domenica 13 gennaio 2013

Federici un Sindaco contro la Costituzione!

Il Sig. Federici non si smentisce e continua con le sue uscite da pallone gonfiato della politica spezzina
L’ultima uscita nella sua conferenza stampa di inizio anno (Secolo XIX del 12/1/2013). Afferma  il “loro” Sindaco: “Ci sono ambienti dell’economia e della società civile cittadina affezionati alla lamentazione e al mugugno, una “cultura” che rischia di essere letale con le sue tossine di rassegnazione e accidia” e aggiunge giusto per chiarire a chi si riferisce, basta con: “il sedicente ambientalismo….. lo pseudo identitarismo culturale”.

Intanto il linguaggio è emblematico: a chi lo critica il Sig. Federici non riconosce neppure, come si dice, “l’onore delle armi”; per lui si tratta di: mugugno, accidia, personaggi sedicenti, pseudo culturame e pseudo politica.   Insomma la tecnica è chiara: insulta personalmente i tuoi avversari, disegnali come delle macchiette così puoi rimuovere il merito delle loro critiche, così non sei costretto soprattutto a rispondere al merito di queste critiche.

Ma che l’uomo Federici abbia da tempo seri problemi di controllo della propria psiche, oscillando continuamente tra impotenza e prepotenza  (vedi QUI) è noto purtroppo da tempo. 
Ma al di la dei problemi psichici del Sig. Federici, di cui si occuperà eventualmente il suo psicanalista, soprattutto quando non facendo più il Sindaco avrà l’inevitabile caduta di ego, io vorrei occuparmi del merito ISTITUZIONALE  E POLITICO dei suoi insulti.




IL MERITO ISTITUZIONALE
E’ indiscutibile che dietro ai deliri personali ci sia una visione della gestione del potere autoritaria e direttamente conseguenziale alla personalizzazione della politica avanzata in questi decenni di c.d. seconda repubblica. Il problema è che questa personalizzazione si accompagna alla degenerazione della forma partito e alla crisi del ruolo dei poteri pubblici soprattutto locali. Tutto ciò produce quel mix di arroganza e impotenza di cui il nostro Sindaco è degno esemplare: tanto più il Sindaco non decide ma ratifica scelte dei poteri forti esterni al circuito democratico (enel, operatori portuali, lega delle coop, industria del mattone, banche creditrici di Acam nonché il sottobosco dei professionismo al servizio dei soggetti appena elencati) tanto più aumentano le sue dichiarazioni di arroganza  in una spirale perversa.
Una spirale perversa che sta avvelenando il dibattito cittadino trasformandolo in un campo di battaglia fatto di slogan, di azioni legali, di proteste contro decisioni prese a priori senza alcuna vera discussione. Una spirale perversa che impedisce a idee, capacità professionali, progetti innovativi, culture di governo di contribuire alle scelte strategiche della città. Una spirale che sta trasformando Spezia in uno dei tanti laboratori di autoritarismo populista verso una “Terza Repubblica” con una costituzione materiale che sta trasformando quella ufficiale frutto della Resistenza e della confluenza delle grandi cultura politiche storiche: socialisti, comunisti, cattolici.



LA LOGICA ANTICOSTITUZIONALE DEI SINDACI COME FEDERICI
Federici insulta i cittadini  che lo criticano perché è ostaggio dei poteri forti ed è ostaggio dei poteri forti perché la politica e i poteri pubblici contano sempre meno, perché questi sindaci sono eletti da un numero di cittadini sempre minore  e sono sempre di più chiusi nei loro palazzi o al massimo ammettono un confronto solo formale fatto di finti percorsi partecipativi, di finte confronti assembleari, di finte pubblicazioni trasparenti (sui siti ufficiali), mentre le decisioni vere si prendono in altre sedi addirittura neppure più in quelle dei consigli comunali che ormai si limitano a ratificarle le decisioni strategiche sul futuro delle città
Le voci di questo nuovo dizionario della politica moderna sono:
1. crisi della democrazia rappresentativa
2. autoritarismo
3. comunicazione unilaterale
4. marketing comunicativo
5. rapporto clientelare con l’elettorato
6. demonizzazione della cittadinanza attiva
7. politicizzazione  delle istituzioni pubbliche di controllo

Ecco quindi che la logica dei Sindaci come Federici è profondamente stravolgente dello stesso dettato della prima parte della nostra Costituzione. L’articolo 1 della Costituzione afferma che la sovranità appartiene al popolo e questo nel senso non solo che trae origine dal popolo ma che il popolo resta la sede della sovranità. Come afferma nel suo bellissimo libro  (Nel segno della costituzione) Lorenza Carlassare, la prima donna ordinario di diritto costituzionale, : “Questa concezione della sovranità esclude deleghe in bianco, esclude la democrazia di investitura dove il popolo muto per 5 anni ha voce solo al momento delle elezioni”.

