sabato 15 febbraio 2014

Il Golfo dei veleni noti, quelli da cercare e le balle della Autorità Portuale

Forcieri: "le notizie sui veleni presenti nel nostro golfo sono un grave danno di immagine per Spezia"....

Premesso che l'unico danno di immagine lo produce questo personaggio che ricopre una carica rispetto alla quale è chiaramente incompatibile secondo la giurisprudenza del Consiglio di Stato ( vedi QUIe,  se non abitassimo in un città che è la parodia di Paperopoli, non sarebbe mai stato nominato nel posto dove si trova.  


Premesso tutto ciò i veleni non c'è neppure bisogno di cercarli,  perché sono già stati in buona parte mappati basti guardare le parti in rosso di queste mappa che pubblico per l'ennesima volta. Questi veleni sono li da decenni e nessuno fa nulla a cominciare dalla Autorità Portuale  che ha in questi anni previsto le bonifiche solo di zone meno inquinate utili unicamente allo sviluppo del porto commerciale.

Per le aree più inquinate (vedi mappa appunto) nessuno fa nulla anzi qualche anno fa in una dei tanti decreti mille proroghe convertito nella legge 10/2010 (articolo 2 comma 2undicies vedi  QUI)  i fondi per gli interventi infrastrutturali del porto di Spezia (non quelli per le bonifiche) sono stati salvati, dalla inefficienza della stessa Autorità Portuale, grazie al fatto che il porto di Spezia si trova in un sito di bonifica nazionale come quello di Pitelli!  

Forcieri, senza provare un minimo di vergogna, fa un'altra affermazione: “ogni indagine sull’inquinamento nel golfo ha dato esito negativo”….quali indagini i due o tre controllini commissionati unilateralmente dalla Autorità Portuale?  Non scherziamo per favore. 




L’INQUINAMENTO PRESENTE NEL NOSTRO GOLFO
Vogliamo parlare invece dell’inquinamento presente nel nostro golfo e ufficialmente riconosciuto dall’unico studio serio fatto fino ad ora: il programma di caratterizzazione e relativo progetto preliminare di bonifica redatto dall’ICRAM (ente ora assorbito nell’ISPRA).
Questo studio mai smentito ha rilevato:
1. Concentrazioni di arsenico significative invece risultano nel tratto di mare davanti all'area della ex Pertusola e Cantieri navali di Muggiano, quindi vicinissimo alla parte iniziale della diga. Stesso discorso per il Rame, i PCB ( Policlorobifenili), i composti organostannici (TBT) per capire i rischi di questi ultimi vedi qui 
2. Sempre nell'area Pertusola e Cantieri del Muggiano abbiamo il cadmio: per questo ultimo nel seno di Pertusola ci sono concentrazioni che superano anche di due ordini di grandezza il valore d’intervento, con picchi pari a 485 mg/kg (pagina 75 studio ICRAM).
3. Valori di Idrocarburi Policiclici Aromatici (fino ad un metro di profondità del fondo) significativi invece nel tratto di mare di fronte alla parte ovest della diga ,verso Portovenere per intenderci (pagina 81 studio ICRAM).
4. concentrazioni notevoli di Zinco nel Seno della Pertusola (pagina 64 studio ICRAM): in particolare l'ICRAM rileva concentrazioni di molto superiori ai valori d’intervento (fino a 37772 mg/kg) in diverse aree, ma soprattutto davanti alla ex Fonderia di Piombo della Pertusola (pagina 61 studio ICRAM)
5. Per il piombo concentrazioni significative ovviamente nel Seno della Pertusola ma anche nella parte più ad est dei mitili, proprio davanti alla diga. Secondo lo studio ICRAM: "La contaminazione da Piombo (Pb) si presenta distribuita nei livelli superficiali lungo la fascia costiera, principalmente nel tratto interessato dalla ex Fonderia di Piombo della Pertusola e dalla cantieristica navale, con concentrazioni estremamente preoccupanti, superiori di due ordini di grandezza al valore di intervento (48518 mg/kg)" (pagina 56 studio ICRAM)
6. In relazione alle concentrazioni di Mercurio (Hg), si riscontra nei primi 50 cm uno stato generale di contaminazione per quasi tutta la fascia costiera e per un’area della parte meridionale della rada in prossimità della diga foranea (pagina 50 studio ICRAM).
  


IL PIANO DI BONIFICA SCOMPARSO
Chissà dove hanno messo, le istituzioni nazionali e locali, il suddetto progetto preliminare di bonifica della parte a mare del sito di Pitelli (di quello a terra di un vero progetto di bonifica non si è mai parlato!). Quel progetto nelle sue conclusioni  affermava: “In considerazione del fatto che gli interventi di bonifica relativi alle diverse aree potrebbero essere attuati in tempi diversi, dovrà essere data priorità a quelle aree in cui livelli elevati di contaminazione dei sedimenti potrebbero determinare situazioni di rischio sanitario-ambientale”.  Esattamente il contrario di quello che si è fatto fino ad ora.



COSA DEVONO FARE LE ISTITUZIONI LOCALI: AUTORITA'  PORTUALE COMPRESA
Allora Forcieri la smetta di fare dichiarazioni false e stupide e si adoperi, insieme con gli enti locali spezzini e la Regione , per cercare i soldi per la bonifica del golfo dall’inquinamento conosciuto. Sul resto sugli eventuali sversamenti anomali denunciati in queste settimane, ma in realtà presenti già negli atti processuali del processo su Pitelli, sarebbe bene che le istituzioni locali, Autorità Portuale compresa, attivassero una seria indagine complessiva sul nostro golfo e territori contermini facendola finita con gli inutili controlli  “spot” pubblicati anche in queste settimane.



P.S.
Sui rischi potenziali di impatto sulla salute di questi inquinanti ho già scritto  QUI.



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