giovedì 22 aprile 2021

Dragaggi nel porto di Spezia: nuove semplificazioni per accelerare i lavori, l’ambiente seguirà come l’intendenza napoleonica

In Parlamento si sta per approvare una nuova procedura di semplificazione per i dragaggi nei porti. Come al solito l'obiettivo non è migliorare la tutela dell'ambiente e garantire la prevenzione dell'inquinamento ma favorire più velocemente la realizzazione degli interventi.

Eppure di semplificazioni in materia di dragaggi ce ne sono già state parecchie a cominciare da quelli da svolgere nei siti di bonifica come il golfo di Spezia.

 

Infatti in questi casi la legge inizialmente prevedeva prima la bonifica poi il dragaggio, poi venne il dragaggio/bonifica e poi addirittura regole diverse per la bonifica dragaggio nei siti di bonifica nazionali rispetto a quelli regionali.

Guarda caso il sito di Spezia è stata declassificato da nazionale a regionale giusto in tempo per avviare i lavori di espansione del porto!


Ovviamente la legge attuale prevede, come spiego nel post che ripubblico, norme meno rigorose per il dragaggio in siti di bonifica regionali, come se gli inquinanti fossero diversi solo perchè li chiami regionali sic!. Non solo ma siccome si può bonificare a pezzi (altra modifica introdotta per semplificare la legge) si interviene solo dove serve al porto non dove c'è più inquinamento come se questo non avesse una sua sistematicità ecosistemica in tutto il golfo.

Ora arriverà una nuova semplificazione perchè (leggo dalla Nazione di oggi) si rischia "la paralisi delle attività portuali"!

Della paralisi delle bonifiche dei siti inquinanti come il nostro golfo non frega un bel belino a nessuno come sempre.


Tutto questo dopo che una sentenza della Cassazione penale, in relazione ai precedenti dragaggi del porto spezzino, ha avuto modo di affermare tra l’altro: “… che il livello di torbidità delle acque dopo il dragaggio è stato: “accertato nonostante l'ARPAL avvisasse preventivamente dei controlli gli interessati, i quali, opportunamente evitavano il dragaggio in previsione dei controlli…. ”. Per una analisi di questa sentenza QUI.  Tutto questo,  nella città dei sepolcri imbiancati, ha comportato nessuna inchiesta amministrativa sul comportamento di Arpal e Autorità Portuale e ovviamente la decisione del tribunale spezzino di non rinviare a giudizio i responsabili di questi comportamenti sottolineati dalla Cassazione.

 

QUI troverete una analisi su come dovrebbero essere fatti i dragaggi nel porto di Spezia per garantire un minimo di tutela ambientale nonostante le semplificazioni già avvenute e quelle che arriveranno a breve!

 

 

 

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