Ecco quindi che quando Federici insulta in modo arrogante i cittadini critici verso le scelte della amministrazione lui attacca quella idea della sovranità che fonda la cittadinanza attiva, ben descritta da un altro padre costituente, Lelio Basso: “ indentificare la democrazia proclamata dall’articolo 1 con la partecipazione permanente  di tutti i cittadini alla gestione della cosa pubblica.” (Per uno sviluppo democratico dell’Ordinamento Costituzionale Italiano – 1969).

Federici insultando chi lo critica, negando alla critica dignità culturale e politica,  si fa quindi attore consapevole di un disegno anticostituzionale in atto da tempo nel nostro Paese.  Ma allo stesso tempo contribuisce a mandare in crisi l’unico vero attore della sovranità democratica affermata dalla costituzione, l’unico vero soggetto che può salvare la stessa democrazia rappresentativa: il cittadino attivo.

Insomma Federici nel suo delirio di onnipotenza rischia di concorrere all'assassinio della legittimità di quelle istituzioni democratiche che a parole afferma di difendere contro “l’orda” della società civile. Dopo resteranno in campo solo i Federici nei loro Palazzi e i cittadini passivi ostaggio  entrambi dei poteri forti, delle tecnocrazie che ormai governano di fatto i nostri territori. Dopo resterà solo quel populismo che a parole e insulti Federici dichiara di volere combattere!



QUESTIONI DI MERITO PROGRAMMATICO
Questa visione anticostituzionale della sovranità democratica da parte di Federici, richiede inevitabilmente la rimozione, lo svilimento dei contenuti programmatici che  la cittadinanza attiva critica pone alle istituzioni locali.

Mi chiedo è  “mugugno”,  "pseudo ambientalismo" o ancor di più “indentitarismo culturale”:

1. chiedere che la nuova autorizzazione alla centrale enel rispetti i vincoli sanitari che la normativa assegna ai poteri del Sindaco;  
2. chiedere l’avvio di una causa di risarcimento danni verso enel sulla base delle condanne penali degli anni 90 come peraltro affermato nel programma di Federici del 2007;
3. chiedere che sui progetti urbanistici rilevanti per la qualità della città, come quello di p.za Verdi, si potesse svolgere un percorso partecipato vero con scenari a confronto che mettessero al centro i costi di realizzazione e gestione magari per verificare la necessità di dirottare altrove quote significative di soldi pubblici;
4. chiedere che sulla bonifica dell’area ex Ip si facesse luce sui rischi sanitari di oltre 6 anni di emissioni odorigene anomale confermate dagli stessi consulenti del Comune subito tacitati;
5. chiedere che sull’attuazione del Piano Regolatore del Porto si rispettino in primo luogo le prescrizioni del Ministero dell’Ambiente in materia di rumore in particolare ma non solo;
6. chiedere che l’attuazione dei vari Ambiti del Piano Regolatore del Porto e lo stesso progetto di Waterfront fossero oggetto, in quanto strumenti di pianificazione attuativa, di adeguate valutazioni ambientali strategiche;
7. chiedere il corretto funzionamento del Tavolo di concertazione sulla attuazione del piano regolatore del porto, tavolo votato dal consiglio regionale della liguria;
8. chiedere un audit pubblico sui bilanci dell’Acam;
9. chiedere il rispetto degli impegni elettorali del Sindaco a non riaprire discariche nelle colline di Pitelli;
10. chiedere che comunque qualsiasi riapertura di discarica tenesse conto dell’insieme dell’inquinamento del sito di Pitelli;
12. chiedere che al posto della cancellazione del sito di bonifica nazionale si aprisse una vertenza nazionale per la bonifica del sito di Pitelli;
12. chiedere un riordino del sistema dei controlli pubblici ambientali sempre più trasformati in meri esecutori delle decisioni politiche  degli enti locali;
13. chiedere un riorganizzazione del settore ambiente del Comune unificandolo con l’urbanistica per avviare finalmente la stagione della pianificazione ambientale;
14. chiedere che le cave presenti nel nostro territorio rispettassero norme europee e nazionali e soprattutto la vivibilità dei quartieri attraversati dalla viabilità da e per le cave;
15. chiedere che il progetto di parcheggio della Pinetina rispettasse le esigenze dei cittadini residenti, delle famiglie e la normativa sul rischio idrogeologico e quindi per questo venisse ritirato dal Comune;
16. chiedere di dare la priorità alla depurazione degli scarichi civili nel golfo visto che Spezia è fuori legge da molti anni rispetto alle norme europee in materia;
16. chiedere di fermare l’ennesimo megastore nell’area ex ip alla luce della giurisprudenza comunitaria in materia di pianificazione del commercio; 
17. chiedere una riforma dello statuto e dei regolamenti comunali in chiave di partecipazione attiva dei cittadini, e del principio della sussidiarietà orizzontale ex articolo 118 della Costituzione;
18. chiedere un impegno serio del Sindaco con gli altri Sindaci della provincia sulla emergenza della sanità;
19. chiedere l’avvio di una gestione delle istituzioni culturali spezzine secondo i principi della trasparenza, delle competenza, dei curricula professionali adeguati
………..
Mi fermo qui giusto per ragioni di spazio e di pazienza del lettore.    

