Come
ormai è noto il Comune di Spezia con apposita deliberazione di giunta
(vedi QUI) ha
deciso di proporre alla Regione Liguria lo spostamento dei fondi UE previsti per
il progetto di Piazza Verdi ad altri interventi interni al Progetto Integrato La
Spezia Centro Città. Sul fatto che
questa scelta era possibile da sempre in base alla normativa di settore
nonostante che la Amministrazione Comunale lo negasse da 3 anni vedi QUI.
A dimostrazione del cumulo di menzogne sistematico che l’Amministrazione
Comunale ha prodotto in questi anni sul
progetto di Piazza Verdi, in particolare usando lo “spauracchio” della perdita
dei fondi UE, non solo su Piazza Verdi, ma addirittura su tutto il Progetto
Integrato da circa 9 milioni di euro, riporto di seguito una serie di citazioni
da documenti e dichiarazioni ufficiali degli Amministratori e dirigenti del
Comune della Spezia. Come dire uso le loro stesse parole per dimostrare le loro menzogne....
LE
SISTEMATICHE FALSITÀ DELLA AMMINISTRAZIONE FEDERICI SUI FONDI UE PER PIAZZA
VERDI
Comunicato della
Amministrazione Comunale del 17 giugno 2013: “ il progetto (di Piazza
Verdi ndr.) non può essere realizzato parzialmente ma deve essere portato a
compimento nei termini stabiliti e nella sua interezza, in quanto eventuali
ritardi, modifiche o limitazioni ne pregiudicherebbero la corretta attuazione.
Il mancato o ritardato avvio dei lavori, infatti, comporterebbe per l'
Amministrazione al rischio di
restituzione del
finanziamento concesso dalla Regione Liguria di circa 9 milioni di euro
relativo all'intero progetto integrato "La Spezia Centro Città",
inserito nel POR FESR 2007-2013”
Dichiarazione
della Amministrazione al Secolo XIX del
18/6/2013: “se salta il
progetto di Piazza Verdi salta il banco”, inteso come il Progetto
Integrato finanziato con circa 9 milioni
di Euro dai Fondi POR FERS.
Dalla
Risposta
Assessore ai Lavori Pubblici nel giugno 2013 al question time
presentato dal Consigliere Giulio Guerri (vedi
QUI per il testo completo):
“Sono in corso tutte le valutazione
necessarie per garantire la realizzazione dell’intervento di riqualificazione
della Piazza e sono e saranno poste in essere tutte quelle attività atte a
…scongiurare il rischio di un disimpegno e restituzione del finanziamento
concesso dalla Regione Liguria – 8.999.800 euro – relativo all’intero progetto
integrato “La Spezia Centro Città” inserito nel POR FERS 2007-2013”
Intervista al Corriere della Sera del 30/6/2013 del Sindaco Federici: “Potrebbero saltare 10
milioni di euro di finanziamenti europei”.
Intervista al Secolo XIX del 11/8/2013
dell’Architetto
Vannetti: “ se viene annullata la
autorizzazione perderemo i milioni europei”.
Intervista al Secolo XIX del Sindaco Federici del 2/9/2013: “è mio dovere difendere un progetto per il quale ci fono finanziamento
ottenuti che non voglio perdere”.
A pagina 9 dalle Osservazioni della
Amministrazione Comunale inviate alla Soprintendenza e alla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria in data 10/10/2013 (per il testo completo vedi QUI) si legge: "Sulle risorse
comunitarie si ricorda che il progetto POR-FERS come gli altri ricadenti nella
programmazione 2007-2013 debbono concludersi tutti entri il marzo 2015. Ogni
progetto ha poi una tempistica di spesa rilevata trimestralmente che, se non
rispettata, comporta il disimpegno automatico delle risorse dedicate. Inoltre
il non raggiungimento della previsione di spesa programmato entro il termine
del programma (marzo 2015) potrebbe comportate la revoca dell’intero
finanziamento del progetto Por-Centro Città (cira 9 milioni di euro)”
Lettera del Sindaco Federici al Secolo XIX del 4/6/2014
con quale artatamente ricollega il rischio di perdita dei finanziamenti europei
su Piazza Verdi con quelli sul Progetto
Integrato riguardante altri interventi.
Afferma Federici: “revocare i finanziamenti
su Piazza Verdi….sarebbe un danno gravissimo per le tasche dei cittadini. Quei
finanziamenti li abbiamo avuti vincendo un bando che portato quasi 20 milioni
di euro alla città, con i quali stiamo facendo tante opere importanti e dando
lavoro a molti operai”.
A pagina 20 dal Controricorso della
Amministrazione Comunale all’appello
del di VAS, Legambiente, Italia Nostra e Ministero dei Beni Culturali per
l’annullamento previa sospensione della sentenza del TAR Liguria, in data in
data 25/6/2014
(per il testo completo vedi QUI) si legge: " Il Comune si trova
esposto, come segnalato al Ministero nelle Osservazioni del 10/10/2013:…a
revoca del finanziamento POR-FERS”.
