Voglio ricordare che ci sono due mozioni che dormono sonni tranquilli, pur essendo state approvate dal Consiglio Comunale (nel luglio 2014 vedi QUI) e dal Consiglio Regionale (ad inizio Agosto di questo anno vedi QUI)
Queste mozioni individuano una serie di azioni per avviare un piano di governo per la bonifica del sito di Pitelli.
In particolare quella del Consiglio Comunale era proprio dedicata alla vicenda dei primi ritrovamenti nella primavera del 2014. Ma la Giunta Federici, pur essendo passato oltre 1 anno, nulla ha fatto per attuare quanto approvato addirittura dagli stessi consiglieri di maggioranza.
Questi ritardi si inseriscono in un quadro di rischio sanitario dell’area abitata maggiormente interessata dal sito di Pitelli confermato dalla relazione dell’Arpal denominata rischio di secondo livello (per il testo completo vedi QUI). Trattasi delle analisi di rischio di secondo livello come previsto dagli allegati al Dlgs 152/2006.
Senza considerare inoltre come la natura di sito in evoluzione fosse già ben definita dal Decreto istitutivo del sito di Pitelli: un’area che rientra fin dall’inizio nell’ambito dei siti ad inquinamento diffuso e da più fonti e stratificati nel tempo.
UN PIANO DI GOVERNO PER AFFRONTARE SERIAMENTE AL BONIFICA DEL SITO DI
PITELLI
Entrambe le sopracitate mozioni IMPEGNAVANO e IMPEGNANO le
Amministrazioni competenti:
1. Attivare
tutti i mezzi a sua disposizione per fare chiarezza su quanto sta emergendo
dagli ultimi ritrovamenti di stoccaggi abusivi utilizzando anche i poteri di
massima autorità sanitaria sul territorio comunale
2. avviare,
con la collaborazione di Regione Liguria, Provincia ed Arpal una immediata
campagna di monitoraggio integrativa di quella svolta fino a ora, a partire
dalle aree ancora non caratterizzate, utilizzando strumenti
geodiagnostici adeguati
3. convocare
la conferenza dei servizi prevista dalla vigente normativa anche per i siti di
interesse regionale al fine di valutare la revisione/integrazione dell’attuale
caratterizzazione (verifica dei livelli di inquinamento) anche alla luce della
campagna di cui al punto 1
4. promuovere
la elaborazione ed approvazione di apposito accordo di programma per l’avvio
della caratterizzazione delle aree militari interne al sito di Pitelli,
verificando anche l’opportunità di utilizzare nel caso di mancata risposta da
parte dei Ministeri competenti (Difesa ed Ambiente) nonché delle autorità
militari competenti anche i poteri di ordinanza che la legge riconosce anche
per l’inquinamento delle aree militari nel momento in cui questo possa produrre
un danno all’ambiente e alla salute del territorio comunale circostante
5. richiedere progetti di caratterizzazione delle aree
che ancora non sono state oggetto di tale azione (es. Campetto)
6. costituire
con la Regione Liguria ed altre autorità ed enti competenti, in tempi brevi
dalla approvazione della presente mozione, un apposito tavolo di
lavoro finalizzato
6.1. a predisporre un piano tecnico e
finanziario, anche attraverso il reperimento di risorse private, oltre a quelle
regionali, nazionali e comunitarie: utilizzando tutte le procedure di
semplificazione che la normativa ha introdotto da anni per il coinvolgimenti
dei privati nelle attività di bonifica. Il piano dovrà essere finalizzato a
sostenere il completamento della caratterizzazione del sito e la bonifica dello
stesso utilizzando un programma di interventi per scenari tecnici ed economici
6.2. verificare in tempi brevissimi (due
settimane al massimo) se la norma introdotta dal comma 9 articolo 13 del
Decreto Legge 91/2014 che estende l’utilizzo delle somme stanziate dal fondo
previsto dalla legge di stabilità 2014 (combinato disposto commi 6 e 7 articolo
1) non solo ai siti di bonifica di interesse nazionale ma anche a quelli che
contengano inquinamento da amianto, sia applicabile almeno in parte al sito di
Pitelli sia pure nella attuale classificazione di sito di interesse
regionale.
Sarà il caso che ognuno si dia una mossa….. senza attendere
altri ritrovamenti “miracolosi”.
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