sabato 24 luglio 2021

Centrale a gas: cosa devono chiedere i Parlamentari spezzini al Governo Draghi

I Parlamentari spezzini del centro destra propongono una iniziativa unitaria verso il Governo per chiedere lo stop alla centrale a carbone e il no al progetto centrale a gas.

Si tratta di una iniziativa tardiva a mio avviso ma comunque condivisibile almeno in generale. Il problema è cosa verrà chiesto al Governo. Quello che la politica locale continua a far finta (oppure proprio non è in grado) di non capire è che il progetto di centrale a gas per Spezia si inserisce in un progetto complessivo italiano ed europeo di transizione e in questo contesto va valutato comprese gli strumenti normativi con cui questa transizione, ad oggi, è stata attuata in Italia. A questo occorre aggiungere, questione non banale, che è in fase conclusiva il procedimento di VIA del progetto di centrale a gas spezzino, questione che a me pare decisiva nel senso che se non verrà archiviato rischia di spazzare via ogni proposito di stop a questo progetto salvo eventuali e improbabili ricorsi al TAR Lazio.

Provo ad elencare una serie di proposte che potrebbero avanzare i parlamentari spezzini al Governo anche se devo dire che ad oggi i due Governi Conte e il Governo attuale sul tema della transizione alla generazione elettrica da fonti rinnovabili hanno dimostrato una sudditanza inquietante verso le fonti fossili gas in primo luogo.

Comunque vediamo queste proposte che per ragioni di sintesi elenco di seguito schematicamente:


1. Occorre, al di la dell’atto di diniego alla Intesa impostato secondo quanto ho spesso indicato in questo blog (QUI), chiedere la archiviazione del procedimento di VIA, sul progetto di centrale a gas,  motivandolo con la necessità rivedere gli obiettivi della transizione al 2025 secondo gli ultimi indirizzi della UE: Green Deal nonché Comunicazione della Commissione sulla nuova strategia di adattamento ai mutamenti climatici (QUI) che porteranno a rivedere il Piano Nazionale di ripresa e resilienza approvato dall’ex Governo Conte II. Sotto il profilo strettamente normativo la giustificazione della archiviazione si potrebbe trovare nella non coerenza del quadro programmatico dello Studio di Impatto Ambientale del progetto di centrale a gas presentato da Enel con gli scenari suddetti.

2. Il punto 1 è rafforzato dal dato per cui ormai è chiaro come sia possibile (anche in coerenza con il PNIEC) chiudere la centrale a carbone spezzina e non realizzare la nuova centrale a gas senza mettere a rischio la stabilità del sistema elettrico nazionale e quindi europeo (vedi QUI)

3. impegnare il Governo ad accelerare i progetti in corso di autorizzazione presso il Ministero Ambiente sia per le fonti rinnovabili (impianti di accumulo compresi sia da realizzare che da riattivare garantendo così la programmabilità degli impianti a fonti rinnovabili per la stabilità del sistema elettrico) che per il potenziamento degli impianti a gas esistenti che permetterebbero di evitare sicuramente la continuazione della centrale a carbone dopo il 31 dicembre 2021 ma anche la prospettata nuova centrale a gas a Spezia;

4. aprire un confronto con il Governo sulla gestione del meccanismo del capacity market attualmente tutto indirizzato a favore delle fonti fossili e del gas in particolare (QUI) evitando che la proroga (QUI) della scadenza dei termini di questo sistema degli incentivi favorisca ancora il gas. Voglio ricordare che in Italia il meccanismo capacity market è stato approvato con Decreto Ministeriale, quindi non servirebbe neppure una legge per modificarlo. Certo ci sono le aste assegnate ma questo si può superare con un accordo al tavolo di concertazione suddetto che garantisca ai produttori la realizzazione di progetti diversi dalle nuove centrali a gas. 

5. contestare che, a prescindere dalla proroga, già fin d’ora sussiste un contrasto tra quanto disciplinato dal Decreto 28 giugno 2019 e la modalità con cui Enel ad oggi ha avuto accesso alla assegnazione delle aste di MW sopra citati. Basta leggere il Decreto e i suoi allegati (io l’ho fatto e spiegato QUI) per capire che ad esempio il progetto di centrale a gas di Spezia non poteva essere presentato da Enel e tanto meno potevano essere assegnati, con le aste già tenute, i GW di impianti che non avevano ancora alcuna autorizzazione. 

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