IL LEGAME TRA LE MENZOGNE SULLA PERDITA DEI FONDI UE ED IL TAGLIO DEL FILARE DEI PINI
Federici il
21/5/2014
subito dopo la sentenza del TAR Liguria
che in primo grado aveva dato ragione al Comune sul progetto di Piazza Verdi
dichiara al Secolo
XIX con apposito comunicato stampa: “Domani ci vedremo per ragionare,
per il riadeguamento e la riorganizzazione del cantiere – Ovviamente parleremo
anche del tema dei pini. L’intervento ci
sarà, ma non subito, e riguarderà i pini malati, quelli per i quali si era
già concordato, anche con la
Soprintendenza di procedere”. In
questa dichiarazione del Sindaco, al di la di quello che accadde il giorno
dopo, c’è già una menzogna: non era stato concordato un bel nulla con
la Soprintendenza. Peraltro il riferimento istituzionale del Sindaco è
sbagliato, a dimostrazione della indecente
ignoranza istituzionale di questo Sindaco, infatti l’autorizzazione al
taglio in area vincolata come Piazza Verdi spetta alla Direzione Regionale per
i Beni Culturali e Paesaggistici. La Direzione regionale invece, proprio lo stesso giorno, aveva inviato al Comune una propria Nota
(vedi QUI) che
definiva l’operazione di taglio dei pini, senza una formale autorizzazione, un
atto che avrebbe prodotto: “un
pregiudizio grave e irreparabile”.
Ma
c’è di più perché il giorno dopo il
Comune fa abbattere tutto il filare in barba alla dichiarazione del giorno
prima.
Il
23/5/2014
con comunicato stampa la Amministrazione Comunale dichiara testualmente: “il 22/5 il filare è stato abbattuto su
richiesta della ditta appaltante”, quindi, non la Direzione Regionale, ma una ditta privata ha dato il via libera ad
abbattere il filare. La ulteriore
motivazione di tale taglio fornita nel suddetto comunicato stampa è la seguente:
“era necessario recuperare il tempo
perduto per concludere i lavori entro la data del marzo 2015, pena il rischio della perdita dei
finanziamenti europei”
Questa
ultima dichiarazione è confermata ulteriormente in un comunicato stampa
riportato dal Secolo
XIX del 2/7/2014 sul controricorso della Amministrazione Comunale
all’appello al Consiglio di Stato da parte del Ministero dei Beni Culturali e
delle associazioni ambientaliste (Legambiente, Italia Nostra, VAS).
Quindi
il Comune per non perdere fondi UE ha distrutto, senza apposita autorizzazione,
tutto il filare dei pini nonostante la Diffida della Direzione Regionale per i
Beni Culturali e le more dell’appello al Consiglio di Stato.
Il
tutto per non perdere fondi UE , gli stessi fondi a cui, ora, la Amministrazione ha deciso di rinunciare e di spostare verso
altri interventi, cioè quella azione amministrativa dichiarata per anni “impossibile” secondo le menti “lucide”
dei dirigenti del Comune.
UN DELIRIO AMMNISTRATIVO E CONTABILE!
UN DELIRIO AMMNISTRATIVO E CONTABILE!
CONCLUSIONI
Quando
dichiarava di voler tagliare gli alberi il Comune sapeva bene che si sarebbe
andati al Consiglio di Stato e che quindi la questione sulla possibilità di
andare avanti con il progetto non era assolutamente definita. Infatti
nonostante la sentenza definitiva non sia ancora stata pronunciata, il Comune
ha già spostato i fondi da Piazza Verdi ad altri interventi del Progetto
Integrato La Spezia Centro-Città.
Quindi
il Comune poteva tranquillamente già valutare, da quasi un anno, che i tempi di realizzazione del progetto si
sarebbero allungati a prescindere dall’abbattimento dei pini, come poi effettivamente
è avvenuto.
Nonostante tutto
ciò l'Amministrazione Comunale ha abbattuto il filare e lo ha fatto:
non per una ragione amministrativa: non aveva la autorizzazione da parte della Direzione Regionale per i
Beni Culturali,
non per salvare i fondi: li
ha comunque spostati,
non per ragioni di
controversia legale: ha deciso di spostare i fondi senza attendere la sentenza
definitiva del Consiglio di Stato.
Quindi
perché lo ha fatto? Per la stessa ragione per cui per oltre due anni hanno
mentito sui fondi UE, perché questo Sindaco , questa Amministrazione, questi
Dirigenti sono dei mentitori e degli
arroganti patologici.
Questo
marchio resterà attaccato a Federici e ai suoi collaboratori per sempre a
prescindere da quello che deciderà il Consiglio di Stato, perché quelli che ho
descritto sopra non sono interpretazioni sono fatti!
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