venerdì 10 gennaio 2020

Progetto trasporto gnl nel golfo di Spezia: incaute dichiarazioni di GNL Italia


Oggi sul Secolo XIX i rappresentanti di GNL Italia affermano che il progetto per distribuire gnl per trasporti via mare e e via terra non è pericoloso perché l'aumento del traffico sarà "irrisorio nell'ambito del golfo spezzino".
Diciamo che almeno a livello comunicativo si inizia male, rimuovere i rischi di impatto o di incidenti non aiuta a rendere credibile la sicurezza di un progetto verso l'opinione pubblica. Tanto più che il progetto si va a collocare in un golfo già oberato di problematiche ambientali e di rischio incidentale sia pure, ovviamente, potenziale.

Vorrei ricordare ai signori che fanno queste affermazioni che le bettoline non trasporteranno "caramelle" ma una sostanza potenzialmente pericolosa (il gas naturale liquefatto - GNL) non a caso assoggettata alla normativa sul rischio di incidente rilevante.
Il decreto legislativo che ha recepito in Italia la Direttiva Seveso IIII considera:
1. incidente rilevante: il singolo evento (lettera o) articolo 3 DLgs 105/2015)
2. pericolo di incidente rilevante: la probabilità che un determinato evento si verifichi in un dato periodo o in circostanze specifiche (lettera q comma 1 articolo 2 DLgs 105/2015)


Quindi il fatto che le bettoline non siano significative nel numero, rispetto all'ordinario traffico navale, non ha alcun significato, anzi aggrava la situazione proprio per la rilevanza (questa si) del traffico portuale (commerciale, nautica da diporto, naviglio militare). Peraltro di questo aggravio lo studio preliminare ambientale presentato in allegato al progetto nulla dice limitandosi ad affrontare la prevenzione rischio incidenti solo nell'area dell'attuale rigassificatore (si veda capitolo 11 da pagina 77 in poi).


Non solo ma come dovrebbe essere noto agli addetti ai lavori esiste la problematica dell'effetto domino. Ebbene su questo occorre precisare, al di la delle responsabilità di GNL Italia, che nel nostro golfo sussistono più impianti assoggettati alla Direttiva Seveso (esempio centrale Enel) per non considerare il trasporto di sostanze pericolose (attracco combustibile POL Nato, trasporto di sostanze pericolose con il naviglio sia commerciale che militare) Tutto questo richiederebbe l'applicazione di quanto previsto dall'articolo 19 del DLgs 105/2015 e cioè la redazione di uno studio di sicurezza integrato dell'area portuale. Area portuale senza alcun piano di emergenza esterna nonostante le richieste (QUI) del sistema delle Agenzie per la protezione ambientale di colmare la attuale lacuna della normativa.




Infine il progetto di trasportare gnl in giro per il golfo costituisce sicuramente modifica all'impianto esistente: il rigassificatore Panigaglia. Infatti secondo l'allegato D al DLgs 105/2015 (attuazione Direttiva Seveso III) si intende per modifica anche la: "3) l'introduzione di nuove tipologie o modalità di accadimento di incidenti ipotizzabili che risultano più gravose per verosimiglianza (classe di probabilità di accadimento) e/o per distanze di danno associate con conseguente ripercussione sulle azioni di emergenza esterna e/o sull'informazione alla popolazione e/o comportanti la modifica delle classi di compatibilità territoriale esterne allo stabilimento;" . E' indiscutibile che con il nuovo trasporto di gnl nel golfo, dovuto al nuovo progetto in discussione, le possibilità di accadimento di incidente rilevante aumentino. Quindi occorrerà una procedura ordinaria di aggiornamento del Rapporto di Sicurezza dell'impianto in questione (il rigassificatore) e il rilascio di un apposito nulla osta del Comitato Tecnico Regionale ai sensi dell'articolo 17 del DLgs 105/2015.


Quanto alla attuale verifica di assoggettabilità a VIA (in corso presso il Ministero dell'Ambiente vedi QUI) se si applicano i criteri dell'allegato V alla Parte II del DLgs 152/2006 è indiscutibile che un progetto come quello in discussione dovrà essere inviato a procedura ordinaria di VIA che permetterà un maggiore approfondimento del rischio di impatti ambientali sanitarie e incidentali,ma anche una maggiora partecipazione della comunità locale. Infatti a questo progetto sono sicuramente applicabili i seguenti criteri per prevedere la procedura ordinaria di VIA
1. impatto cumulativo con altri progetti esistenti nell'area interessata
2. rischi gravi incidenti
3. sensibilità ambientale dell'area interessata (un golfo vicino a siti di tutela della biodiversità per non parlare di attività come l'allevamento di mitili).










1 commento:

  1. il trasporto via terra sull'attuale Napoleonica è una follia, soprattutto d'estate e di giorno, viste le condizioni della attuale viabilità.. per quanto riguarda il mare l'attraversamento del golfo Panigallia-porto è praticamente ortogonale alla navigazione in uscita dal canale di navigazione ponente, Fezzano, Cadimare, Arsenale /Marola, Mirabello, Pescherecci, Traghetti isole, Assonautica, Molo Italia, Circolo Velico un bel pò di traffico soprattutto in stagione..

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