giovedì 14 agosto 2014

Il Rapporto Enel conferma i ritardi nel rispetto dell’AIA alla centrale!

Nel post che ho pubblicato lo scorso 7 agosto (vedi  QUIavevo elencato tutti gli obblighi che dovevano essere adempiuti da Enel direttamente o in collaborazione con gli Enti pubblici preposti per rispettare le prescrizioni inserite nella Autorizzazione Integrata Ambientale (di seguito AIA) rilasciata alla centrale con Decreto del Ministro dell’Ambiente del 6 settembre 2013. In particolare in quel post distinguevo tra obblighi da adempiere
Entro 6 mesi dalla data di pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale che rilascia l’AIA: 26/3/2014
Entro 1 anno dalla data di pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Ministeriale che rilascia l’AIA: 26/9/2014

Quindi almeno per la prima data il  termine di adeguamento è scaduto, mentre per la seconda siamo molto vicini alla scadenza e  per questa tornerà con un post a settembre.

Enel, come da Piano di Monitoraggio allegato al Decreto di rilascio dell’AIA ha presentato al Ministero dell’Ambiente (ricevuto lo scorso 5 maggio) lo stato gestionale della centrale (per il testo completo vedi QUI). 

Di seguito analizzerò questo documento in rapporto alla scadenza ormai superata del 26/3/2014, verificando cosa doveva essere fatto e cosa è stato o non è stato fatto, ma prima una questione di trasparenza.



I DATI CHE SECONDO ENEL NON SAREBBERO ACCEDIBILI AL PUBBLICO

Secondo il documento Enel sopra indicato  sarebbero escluse dal diritto di accesso a terzi le seguenti informazioni:
1. Emissione specifica annuale per unità di combustibile bruciato per ogni inquinante monitorato
2. n° di avvii e spegnimenti per anno differenziando per tipologia,  x durata (numero di ore) dei transitori per tipologia,  x quantitativo combustibili,  x emissioni in tonnellata per tutti gli eventi avvio/spegnimento.”

Questa affermazione risulta in contrasto con la normativa sull’accesso alle informazioni ambientali.
Ora è indiscutibile che tali dati siano necessari per capire l’impatto derivato dal bruciare la singola unità combustibile nella centrale, su salute e ambiente.  Stesso discorsi per gli avvii e gli spegnimenti dei gruppi generatori (c.d. transitori).  Quindi questi dati rientrano nella nozione larga di informazione ambientale di cui alla Direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale.  Non si comprende quindi il senso della affermazione di diniego sopra riportata nel documento ENEL.



LA RIMOZIONE DEGLI OBBLIGHI CON LA SCUSA CHE L’AIA È STATA RILASCIATA  IL 26/9/2013

I Transitori
Secondo il documento ENEL: “Oltre al numero di eventi pari a 9 per il gruppo SP1, 6 per il gruppo SP2, 13 per il gruppo SP3 non  sono disponibili informazioni sui transitori avvenuti prima del 26/09/2013, data di inizio di validità  dell'AIA”.

La domanda sorge spontanea: perché?  E noto infatti che sia la vecchia normativa (articolo 8 di un decreto del 1989 per il testo vedi QUI), sia il decreto del 1997  con la quale la centrale è attualmente autorizzata (punto 16 vedi per il testo QUI) sia infine la vigente normativa nazionale (comma 14 articolo 271 del DLgs 152/2006).
Tutte norme che prevedevano da anni prescrizioni da applicare a questi transitori e delle quali  non si sa "se e come" siano state fino ad ora applicate, visto che nessun rapporto pubblico è stato mai prodotto. Non solo ma:
1. Non risultano mai pubblicati i rapporti sullo stato della gestione delle prescrizioni suddette in relazione a questi transitori (vedi comma 8 articolo 29 decies Parte II del DLgs 152/2006). 
2. Relativamente ai transitori non è chiaro se e quando le Autorità Pubbliche preposte faranno rispettare ad Enel S.p.A. la Decisione della UE che impone ulteriori obblighi ad Enel, (ne ho scritto QUI ). 

A dimostrazione della fondatezza di quanto sopra scrivo la stessa lettera di trasmissione dell’Enel del documento che stiamo esaminando afferma testualmente: “essendo il periodo di esercizio antecedente al  26/9/2013 (data di pubblicazione del Decreto AIA) ….. ne discende che nel presente rapporto annuale sono contenute le informazioni disponibili in base alle previgenti autorizzazioni”. Le previgenti autorizzazioni sono proprio quelle che cito sopra e che obbligavano dal 1989 a intervenire con misure di prevenzione e di informazione sul problema dei c.d. transitori!


