mercoledì 26 giugno 2013

P.za Verdi, le ultime carte confermano la non riapertura del cantiere!

Sono entrato in possesso,  grazie all’accesso del Consigliere Comunale Guerri,  di alcuni documenti  ufficiali relativi alla procedura in atto di sospensione/revisione del progetto Buren.  

Da una lettera del dirigente comunale responsabile del procedimento di approvazione e attuazione del progetto contestato emerge con chiarezza la contraddizione tra quanto dichiarato dall’Assessore competente lo scorso 24/6 in Consiglio Comunale   e quanto invece viene affermato in atti interni.


L’Assessore   in Consiglio lo scorso lunedì 24/6 ha affermato: “l’invito alla verifica di interesse contenuto nell’autorizzazione della Soprintendenza non è condizione sospensiva dell’autorizzazione stessa”.

Nella lettera che, in data  18/6/2013,  il dirigente del Comune responsabile del procedimento invia al Ministero dei Beni Culturali e relativi uffici periferici regionali, in relazione alla nota della Soprintendenza del giorno prima con la quale si chiedeva la sospensione del cantiere appena aperto, afferma : “Tale nota si configura quindi come atto sospensivo, in autotutela, della autorizzazione rilasciata in data 6/11/2012  che conteneva prescrizioni su modalità realizzative ma nessuna condizione sospensiva  della efficacia dell’atto. Per contro con la nota del 17/6/2013 si impedisce la prosecuzione dei lavori, a cantiere aperto….” 

Quindi, mentre, per l’Assessore in Consiglio, l’autorizzazione del novembre 2012 al progetto Buren  da parte della Soprintendenza, era pienamente efficace anche nella sua esecuzione, per il dirigente in una lettera interna l’autorizzazione è sospesa e ciò non permette la prosecuzione dei lavori.

Ovviamente è quello che noi sosteniamo  pubblicamente da settimane, peccato che l’Amministrazione, Sindaco in testa continuino a sostenere il contrario.

Ma l’affermazione è interessante proprio con riferimento alla autotutela. Infatti tale riferimento conferma che la nota del 17/6/2013 della Soprintendenza non è un semplice invito, come affermato pubblicamente dall’Assessore, ma è un vero e proprio atto amministrativo di sospensione della esecutività della autorizzazione del Novembre 2013.

Ciò conferma ulteriormente quanto da me sostenuto da tempo, la nota della Soprintendenza  è stata emessa ai sensi del comma 2 articolo 28 del Codice di Beni Culturali. Secondo questo comma il Soprintendente può inibire o sospendere interventi  relativi ai beni soggetti a vincolo culturale se non è ancora intervenuta la procedura di verifica dell’interesse culturale.  

Ora  è noto  che la Piazza Verdi, ultrasettantennale , è attualmente, ex lege, soggetta a vincolo storico architettonico e culturale, e che la procedura di verifica del permanere di tale vincolo sia in atto. 

Ciò ha una ulteriore conseguenza, essendo in corso la verifica della permanenza del suddetto vincolo, qualsiasi intervento che possa pregiudicare direttamente o indirettamente sia in singoli elementi che l’insieme della piazza anche da un punto di vista urbanistico (vedi Carta del Restauro del 1972) non potrà essere realizzato pena la commissione di almeno due reati : quello dell’articolo 169  del  Codice dei Beni Culturali (interventi senza autorizzazione su opere sottoposte a vincolo) e 733 Codice Penale (danneggiamento al patrimonio archeologico, storico e artistico).


Infatti allo stato degli atti non esistono da parte di nessun ente competente (Direzione Regionale Beni Culturali, Soprintendenza Beni Architettonici) prescrizioni nuove di cantiere che possano garantire, con certezza tecnica,  che gli interventi anche su parti laterali della piazza non producano  danni ad esempio ai pini che rientrano sicuramente tra gli elementi della Piazza oggetto della suddetta procedura di verifica. 

Infine un altro elemento interessante è che in una nota dl 21/6/2013 la Soprintendenza chied alla Amministrazione Comunale la trasmissione di "una proposta che recepisca quanto indicato nell'incontro tra Ministro dei Beni Culturali e Comune in data 19/6/2013".  Ciò conferma che è in atto una revisione del progetto Buren: una ragione in più per evitare una apertura impropria del cantiere magari intervenendo su parti che potrebbero essere nuovamente da modificare alla luce del nuovo progetto.   


1 commento:

  1. Desidero esprimere un'opinione in merito all'aspetto storico per istruire la pratica amministrativa di piazza Verdi.
    Non conosco Marzia Ratti,ma evidentemente deve avere una grande notorietà nell'ambito locale.Di certo nella sua veste di storica e garante,è stata utilizzata dalla attuale amministrazione per ricostruire la cronologia dei pini al centro della piazza.In varie interviste giornalistiche a difesa del progetto Buren,la sua dotta opinione è stata
    riportata come ineludibile. Alla luce del documento giacente nell'archivio comunale e che data la piantumazione al 1937,chiedo quali fossero le sue fonti documentali.Per recuperare credibilità agli occhi dei suoi concittadini e la scientificità alle sue affermazioni e per il ruolo pubblico che ricopre si impone qualche chiarimento.Visto che la datazione oltre i 70 anni dei pini è elemento discriminante e lei con certezza li aveva localizzati negli anni 50 e non nel 1937 ci convinca che è stata una svista e non un preconcetto.

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