mercoledì 18 dicembre 2013

Comune di Arcola: un PUC e una VAS fantasmi?

Il Comune di Arcola con un suo comunicato
(vedi QUIdichiara di avere presentato il Preliminare di PUC (Piano urbanistico comunale) , frutto di un percorso partecipativo e del superamento della Valutazione Ambientale Strategica (di seguito VAS).

La dichiarazione mi ha lasciato sconcertato come è noto nella VAS : “La fase di valutazione è effettuata anteriormente alla approvazione del piano programma ovvero all’avvio della relativa procedura e comunque durante la fase di predisposizione dello stesso”(comma 3 art. 11 DLGS 152/2006), inoltre 5. La VAS costituisce per i piani e programmi a cui si applicano le disposizioni del presente decreto, parte integrante del procedimento di adozione ed approvazione.” (comma 5 articoo 11 DLgs 152/2006).
Quindi la VAS non può limitarsi al preliminare di PUC ma deve accompagnare la procedura  del PUC fino alla sua approvazione finale. Approvazione che deve essere accompagnata dai documenti di VAS e da una dichiarazione di sintesi che dimostri il rispetto da parte del PUC di quanto deciso nel parere motivato che conclude la VAS. 

Incuriosito, da questa affermazione, che  presa in se sarebbe chiaramente contra legem, sono andato nel sito del Comune per capire se mi era sfuggito qualcosa.  


Purtroppo nel sito, a parte il comunicato,  non si trova assolutamente nulla, neppure una descrizione del percorso partecipativo svolto e tanto meno il documento del preliminare del PUC e soprattutto i documenti che comprovino la “superata VAS”  sic!

La questione è ancora più grave alla luce della delibera della Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle Amministrazioni Pubbliche (CIVIT) il Comune, come ho spiegato QUIha l’obbligo di pubblicare, tempestivamente, tra gli altri :
1. schemi di provvedimento prima che siano portati all'approvazione
2. delibere di adozione o approvazione
3. relativi allegati tecnici

Quindi nel comunicato del Comune si confermano, quanto meno, le superficialità tipiche delle Amministrazioni Comunali della nostra provincia,  spesso avvallate dalla Regione Liguria, in materia di VAS e di informazione e partecipazione del pubblico. 
Superficialità che hanno prodotto in più di un caso a delle vere e proprie illegittimità contestate e sanzionate da Corte di Giustizia e Corte Costituzionale. 
Si vedano i seguenti casi trattati nel mio blog:
1. Waterfront a Spezia (vedi  QUI e QUI)  
2. attuazione Piano Regolatore del Porto (vedi QUI
3. Portovenere (vedi QUI
4. Ameglia (vedi QUI)
5. Follo  (vedi QUI)  
6. Santa Margherita Ligure, emblematico, anche se non rientrante nella provincia spezzina (vedi QUI). 
7. outlet di Brugnato, del Progetto Botta di Sarzana, del Centro Commerciale di Romito (vedi QUI)
8. siti habitat e applicazione VAS, caso Levanto (vedi QUI
9. Ampliamento Ipercoop Sarzana  (vedi QUI).  
10. informazione e partecipazione del pubblico (vedi  QUI
11. Corte di Giustizia della UE sui piani urbanistici su aree minori (vedi  QUI)
12. la incostituzionalità della legge regionale sulla VAS (vedi QUI )
13. Progetto Marinella(vedi QUI)  

D’altronde c’è voluto un avvio di procedura di infrazione da parte della UE per far approvare alla Regione Liguria la legge regionale sulla VAS, (vedi QUI e QUI).  


1 commento:

  1. ... tra i comuni impegnati nell' iter autorizzativo dei PUC da considerarsi inadempienti per ciò che concerne l'applicazione delle norme sulla partecipazione, si aggiungano anche Bolano e Vezzano Ligure !.. in generale tutti i comuni citati si sono limitati ad organizzare incontri estemporanei in trattorie, Arci, palestre, ect. presentandosi ad comunità completamente disinformata. Partecipando ad alcune assemblee ho potuto constatare che nel Pubblico nessuno conoscesse l'esistenza della VAS e tanto meno avesse una vaga idea del ruolo che questo avrebbe potuto e dovuto svolgere . A conferma di ciò l'argomentare scomposto di varie persone che nei loro interventi hanno spesso avanzato problematiche personali, talvolta al limite della comica. Non ricordo precisamente come andò ma dopo aver ricordato ai rappresentanti delle amministrazioni ( di Arcola), la mancata istituzione di un' inchiesta pubblica contestuale all' iter autorizzativo, presieduta da un soggetto indipendente, con tutti gli atti formali del caso e dopo aver censurato l' inserimento nel Documento degli Obiettivi di un tracciato viario attiguo ad ambito fluviale, un anziano signore mi si è scagliato contro identificandomi tra coloro che si oppongono alla pulizia dei fiumi.! Non che avesse torto ma nella circostanza non avevo fatto alcun riferimento a tale questione. Questo dunque è stata la partecipazione: ne più ne meno che la stessa pratica consultiva posta in essere da decenni a questa parte, con i "siori dottori" scesi tra il popolo talvolta amorfo, talvolta rozzo.

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