martedì 14 gennaio 2014

La Corte Costituzionale: la sovranità appartiene ai cittadini non ai partiti!

Sono state pubblicate le motivazioni della SENTENZA N. 1/2004 della Corte Costituzionale (vedi QUI).  che ha dichiarato la incostituzionalità della attuale legge elettorale nazionale.  Al di la delle importanti questioni tecnico giuridiche che indirizzeranno la riforma della legge elettorale, la sentenza contiene affermazioni di principio fondamentali che riguardano non solo la legge elettorale per Camera e Senato ma più in generale:

1. il rapporto tra cittadini, titolari della sovranità popolare, da un lato e partiti dall’altro.
2. il concetto di rappresentanza espresso dalla  Costituzione e quindi il rapporto che deve esserci tra necessaria governabilità  e rispetto del diritto di voto individuale dei cittadini
3. i limiti dei premi di maggioranza in rapporto alla esigenza di garantire la proporzionalità della rappresentanza elettorale

Vediamo una sintetica proposizione delle parti più significative della sentenza della Corte Costituzionale (in corsivo) e dei relativi principi che ne derivano (maiuscolo e in rosso).



IL VOTO DEI CITTADINI NON PUÒ ESSERE STRAVOLTO DAI PREMI DI MAGGIORANZA CHE DEVONO COMUNQUE GARANTIRE LA ADEGUATA RAPPRESENTANZA DELLA PLURALITÀ DELLE POSIZIONI ESISTENTI TRA I CITTADINI VOTANTI
“ ….principio fondamentale di eguaglianza del voto (art. 48, secondo comma, Cost.). Esso, infatti, pur non vincolando il legislatore ordinario alla scelta di un determinato sistema, esige comunque che ciascun voto contribuisca potenzialmente e con pari efficacia alla formazione degli organi elettivi”.

In tal senso il principio di proporzionalità è garantito dai seguenti articoli della Costituzione:
1. L’articolo 72 : “…..Il regolamento stabilisce procedimenti abbreviati per i disegni di legge dei quali è dichiarata l'urgenza. Può altresì stabilire in quali casi e forme l'esame e l'approvazione dei disegni di legge sono deferiti a commissioni, anche permanenti, composte in modo da rispecchiare la proporzione dei gruppi parlamentari.”
2. L’articolo 82: “Ciascuna Camera può disporre inchieste su materie di pubblico interesse. A tale scopo nomina fra i propri componenti una commissione formata in modo da rispecchiare la proporzione dei vari gruppi. La commissione di inchiesta procede alle indagini e agli esami con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell'Autorità giudiziaria.”
3. L’articolo 83: “Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All'elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze”. 



I PARTITI E QUINDI I RAPPRESENTATI ELETTI NEI PARTITI NON ACQUISISCONO RUOLO COSTITUZIONALE MA SONO SOLO STRUMENTI DI ESERCIZIO DEL DIRITTO DI ASSOCIAZIONE CHE LA COSTITUZIONE RICONOSCE AI CITTADINI
“….le funzioni attribuite ai partiti politici dalla legge ordinaria al fine di eleggere le assemblee – quali la “presentazione di alternative elettorali” e la “selezione dei candidati alle cariche elettive pubbliche” – non consentono di desumere l’esistenza di attribuzioni costituzionali, ma costituiscono il modo in cui il legislatore ordinario ha ritenuto di raccordare il diritto, costituzionalmente riconosciuto ai cittadini, di associarsi in una pluralità di partiti con la rappresentanza politica, necessaria per concorrere nell’ambito del procedimento elettorale, e trovano solo un fondamento nello stesso art. 49 Cost.» (ordinanza n. 79 del 2006). Simili funzioni devono, quindi, essere preordinate ad agevolare la partecipazione alla vita politica dei cittadini ed alla realizzazione di linee programmatiche che le formazioni politiche sottopongono al corpo elettorale, al fine di consentire una scelta più chiara e consapevole anche in riferimento ai candidati.



LA SOVRANITÀ POPOLARE APPARTIENE COSTITUZIONALMENTE AI CITTADINI ANCHE DOPO LE ELEZIONI E QUINDI LA LEGGE ELETTORALE NON PUÒ STRAVOLGERE QUESTO PRINCIPIO COSTITUZIONALE
"Le condizioni stabilite dalle norme censurate sono, viceversa, tali da alterare per l’intero complesso dei parlamentari il rapporto di rappresentanza fra elettori ed eletti. Anzi, impedendo che esso si costituisca correttamente e direttamente, coartano la libertà di scelta degli elettori nell’elezione dei propri rappresentanti in Parlamento, che costituisce una delle principali espressioni della sovranità popolare, e pertanto contraddicono il principio democratico, incidendo sulla stessa libertà del voto di cui all’art. 48 Cost."



CONCLUSIONI
Una lezione, quella della Corte Costituzionale fondata sull’attuale testo della Costituzione, che dimostra,  soprattutto nella sua parte Prima (titolo IV compreso),  una concezione della democrazia rappresentativa da salvaguardare e che può essere riassunta da questa frase: “……affinché la sovranità del popolo nelle sue articolazioni pesi nelle decisioni parlamentari occorre che il processo di decisione consideri adeguatamente i diversi interessi dei quali la legge deve regolare il contemperamento. L’utilità che le leggi risultino ponderatamente elaborate ha manifestamente un valore più alto che non la velocità dl meccanismo che le produce. Intendendo la democrazia  maggioritaria  come orientata a che “l’indirizzo premiato dal voto popolare non trovi ostacoli istituzionali alla sua più completa attuazione”, si torna in definitiva alla idea della unicità e concentrazione del potere, in aperto contrasto con i principi dello Stato di diritto. La tirannia della maggioranza è un rischio che indusse i Costituenti a introdurre limiti al governo maggioranza, in modo da evitare che la sovranità popolare (ex articolo 1) si risolva automaticamente nella sovranità di una semplice maggioranza parlamentare.”  (Lorenza Carlassare “Nel segno della Costituzione” ed. Feltrinelli 2012). 

Insomma una bella lezione dei principi democratici della nostra Costituzione non solo ai decisionisti presenti in Parlamento ma anche nelle amministrazioni regionali e locali come avevo spiegato QUI

Una lezione che non potrà essere facilmente rimossa dalla legge elettorale in discussione in parlamento……..   


  

2 commenti:

  1. Anche una prova "certificata" di come la nostra Costituzione sia estremamente democratica (nonostante i reiterati e maleodoranti recenti ritocchi).....Basterebbe applicarla in tutte le sue pieghe invece che (da parte della politica) tentare di aggirarla in ogni modo !

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