Questa idea, che gira in città, per cui il movimento contro il progetto Buren è
strumentalizzato assume toni ridicoli ma
è anche espressione di una cultura antidemocratica.
Il
ridicolo sta nel fatto che a seconda di chi lancia l'accusa di
strumentalizzazione, gli strumentalizzanti sono: la destra e l'estrema
sinistra, i commercianti del centro e quelli che sono per il centro commerciale Le
Terrazze, quelli che non vogliono la pedonalizzazione e quelli che la vogliono
troppo la pedonalizzazione, la spezia conservatrice e quella estremista, i
giovani rampanti e i vecchi dormienti, i trombati alle ultime elezioni
amministrative e quelli che non gli frega un tubo della politica, quelli che
"Federici mi sta sulle balle"
e quelli che "vorrei essere al posto
suo ma non ci sono", gli invidiosi e gli ignavi, i professionisti del
conflitto e quelli che non vogliono cambiare nulla, gli ambientalisti del no e
quelli che vogliono i SUV anche sui gradini delle poste, i fighetti radical e
gli urlanti mitomani, i miti e i mitomani.......
La
cultura antidemocratica, e qui la cosa si fa seria, consiste nel
non riconoscere legittimità politica all'avversario. L'avversario non ha una
sua opinione, una sua analisi, una sua proposta, l'avversario invece è
strumentalizzato, incivile, incolto, presuntuoso, mitomane, urlante......
l'aggettivo viene usato impropriamente per coprire, nascondere cancellare i
contenuti che l'avversario esprime.
Il tragico di
questo modo di condurre il dibattito pubblico sta nel fatto che coloro che lo
promuovono contribuiscono così a mandare in crisi l’unico vero attore della
sovranità democratica affermata dalla costituzione, l’unico vero soggetto che
può salvare la stessa democrazia rappresentativa: il cittadino attivo.
In questo modo, il cultori della “teoria della strumentalizzazione” concorrono all'assassinio della
legittimità di quelle istituzioni democratiche che a parole affermano di
difendere contro “l’orda” della
società civile.
Dopo resteranno in campo solo gli eletti nei loro Palazzi e i cittadini passivi
ostaggio entrambi dei poteri forti,
delle tecnocrazie che ormai governano di fatto i nostri territori.
Dopo resterà solo quel populismo che a parole costoro
dichiarano di volere combattere!
P.S.
Un Assessore Comunale ha detto recentemente: "noi siamo per la democrazia rappresentativa".....Egregio Assessore si ricordi che la democrazia rappresentativa si fonda sulla sovranità del popolo e il popolo resta sovrano anche dopo le elezioni!
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