi diretti di energia
elettrica da fonti rinnovabili;
2)
sostanziali miglioramenti nell'efficienza energetica;
3)
l'elettrificazione dei settori di uso finale (es. veicoli elettrici e pompe di
calore);
4)
idrogeno pulito e suoi derivati;
5)
bioenergia accoppiata con cattura del carbonio e Deposito;
6)
uso dell'ultimo miglio della cattura e dello stoccaggio del carbonio.
Il
Rapporto dimostra come l'elettricità basata su fonti rinnovabili è ora
l'opzione di alimentazione più economica nella maggior parte delle regioni del
mondo.
Il
globale costo medio ponderato dell'elettricità dal solare su scala industriale
di nuova messa in servizio i progetti fotovoltaici (PV) sono diminuiti dell'85%
tra il 2010 e il 2020.
Le
corrispondenti riduzioni dei costi per l'energia solare concentrata (CSP) sono
al 68%; eolico onshore, 56%; e eolico offshore, 48%. Come un risultato, le
energie rinnovabili sono già l'opzione predefinita per gli aumenti di capacità
nel settore energetico in quasi tutti i paesi e dominano gli investimenti
correnti.
Però ricorda il Rapporto nonostante il buon progresso globale nella diffusione delle energie rinnovabili nel settore energetico, i settori dell'uso finale sono rimasti indietro rispetto a quello industriale e al riscaldamento domestico ancora fortemente dipendenti dai gas fossili.
Quindi
conclude il Rapporto la transizione energetica è ben lungi dall'essere sulla
buona strada e l'azione radicale è necessaria per cambiare la sua attuale
traiettoria. Il raggiungimento dell'obiettivo climatico per il 2050 dipende da
quanto verrà realizzato da qui al 2030 per cui
i prossimi otto anni saranno
fondamentali per accelerare la transizione alle energie rinnovabili. Qualsiasi
mancanza di azione a breve termine ridurrà ulteriormente la possibilità di
rimanere sulla dentro l’obiettivo di resta sotto gli 1,5°C di aumento
temperatura globale.
Solo
una azione accelerata e senza rimpianti permette di realizzare i benefici di
una transizione energetica giusta e inclusiva.
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