I programmi dei candidati
a Sindaco alle prossime elezioni spezzine, quanto meno in campo ambientale, sono sicuramente interessanti sul
piano della elaborazione ma hanno il difetto di non indicare azioni precise su cui impegnare il Sindaco che verrà eletto e gli assessori che
avranno le deleghe in materia di ambiente territorio e funzioni assimilate o
assimilabili come la mobilità. Azioni che possono dare il segno della direzione che la nuova amministrazione vuol prendere in materia ambientale e di tutela della salute pubblica
Quelle che seguono sono 9
azioni precise da attivare il giorno dopo le elezioni da chi verrà eletto come
Sindaco. Se mi consentite la chiosa personale, visto che anche sui mass media
molti mi vorrebbero come assessore all’ambiente, sono condizioni ineludibili perché
io possa anche solo iniziare a pensare di ricoprire questa carica.
Vediamole queste 9 azioni
AREA EX IP:
Avviare una inchiesta
indipendente (con un pool di esperti di mia fiducia) per capire cosa davvero è
stato fatto in quell'area sia per le bonifiche o non bonifiche sia per la gestione
degli usi e dei soggetti imprenditoriali che sono entrati in gioco in questi
anni
PORTO:
1. annullare in autotutela la zoonizzazione acustica
proposte dalla giunta uscente,
2. avviare una indagine per
capire i danni alla salute ai residenti dai rumori se asl non ci sta la faccio
fare da istituti di fiducia,
3. rivedere
la fascia di rispetto quella attuale non serve a niente, obbligare anche con
azione legale se necessario la capitaneria di porto a pubblicare gli atti di
controllo sulla qualità del combustibile sulle navi in porto e imporre anche
con una ordinanza la fine dei controlli a campione sulla qualità del
combustibile
4. usare
tutti i poteri del Comune per impedire nuovi spazi per il porto nell’area enel
5. avviare una campagna di monitoraggio
su tutta la fascia di demanio portuale sulle emissioni del porto
6. avviare
un confronto con l’Autorità di Sistema Portuale sul mancato rispetto delle
prescrizioni del PRP del 2006
CENTRALE ENEL
Nell’immediato predisporre
le motivazioni tecniche e giuridiche per impedire una eventuale riapertura
della centrale a carbone anche utilizzando se necessario azioni legali contro
il Governo nazionale
Per il futuro dell’area
questa deve rimanere industriale, non deve dare spazi al porto ma solo ad iniziative
di politica industriale di nuova generazione e occorre riprendere il metodo del
progetto FUTUR E di Enel fondato sulla concertazione con il territorio, ma
occorre che a questo metodo venga affiancato uno studio di bilancio
ambientale economico e sociale su
scenari alternativi che abbiano come parametro principale gli obiettivi di
prevenzione sanitaria. Un lavoro che si può fare in pochi mesi, mettendo in
campo competenze che ci sono e sulla base di questo bilancio definire le scelte
strategiche in quell'area facendola finita con balletto delle proposte che
girano da anni come fossimo nel gioco del monopoli.
RIFIUTI
Impugnare di fronte alla
giustizia amministrativa il nuovo piano regionale dei rifiuti che prevede il
sito di Saliceti per il biodigestore possibili nuovi inceneritori
CROCIERE
I tempi di soluzioni
tecniche sulle emissioni dalle navi da crociera che stazionano in porto sono
troppo lunghi ed incerti nella loro efficacia. Immediatamente occorre una
ordinanza che limiti il numero delle navi che accedono sia al porto che quelle
che stazionano eventualmente in are golfo.
Sulla stazione crocierista
occore riprendere le prescrizioni sul vecchio PRP e valutare se la zona di
attracco sia compatibile con il resto della città e qusto va fatto, come
chiedeva la Regione nel 2006, con una valutazione ambientale strategica per
scenari sia di localizzazione che di dimensioni.
ASSESSORATO
Basta con assessorati
all’ambiente inutili, occorre un assessorato alla transizione ecologica affiancato
da un dipartimento che accorpi le strutture del Comune che hanno competenze
inerenti la transizione: inquinamento, urbanistica, mobilità e in parte lavori
pubblici.
PREVENZIONE
SALUTE PUBBLICA
Il Sindaco è la massima
autorità sanitaria sul territorio comunale per la salute pubblica che è altra
cosa dalla sanità diciamo ospedaliera di competenza regionale. Occorre
immediatamente aprire un contenzioso con ASL per la totale assenza di questo
ente sulle tematiche della prevenzione in materia di inquinamenti ambientali.
Non saranno tollerati ulteriori rimozioni di responsabilità anche a costo di
agire in sede legale contro la dirigenza di questo ente e contro la Regione
Liguria.
DRAGAGGI
Usare tutti gli strumenti
legali oltre che politici per impedire lo sversamento dei fanghi di dragaggio
in mare magari al largo del nostro golfo
Imporre una valutazione
dell’impatto dei dragaggi sui siti tutelati dalla normativa della biodiversità
come Palmaria e Tino.
RISCHIO
INCIDENTI NEL PORTO
Opporsi al potenziamento
del rigassificatore di Panigaglia senza avere prima realizzato un Piano di
emergenza portuale e un rapporto di sicurezza portuale complessivo dell’intera
area
P.S.: IL PROGETTO BASI BLU
Ne aggiungerei un altra che va al di la della questione ambientale ed è quella dell'Arsenale Militare. Mi riferisco al progetto Basi Blù presentato dal Ministero della Difesa. Progetto che prevede interventi significativi nell’Arsenale Militare tutti in una logica di efficientamento dello stesso ma senza minimamente tenere conto del contesto urbanistico socio economico e residenziale in cui il progetto verrà realizzato.
Quello che invece occorre fare è imporre da subito (il Codice dell’Ordinamento Militare lo consente) la valutazione di Basi Blù come un progetto urbanistico da sottoporre a valutazione ambientale strategica per scenari alternativi, considerando quindi anche gli spazi da recuperare ad usi civile e di possibile accesso al mare come nel caso di Marola. Un vero e proprio masterplan dell’Arsenale futuro costruito insieme Autorità Militari Autorità Civili Forze sociali e imprenditoriali.
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