Il
fronte del SI al progetto Buren interviene, sul Secolo XIX di oggi, per difendere l’Amministrazione Comunale e
soprattutto per attaccare pesantemente il fronte del NO.
Tra le varie
dichiarazioni
spicca per i toni assolutamente impropri al personaggio, quella di un noto
attore spezzino. Il signore in questione si lancia in una serie di insulti al
limite (forse superato, lo dico da
giurista) della querela per diffamazione: “Sono teleguidati, arroganti,
urlanti, tignosi, populisti, esaltati……. sono mitomani e monoriferiti: il loro infoiamento
dura in media al meno 6 mesi. Provare a spiegargli che sono pedine di un gioco
d’invidie sopra le loro teste, che i loro capi sono senza scrupoli e senza morale, amanti
dell’amante dell’amante più comodo? Inutile: sono solo macchiette
con un computer”.
Parole pesanti che fanno torto all’immagine
di un artista conosciuto e stimato: non
c’è nulla di merito solo insulti come se fossimo in una rissa da strada.
Eppure il Comitato ha sempre
argomentato il suo No al progetto Buren, elaborando documenti, pareri, atti
legali precisi puntuali, molto tecnici. E’ stato fatto un convegno nel Salone
della Provincia alla presenza anche di rappresentanti della Amministrazione
Comunale con relazioni molto precise non certo “urlanti e tignose”. Certo le
posizioni del NO sono discutibili come tutto è discutibile in democrazia ma non
sono certo espressione di mitomania come qualunque persona obiettiva può
constatare anche leggendo il mio blog alla apposita sezione piazza Verdi.
Eppure in questa vicenda è intervenuto un critico di fama come Sgarbi, del quale si potrà dire tutto sotto il
profilo politico, ma non certo che sia un incompetente nel suo campo.
Eppure la sospensione del
cantiere per eseguire il progetto di riqualificazione della Piazza è stato
sospeso per iniziativa di un Ministro del
PD (anche lui è strumentalizzato? Anche lui è un mitomane?) . Sono mitomani il Direttore Regionale dei Beni
Culturali? La Soprintendenza per i Beni Architettonici?
No
non ci siamo i toni sono chiaramente
esagerati, con battute che scendono a livello dello scontro personale, tanto da far pensare (ma sicuramente mi sbaglierò, considerato il livello culturale della persona) ad una irritazione
che questa persona prova verso la sospensione da parte del TAR Liguria della
sua nomina a consulente del Teatro Civico.
Però, se fosse così, suggerirei al noto attore di prendersela piuttosto con i dirigenti del Comune e l'assessore alla Cultura, incapaci di predisporre procedure di evidenza pubblica nel rispetto della legge
e della trasparenza. Quindi eviterei (sempre mi permetto sommessamente di suggerire) gli insulti ai cittadini che chiedono
semplicemente il rispetto della legge, istruttorie corrette e adeguate per il
Teatro Civico, come per Piazza Verdi, per la centrale Enel, per il ciclo dei
rifiuti, per le bonifiche nell’area ex
IP etc. etc.
Ma
tant’è una certa intellighenzia di sinistra in questa città spicca sempre per
prendere in considerazione la legge, le
corrette istruttorie, la partecipazione solo ed unicamente quando fanno comodo;
per abbandonarle immediatamente quando
possono mettere in gioco scelte decise quasi e sempre a priori e non discusse
con la città nelle sue diverse articolazioni sociali, culturali, politiche.
Emblematica in questo senso la
frase, riportata dal Secolo XIX, di un signore
membro del gruppo del SI, che di mestiere fa l’agente immobiliare. Il signore afferma: “ognuno la
pensa diversamente, il
bello e il dramma della democrazia e dell’urbanistica partecipata”. Forse
il signore, visto il mestiere che fa non ha molta dimestichezza con la
sociologia e quindi con le tecniche di partecipazione, ma assicuro il signore
che in questa città di urbanistica partecipata non si è mai sentito neppure il
sentore non dico l’applicazione pratica.
Il punto vero in realtà è un altro, anzi due .
Il primo è che questa volta, grazie
ad un Ministro che ha semplicemente esercitato le sue funzioni con celerità, è stata messa in
risalto la inefficienza amministrativa di dirigenti e amministratori
comunali. Ripeto le lacune istruttorie
sono state formalmente rilevate da atti degli organi periferici del Ministero.
Il secondo è che questa vicenda, e quindi anche le reazioni riportate dal Secolo XIX, conferma che il blocco di
consenso che sta intorno alla attuale Amministrazione Comunale, non ha la capacità culturale, tecnica,
amministrativa, giuridica di capire gli errori gravissimi compiuti da chi ci
governa; di più quel blocco non ha la cultura democratica per reggere un
confronto aspro ma da svolgersi nel merito e a non a botte di insulti.
Lo
so qualcuno dirà ma anche dal fronte del No a volte ci sono stati insulti,
questo può essere vero anche se solo in episodi isolati…..ma anche in questo
caso il vero punto è un altro.
Un
potere democraticamente eletto e la
intellighenzia che lo sostiene,
devono accettare i conflitti, le critiche aspre, devono rispondere
sempre nel merito, devono anticiparli i conflitti, devono comunicare a tempo
debito le impostazioni delle scelte……
È
un loro dovere che gli deriva proprio dall’essere stati votati dai cittadini …..
perché signori del SI al progetto Buren,
che trattate chi critica come una massa
di coglioni “teleguidati” (parole vostre), voglio ricordarvi sommessamente che la
sovranità, a livello locale come
nazionale, resta in mano ai cittadini anche
dopo il voto non viene consegnata in scatola chiusa (per 5 anni) a chi ha vinto
le elezioni.
P.S.
Un
altro rappresentante del fronte del SI, sempre sul Secolo XIX aggiunge infine: “Ma è mai possibile che a Spezia una minoranza
rumorosa si sia scoperta improvvisamente
esperta di urbanistica,
architettura ed arte”……
Si molti di noi sono esperti, ma forse il signore dovrebbe chiedersi quanto
siano esperti i dirigenti del Comune che non sanno neppure svolgere
correttamente le istruttorie che la stessa Soprintendenza chiedeva oltre 7 mesi fa e il Codice dei Beni
Culturali prevede dal 2004.
Ecco
chi sono gli esperti della vostra parte cari signori del SI. Fateci una bella meditata sopra che forse vi aiuterà a calmare i vostri nervi e ad abbassare i vostri toni!
Caro Marco,le mele non cadono lontano dall'albero,ecco perchè queste battute stupide trovano posto nel giornale.Meditate signori che chi vince le elezioni con uno scarto minimo come quello di Federici dovrebbe cercare il consenso e dare la voce ai cittadini che amministra ma forse diventano Onnipotenti e poi parlano di fascismo.Il voler imporre le loro scelte fa di loro dei piccoli Mussolini o dei piccoli Stalin ma i tempi non sono più quelli e la gente se Dio vuole si ribella per Piazza Verdi,per l'Enel,per le discariche,insomma per tutte le porcherie che fanno e dicono ORA BAST
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