Il monitoraggio in continuo delle emissioni in aria
Secondo il documento ENEL: “Risultati dei controlli delle attività di QA/QC sul sistema di monitoraggio in continuo delle  emissioni in aria:  Il Decreto AIA è stato pubblicato in G.U. n° 266 del 26/09/2013 (“data di vigenza” dell’AIA) e che la  data di piena attuazione del Piano di Monitoraggio e Controllo è il 27/03/2014, pertanto non sono disponibili per l’anno 2013 risultati di controllo delle attività di QA/QC sul sistema di monitoraggio in  continuo SME in conformità alla norma UNI 14181.
Tralasciando la interpretazione che molti addetti ai lavori danno della sentenza della Corte di Giustizia del 31/3/2011 secondo la quale trattandosi della prima AIA la centrale enel di Spezia andrebbe considerata come nuova e non come esistente,  per gli impianti esistenti si applicano  già ora (dal 2006) le medie delle 48 ore (vedi punto 5.1. allegato II al dlgs 152/2006) non solo quelle mensili.  Peraltro e comunque entro il 7/1/2013 si applica la nuova normativa comunitaria sia agli esistenti che ai nuovi impianti secondo la quale i valori di emissione sono espressi per periodi più brevi (di quelli mensili o delle 48 ore) se associati alle BAT.


Il monitoraggio del rumore
Secondo il documento Enel: “9. Emissioni per l'intero impianto: RUMORE  x Risultanze delle campagne di misura al perimetro suddivise in misure diurne e misure notturne. Dati non disponibili per il 2013.
Secondo l’autorizzazione del 1997 punto 14 articolo 2: “l’esercente dovrà eseguire una campagna per il rilievo del rumore intorno alla centrale, prima e dopo l’esecuzione degli interventi di risanamento ambientale”.
Quindi anche in questo caso non vale quanto affermato da Enel nella lettera di trasmissione già riportata sopra trattando dei transitori. Gli obblighi di monitoraggio del rumore non possono essere sospesi con la scusa che l’AIA è stata rilasciata solo nel 2013. Infatti fino al settembre 2013 era in vigore la autorizzazione del 1997.


Il controllo della falda superficiale
Secondo il documento ENEL: “10. Controllo della falda superficiale:   x Risultati delle campagne di monitoraggio della falda; valutazione su eventuali differenze  significative tra i punti a monte e a valle della centrale termoelettrica  Misure non eseguite nel 2013.”
Anche in questo caso si rileva come già l’autorizzazione del 1997 prevedeva obblighi di tutela e quindi di controllo degli emungimenti della falda vedi punto 18  articolo 2 del decreto autorizzatorio di quell’anno.


Gli incidenti
Secondo documento Enel: “ Effetti ambientali per manutenzione e  Malfunzionamenti. Nessun evento rilevante nel periodo di riferimento nel 2013).
Nel 2013? E questo  (vedi QUIallora  cosa è stato? Uno scherzo? Per non parlare degli esposti del Comitato Speziaviadalcarbone. 



ADEMPIMENTI, DI COMPETENZA SOLO ENEL, ALLE PRESCRIZIONI CHE SCADEVANO IL 26/3/2014 E NON SONO PERVENUTI NEL DOCUMENTO ENEL
1. Studio di fattibilità per il miglioramento del sistema di scarico del carbone dalle navi in grado di garantire una migliore efficienza di contenimento delle emissioni diffuse (Punto 5  articolo 1 del Decreto - lettera b) punto 16 Paragrafo 10.3.2 Prescizioni Parere Istruttorio Commissione AIA) .
2. Programma di manutenzione periodica per individuare perdite relativamente alle emissioni convogliate (punto 19 Paragrafo 10.3.2. Prescrizioni parere Istruttorio).
3.  Monitoraggio gestione stoccaggio materiale polverulenti (Paragrafo 4.4. Piano Monitoraggio) – da avviare dal 26/3/2014 e operativo dal 26/9/2014.
4. Report quantità emesse di SOX, NOX, CO, Polveri nei transitori dei gruppi generatori e piano monitoraggio transitori (punto 9 Paragrafo 10.3.1. Prescrizioni Parere Istruttorio - Paragrafo 4.1.2. Piano di Monitoraggio sulla base della tabella 8).
5.  controllo semestrale serbatoi combustibili e parco carbone (Paragrafo 3.1.2. Piano di Monitoraggio tabella 3 e Paragrafo 6.1).



ADEMPIMENTI, DI COMPETENZA ENEL ED ENTI PUBBLICI,  ALLE PRESCRIZIONI CHE SCADEVANO IL 26/3/2014 E NON SONO PERVENUTI NEL DOCUMENTO ENEL
1. Presentazione  sistema di monitoraggio delle emissioni e immissioni secondo un crono programma con ente di controllo : Provincia Arpal  (Punto 1 articolo 4 del Decreto).  Per ora  Ispra ha presentato solo un generico programma secondo cronologia e metodologia (vedi QUI pagina 1 di 18). 
2. Individuazione stazioni della rete di monitoraggio del sito di Pitelli nelle quali effettuare la caratterizzazione delle acque di falda (Paragrafo 6.2. Piano di Monitoraggio, misure da eseguire secondo tabella 18).







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