venerdì 3 maggio 2013

Contro gli anonimi e i paraculi!


Il mio post sulla stato del modello di regolamentazione della trasparenza e della partecipazione del pubblico per il Comune di Portovenere (vedi  QUI,  ha scatenato  vari interventi di anonimi che invece di intervenire, anche criticamente come è giusto che sia in democrazia, mi hanno lanciato accuse in tipico stile mafioso: “lei scrive queste cose per interesse personale (sic!),  per avere questo e quell’altro”…… etc. etc.
 La tecnica è quella classica: non occuparsi di rispondere nel merito a quello che scrivi ma gettare fumo sulla tua onestà e buona fede intellettuale e professionale. Denigra denigra che qualche cosa resterà.

Non è la prima volta  che succede era già successo sistematicamente sui miei post sulle bonifiche del sito di Pitelli e sul progetto di outlet di Brugnato: ai miei post sempre documentati e argomentati,  questi anonimi  non rispondono mai  nel merito ma mi  ricoprono  di insulti,  di allusioni ai mie fantomatici interessi e a volte anche di minacce esplicite.

Fino ad ora avevo sempre cercato di rispondere con cortesia ed invitando l’anonimo di turno a rivelarsi e soprattutto a criticare il merito di quello che scrivevo senza insulti gratuiti o accuse personali  più o meno velate e indimostrabili.  Ma senza alcun successo.


Quindi dopo l’ennesima uscita anonima ho deciso: adesso basta! 


Ci ho pensato su per qualche giorno e ho concluso che da ora in poi tutti i commenti anonimi su questo blog  saranno banditi.


Non è una forma di censura la mia ovviamente ma esattamente il contrario è l’affermazione del principio per cui uno dei temi fondamentali per ridare respiro alla democrazia a Portovenere , come a Brugnato come a Pitelli come nel resto della Provincia spezzina e ovviamente in  tutto il nostro Paese, è quello della assunzione di responsabilità individuali.

Chi gestisce il potere nel nostro territorio provinciale, ma lo stesso ragionamento si può estendere al resto del Paese, cerca di far passare l’idea  che non siamo tutti uguali, che abbiamo bisogno di qualcuno che ci guidi e che al massimo non ci resti che l’invettiva soprattutto anonima, abitudine sempre più diffuse sulla rete. 

E voglio essere chiaro è proprio l’anonimato in quanto tale,  che voglio combattere,  a prescindere dal fatto che esprima  critiche o lodi verso quello che scrivo.  Perché anche le lodi,  se anonime, sono espressione di piccolezza civica,  di non assunzione di responsabilità individuale, di mediocrità umana. 


Non solo ma voglio anche che venga bandito l’anonimato indiretto. Che cosa è direte?  Bene è quella forma di accuse, dichiarazioni apparentemente contro ma che non fanno mai nomi e cognomi di coloro  che vengono criticati, alludendo, girandoci intorno ma sempre e comunque senza dichiarare gli autori reali delle scelte criticate.  Senza fare ad esempio operazioni di denuncia diretta, vedi QUI,  in riferimento ai dirigenti apicali del Comune di Spezia.


Basta con anonimi e con gli anonimi indiretti ma anche con gli anonimi paraculi!

Basta quindi anche con quella forma particolare di anonimato che è il paraculismo della delega al leader di turno locale o nazionale.  Chi gestisce il potere a livello locale e nazionale sta cercando, con un certo successo ahimè, di far passare l’idea , anche tra quelli che hanno una posizione critica verso il sistema dominante, che non siamo tutti uguali, che abbiamo bisogno di qualcuno che ci guidi. Così perfino una parte delle c.d. sinistra alternativa è caduta nella trappola della personalizzazione della ricerca del leader  e gli esempi qui si sprecano.  
E' vero non siamo tutti uguali ma solo nel senso che ognuno di noi può impegnarsi ugualmente  agli altri, con le proprie individualità  punto. Tutto il resto sono scuse per impedire ad ognuno di noi di uscire dalla logica della partecipazione senza responsabilità individuale: “non ho tempo, non posso, ho un lavoro che mi impedisce di agire etc. etc. ed ancora "fammi sapere cosa avete deciso", oppure "si alla manifestazione ci sarò di certo......".


Dentro l’ assunzione di responsabilità individuale ci sta, quindi, anche la fine di questa schifosa abitudine dei commenti anonimi, diretti, indiretti e paraculi .....io tutto quello che ho detto e fatto nella mia vita l'ho fatto mettendoci la faccia ………..
la gente deve imparare ad assumersi la responsabilità personale di quello che dice, scrive e fa.....
aggiungo senza nascondersi dietro cariche istituzionali formali,  o gruppi/partiti organizzati o meno.

Fatto questo io poi sono pronto a discutere con chiunque, a pubblicare qualunque critica anche la più dura nei mie confronti, verso quello che scrivo, verso le idee e gli interessi che voglio difendere.  

Non ho paura del confronto pubblico e trasparente IO!









4 commenti:

  1. bravo marco siamo tutti con te....no alla Mafietta

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  2. Quella di rispondere a critiche o osservazioni senza entrare nel merito ma semplicemente insultando chi ha osato dire qualcosa di diverso è purtroppo una modalità consueta dei nostri amministratori che hanno così educato molti cittadini. Si tratta della consuetudine a vedere in chi non pensa come te un avversario da combattere e schiacciare. Non c'è il colloquio, cioè il parlare insieme, ma solo una brutale selezione tra chi è allineato e chi no. Non smetteremo mai di contestare questa modalità ma purtroppo non ci stupisce più. A commento di questo post abbiamo scritto una nota su http://posidoniaportovenere.blogspot.it

    Gabriella Reboa

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  3. Hai ragione tutti buoni a nascondersi dietro ad un comodo anonimato.Ma sono atteggiamenti vigliacchi perchè si deve essere pronti a metterci la faccia,non solo le parole.Chi non dice chi è fuori dalle scatole

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  4. enrico Pandolfo
    concordo sull'eliminazione degli anonimi che esercitano il diritto di critica senza metterci la faccia.Alla radice di ogni discussione costruttiva c'è lo scambio di idee,che si realizza
    solo in condizioni di pari dignità degli interlocutori.

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