In
Parlamento si sta per approvare una nuova procedura di semplificazione per i
dragaggi nei porti. Come al solito l'obiettivo non è migliorare la tutela
dell'ambiente e garantire la prevenzione dell'inquinamento ma favorire più
velocemente la realizzazione degli interventi.
Eppure di semplificazioni in materia di dragaggi ce ne sono già state parecchie a cominciare da quelli da svolgere nei siti di bonifica come il golfo di Spezia.
Infatti
in questi casi la legge inizialmente prevedeva prima la bonifica poi il
dragaggio, poi venne il dragaggio/bonifica e poi addirittura regole diverse per
la bonifica dragaggio nei siti di bonifica nazionali rispetto a quelli
regionali.
Guarda
caso il sito di Spezia è stata declassificato da nazionale a regionale giusto in tempo per avviare i lavori di espansione del porto!
Ovviamente
la legge attuale prevede, come spiego nel post che ripubblico, norme meno
rigorose per il dragaggio in siti di bonifica regionali, come se gli inquinanti
fossero diversi solo perchè li chiami regionali sic!. Non solo ma siccome si
può bonificare a pezzi (altra modifica introdotta per semplificare la legge) si
interviene solo dove serve al porto non dove c'è più inquinamento come se
questo non avesse una sua sistematicità ecosistemica in tutto il golfo.
Ora arriverà una nuova semplificazione perchè (leggo dalla Nazione di oggi) si
rischia "la paralisi delle attività portuali"!
Della
paralisi delle bonifiche dei siti inquinanti come il nostro golfo non frega un
bel belino a nessuno come sempre.
Tutto questo dopo che una
sentenza della Cassazione penale, in relazione ai precedenti dragaggi del porto
spezzino, ha avuto modo di affermare tra l’altro: “… che il livello di
torbidità delle acque dopo il dragaggio è stato: “accertato nonostante l'ARPAL
avvisasse preventivamente dei controlli gli interessati, i quali,
opportunamente evitavano il dragaggio in previsione dei controlli…. ”.
Per una analisi di questa sentenza QUI. Tutto questo,
nella città dei sepolcri imbiancati, ha comportato nessuna inchiesta
amministrativa sul comportamento di Arpal e Autorità Portuale e ovviamente la
decisione del tribunale spezzino di non rinviare a giudizio i responsabili di questi
comportamenti sottolineati dalla Cassazione.
QUI troverete una analisi su come
dovrebbero essere fatti i dragaggi nel porto di Spezia per garantire un minimo di
tutela ambientale nonostante le semplificazioni già avvenute e quelle che
arriveranno a breve!
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