venerdì 23 maggio 2025

SNPA; Come monitorare gli odori coinvolgendo i cittadini

Con Delibera n° 268/25 (QUI) del Consiglio del Sistema Nazionale delle Arpa (SNPA) è stato revisionato il documento “Metodologie per la valutazione delle emissioni odorigene”, approvato con Delibera n. 38/2018 (QUI) dal Consiglio SNPA.

La revisione apportata dalla Delibera 268/2025 deriva dalla approvazione del Decreto del Direttore generale della Direzione Valutazioni Ambientali del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica del 28 giugno 2023 (QUI) che ha per oggetto gli indirizzi per l'applicazione dell'art. 272-bis del Decreto legislativo n. 152/2006, in materia di emissioni odorigene di impianti e attività.

L’articolo 272-bis per la prima volta prevede che in qualsiasi autorizzazione ambientale possano essere predisposte misure prescrittive specifiche sulle emissioni odorigene. Le linee guida definiscono le modalità per caratterizzare chimicamente la composizione e quindi l’origine e i fattori di rischio sanitario di dette emissioni.

Per una analisi del significato dell’articolo 272-bis vedi QUI.

Per una analisi del Decreto 28 giugno 2023 si veda QUI.

Come vedremo nel proseguo del presente post, particolarmente significativa e innovativa rispetto alla delibera del 2018 è la parte del documento SNPA che mette in risalto il ruolo dei percettori degli odori nel monitoraggio degli stessi.


 

SINTESI DELLA NUOVA DELIBERA 268/2025

Il nuovo documento deliberato dal Consiglio del SNPA è strutturato in modo da contenere una trattazione generale delle diverse possibilità di approccio metodologico, a partire dal monitoraggio e controllo delle emissioni odorigene, fino alla valutazione di impatto con l’ausilio di metodi predittivi e all’adozione di strumenti preventivi per la riduzione dell’emissione, attraverso opportune tecnologie di trattamento ed accorgimenti di tipo gestionale.

In particolare, nelle differenti sezioni del documento sono affrontati i seguenti aspetti:

- elementi generali relativi alla percezione olfattiva e al fenomeno di molestia;

- principali riferimenti normativi nazionali e regionali;

- descrizione delle metodologie di monitoraggio e controllo con particolare riferimento per gli aspetti legati al campionamento, ai metodi di caratterizzazione chimica, all’olfattometria dinamica, all’applicazione dei sistemi automatici di monitoraggio (IOMS), al monitoraggio della percezione olfattiva ad opera di panel addestrato in campo e analisi delle segnalazioni della popolazione; - modellistica di dispersione per lo studio della valutazione di impatto odorigeno;

- elementi descrittivi relativi ai principali sistemi di abbattimento impiegati.

 



IL COINVOLGIMENTO DEI CITTADINI NEL MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI ODORIGENE

Nella nuova Delibera 268/2025 particolarmente significativa, e innovativa rispetto alla Delibera del 2018, è la parte del documento SNPA che mette in risalto il ruolo dei percettori degli odori nel monitoraggio delle emissioni. Afferma a pagina 45: “… negli ultimi anni è stato riconosciuto il ruolo fondamentale ricoperto dalla partecipazione sociale nella gestione di casi complessi di molestia olfattiva, quale strumento per caratterizzare il fenomeno e verificarne la sussistenza (es. indicazioni su frequenza e durata degli episodi odorigeni) … La promozione e lo sviluppo di tale collaborazione rientrano nei principi di citizen science, che ha appunto come obiettivo il coinvolgimento della popolazione in una o più fasi del processo scientifico, in modo da rafforzare l'interfaccia tra scienziati, decisori politici e cittadini, e da incrementare l'alfabetizzazione scientifica e la democratizzazione della scienza”.

Secondo il documento SNPA due sono le metodologie per valutare le istanze e le segnalazioni della popolazione colpita dai fenomeni odorigene: da adottare contestualmente all’evento e/o da pianificare per uno studio sistematico del fenomeno.



 

LE METODOLOGIE DA ADOTTARE CONTESTUALMENTE ALL’EVENTO NON POSSONO PRESCINDERE DALLA COLLABORAZIONE DELLA POPOLAZIONE CHE VIVE UNA CONDIZIONE DI DISAGIO.

La possibilità di effettuare un intervento al momento dell’evento, d’altronde, prevede la necessità di adottare un sistema che consenta in tempo reale, o più realisticamente in near real time, di acquisire le segnalazioni da parte della popolazione e procedere ad una loro validazione

 



PER PIANIFICARE LO STUDIO SISTEMATICO DEL FENOMENO OLFATTIVO.

A condizione che il fenomeno sia pressoché costante nel tempo, si possono adottare le seguenti alternative:

- raccolta sistematica delle segnalazioni della popolazione residente;

- monitoraggio in campo tramite un panel di esaminatori, secondo il metodo della field inspection (UNI EN 16841- QUI). Di norma, tali indagini vengono abbinate alle rilevazioni dei principali parametri meteorologici che influenzano la propagazione degli odori (direzione e velocità del vento) al fine di validare e contestualizzare le informazioni ottenute, nonché eventualmente alle analisi di caratterizzazione chimica. Per una analisi puntuale di questo monitoraggio vedi pagine 47-49 del documento SNPA.

 



COME GESTIRE, CON QUALI TEMPISTICHE, LE SEGNALAZIONI DELLA POPOLAZIONE.

Il documento individua strumenti (predisposizione di form on-line dedicati e/o di piattaforme web-based) per raccogliere le segnalazioni che permettano di intervenire in tempo reale.

La soglia critica delle segnalazioni rappresenta un valore arbitrario definito nell’unità di tempo nell’ambito di un determinato territorio (in genere area comunale), scelto sulla base di considerazioni legate all’esperienza e alla realtà territoriale stessa. In alcuni casi, quando le segnalazioni provengono da segnalatori registrati e accreditati (personale del Comune, della Protezione Civile, appartenenti ad associazioni ambientaliste di riferimento, …), individuate quali sentinelle, può essere sufficiente anche una sola segnalazione per avviare l’attività di campionamento.

Nello specifico, a partire dalle segnalazioni pervenute alla web App, le elaborazioni modellistiche basate sulla ricostruzione dei campi meteorologici sono in grado di fornire, in tempo reale, la migliore approssimazione delle traiettorie compiute dalle masse d’aria in atmosfera, tracciando il loro percorso all’indietro, partendo dall’istante e dalla posizione georeferenziata delle segnalazioni. Le “retrotraiettorie” possono essere particolarmente significative in aree in cui sono presenti molte attività produttive e comunque sono un utile strumento per oggettivare le molestie olfattive percepite dai cittadini.

 

 


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