Egregio sig. Sindaco lei continui ad insultare i cittadini attivi, noi continueremo ad applicare l’articolo 1 della Costituzione e vedremo alla fine chi vincerà!

 







9 commenti:

  1. Quando Massimo Federici era Presidente dell'Arci non insultava i cittadini attivi con la stessa protervia che usa da Sindaco. Sicut transit gloria mundi, Massimo. Ricordatelo un giorno

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  2. non preoccuparti non ho bisogno di ricordarmelo ne ho visti tanti cambiare pur di restare legati alla carega......infatti io ho dovuto dimettermi da assessore per non essere "cambiato" :-)

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  3. "Ricordatelo" era rivolto a Federici

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  4. ah beh lui se lo ricorda ma direbbe che da amministratore ha capito cose che noi cittadini semplici non possiamo capire ;-)

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  5. Ha poco da dire la vergogna enorme è che pareva aver deciso di formare organismi nei quartieri che interloquissero con le Istituzioni.Ha scomodato sindaci di citta toscane ha fatto girare la Cossu come una trottola da un quartiere all'altro per mettere insieme dei pseudo comitati di quartiere e poi ......il nulla
    Meno male che io ho continuato a reggere le redini del mio quartiere e questo fa si che non perda di vista una situazione come quella che abbiamo intorno.Certo mi odiano,ne sono certa ma io puntualmente denuncio e mi faccio sentire.Non so se riuscirò ad ottenere qualcosa ma potrò dire di averci provato.

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  6. Provarci in questa città è già un atto rivoluzionario cara Rita!

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  7. Approdati a La Spezia siamo andati alla ricerca di un sito dove poter svolgere un esperimento di democazia diretta.
    L'anfiteatro del parco di via Alpi in stato di abbandono e avanzato degrado, ci sembrava l'ideale, lo avremo rimesso a posto a nostre spese e usato per ricreare in forma sperimentale l'antica Agorà ateniese, con incontri fra i cittadini e le istituzioni civili, politiche e religiose.
    Un esperimento sicuramente azzardato, un sistema di referendum cittadino istantaneo per comprendere cosa potesse andare bene o meno per la città senza dover prima subire e poi "mugugnare" come dice il sindaco, un luogo dove poter essere liberi di esprimere le proprie opinioni senza rischiare repressioni, dove chiunque che potesse dimostrare di appartenere al genere umano avesse pari dignità.
    L'Agorà doveva servire come punto di lancio di artisti vari e come posto dove praticare sport all'aperto, dove tutti potessero stare insieme, il progetto dopo oltre 2 anni è fermo, un muro di gomma lo ha contenuto, ritardi, incomprensioni, fogli persi al vento negli uffici e mai arrivati a destinazione, pareri negativi sussurrati, mai una risposta certa.

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  8. sig. Giorgi la sua idea mi sembra anzi sembrava (per il momento almeno), molto interessante ma come spiego nel mio post che lei ha gentilmente commentato in questa città prima che i contenuti dei progetti che presenti contano..... LE APPARTENENZE! Ma non è detto che si possa riprendere e riproporre, parliamone... marco.grondacci@libero.it

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  9. In fondo si comporta come il suo capo, presidente del consiglio...

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